Wine Soundtrack - Italia

By Wine Soundtrack

Listen to a podcast, please open Podcast Republic app. Available on Google Play Store.


Category: Food

Open in Apple Podcasts


Open RSS feed


Open Website


Rate for this podcast

Subscribers: 13
Reviews: 0
Episodes: 352

Description

Wine soundtrack la voce della viticoltura e dell'enologia italiana attraverso le parole de suoi protagonisti. Scopri i nostri podcast su winesoundtrack.com

Segui Wine Soundtrack su Facebook, Twitter e Instagram oppure vista il nostro sito www.winesoundtrack.com

Episode Date
Cantina Poggio - Ezio Poggio
922
Fondata alla fine degli anni 50 l'azienda ora è alla terza generazione, guidata dai fratelli Ezio e Mary Poggio. Agli inizi degli anni 2000 Ezio e Mary iniziano il loro progetto di recupero del vitigno Timorasso in Val Borbera. A coronamento di questo lavoro nel 2011 la val Borbera e la valle Spinti entrano a far parte della DOC Colli Tortonesi, come sottozona Terre di Libarna.Le carratteristiche pedoclimatiche e del territorio di questa sottozona permettono la produzione, oltre che del classico Timorasso fermo, di spumanti sia metodo classico che metodo Martinotti. L'ultimo prodotto nato è il Lunatico un rifermentato in bottiglia da uve autoctone delle nostre valli.
May 29, 2023
Tenute Pieralisi - Stefano Tombesi
1365
L’azienda Agricola Tenute Pieralisi, proprietà di una delle più famose famiglie di imprenditori e viticoltori delle Marche fin dagli anni 60, nasce con la fondazione della cantina Monte Schiavo nel 1976 a Maiolati Spontini, in provincia di Ancona, nel cuore della zona classica di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi. L’attaccamento alla terra e al territorio e la passione per l’innovazione guidano il cammino della nostra famiglia fin da quando Adeodato Pieralisi, nel 1888, fondò la prima officina per la manutenzione delle macchine agricole. Grazie a terreni particolarmente vocati all’agricoltura e a una lavorazione all’avanguardia volta a garantire gusto e qualità, possiamo vantare oggi una produzione di eccellenza, guidata dall’esperienza e dalla passione di enologi e maestri vinificatori di prim’ordine.
May 25, 2023
Sassaia - Enrico Sassaia
960
L'azienda vinicola Sassaia si trova a Capriata d'Orba (AL), Alto Monferrato Piemonte. Il nome Sassaia significa “letto roccioso” e riflette la composizione del nostro vigneto legato ad una sua storia geologica derivante dal fondo marino. Il logo richiama l'elegante Cavalluccio Marino. ​​​Su questa ricca composizione minerale, Sassaia coltiva e vinifica vitigni autoctoni ed internazionali. Il nostro stile di produzione impiega una svolta innovativa alla tradizione ed unisce le migliori pratiche della Borgogna, del terroir piemontese ed un intervento minimalista guidato dalla scienza e dalla tecnologia.
May 22, 2023
La Colombera -Elisa Giuliana Semino
1368
Negli anni 90 Piercarlo e Elisa sono con alcuni giovani viticoltori dei Colli Tortonesi tra le prime 5 aziende a credere nel recupero del Timorasso e individuano nei 20 ettari vitati de Colombera, i terreni destinati a esaltare le caratteristiche di questo vitigno: un’alternanza di strati di arenaria e marne argillose, macchie calcaree e tufacee, l‘altitudine giusta per trasmettere al vino la mineralità decisa e la finezza particolare, che si esprimono al meglio nell’invecchiamento. Piercarlo e Elisa piantano 5 differenti tipi di vigneti, utilizzando la selezione massale delle piante di Timorasso e riescono ad ottenere dopo anni di studi e d’analisi sensoriali un profilo ampelografico e aromatico completo e una complessità maggiore nel calice. Selezionano così come Cru il Montino il vino più premiato della Colombera. Se il Timorasso in gioventù risulta corposo e piacevole, dopo gli anni di affinamento in bottiglia emergono le caratteristiche più interessanti: le note di minerale e di idrocarburo, la ricercatezza e l’equilibrio, tra potenza, finezza ed intensità. Elisa prende in mano le uve e trasforma i grappoli nell’etichette che raccontano la Colombera e la storia del territorio, denominazione di origine controllata dei Colli Tortonesi: il Barbera affinato in legno Elisa perché ad ogni donna della famiglia è intitolato un vino, mentre alla nascita di ogni figlio maschio si compra un trattore, Vegia Rampana, “vecchia strega” Barbera in acciaio, Suciaja il Nibiö vitigno autoctono imparentato al Dolcetto, Romba Croatina in acciaio, Archè Croatina in legno e il Bricco Bartolomeo, il Cortese 100%.
May 18, 2023
Franz Hass - Franz Hass
1764
Fondata nel 1880 e oggi giunta all’ottava generazione, l’azienda è stata gestita nel corso degli anni dal primogenito, che ha sempre portato il nome di Franz. Lavoriamo circa sessanta ettari vitati situati nel territorio dei comuni di Egna, Montagna, Trodena e Aldino, suddivisi tra vigneti di proprietà, presi in affitto e appartenenti ai conferitori. Il fatto che essi si estendano su mille metri di dislivello fa sì che presentino una straordinaria varietà pedoclimatica e ampelografica. Oggi produciamo circa 450 mila bottiglie, equamente ripartite tra bianchi e rossi. Nel corso del tempo ci siamo focalizzati sul Pinot Nero, vitigno ostico e difficile sia in vigna che in cantina e proprio per questo decisamente appagante. Da anni miriamo alla perfezione e, lavorando con creatività e passione, produciamo vini che rispecchiano il terroir e la natura dei singoli vitigni. Al fine di preservare questi aspetti, già quarant’anni fa ci siamo interrogati sull’opportunità di utilizzare il tappo a vite e dopo studi e degustazioni comparative abbiamo scelto questa chiusura, che garantisce un’ottima evoluzione dei vini e che è garanzia di integrità degli stessi. Fondata nel 1880 e oggi giunta all’ottava generazione, l’azienda è stata gestita nel corso degli anni dal primogenito, che ha sempre portato il nome di Franz. In previsione del mutamento climatico abbiamo scelto di lavorare vigneti in altitudine. Produciamo vini che rispecchiano il terroir e la natura dei singoli vitigni e proprio per preservare questi aspetti abbiamo scelto il tappo a vite. Fondata nel 1880 e oggi giunta all’ottava generazione, negli ultimi trent’anni l’azienda si è contraddistinta per spirito di innovazione e di ricerca. Il mutamento climatico e la necessità di uve hanno portato a scegliere la via dell’alta quota già dall’inizio del 2000. Per preservare il terroir e la natura dei singoli vitigni, la decisione di usare il tappo a vite su tutti i nostri vini.
May 15, 2023
Cantine Volpi - Marco Volpi
1550
Cantine Volpi, da oltre 100 anni e attraverso cinque generazioni è protagonista di una continua evoluzione che l’ha portata ad essere una realtà di riferimento del settore enologico piemontese, autentica espressione del territorio dei Colli Tortonesi. Nel 2019, con un investimento superiore al milione di euro, Cantine Volpi inaugura il nuovo impianto di vinificazione che accorpa nella struttura di Tortona tutte le attività produttive — dalla lavorazione delle uve al confezionamento del prodotto finito — dismettendo lo storico stabilimento di Viguzzolo e dando vita a un centro di vinificazione di eccellenza, fra i primi impianti di questo tipo nel territorio e in Piemonte. Oggi la famiglia, che nel 2020 ha visto l’ingresso in azienda anche del figlio Marco oltre che la moglie Laura, è rappresentata da Carlo Volpi alla guida di una realtà che produce circa 3 milioni di bottiglie, esportandone il 90% in 35 Paesi.
May 11, 2023
Rossetto Vini - Flavio Rossetto
1554
L'idea aziendale è creare vini di qualità nella zona del vineyard unesco del basso monferrato, rispettando il territorio ed il prodotto mediante lavorazioni biologiche e cercando di lasciare il vino il più naturale possibile. mediante la partecipazione a progetti e bandi nazionali ed europei l'azienda sta crescendo e siamo arrivati ad avere una vendemmia 2022 di 10k unità. Le etichette rappresentano le fiabe del territorio, raccolte da Italo Calvino ne le fiabe d' Italia, e sono state disegnate da elena caterina doria, un'artista milanese trasferitasi nel monferrato e molto attiva nello scenario artistico nazionale.
May 10, 2023
Tiefenbrunner - Christof Tiefenbrunner
1461
Tra le più antiche dell’Alto Adige, uniamo l'arte vinicola rispettosa della tradizione, con uno spirito coraggioso per il futuro ed un'attenta sostenibilità. Siamo un'azienda a conduzione familiare di quinta generazione. Le nostre radici sono profondamente radicate nella storia, nella nostra regione e nella passione per il vino. La nostra famiglia possiede ca. 25 ettari di vigneti a Niclara, Cortaccia e Magré, tra i 210 e 1.000 metri di altitudine. Inoltre, riceviamo uve da circa 58 viticoltori da un totale di 60 ettari di vigneti. Quest’attitudine ci impone cura e lavorazione attente delle risorse che la natura ci offre ed una conoscenza profonda dell'interazione ottimale tra la lavorazione del suolo, le condizioni climatiche e le varietà di vite.Il nostro obiettivo è quello di sottolineare le caratteristiche delle uve, senza alterare il carattere dei vitigni e delle varietà. Produciamo vini molto orgogliosi che sanno da dove provengono e che sopravvivono alle mode passeggere grazie alla propria unicità.
May 08, 2023
Pelissero - Giorgio Pelissero
1517
La nostra famiglia è da sempre dedita all’agricoltura con DNA langarolo e contadino. Siamo a Treiso, comune indipendente da Barbaresco dal 1957, nel cuore della zona di produzione di una delle primeDOCG italiane, il Barbaresco, figlio del re Nebbiolo, la varietà che più di ogni altra ha delineato edelineerà la storia delle nostre colline e della vitivinicoltura nazionale ed internazionale. Noi siamo figlidi questa terra e di questo vitigno. Lo spirito di continua ricerca, in vigneto e poi in cantina, la passione, l’impegno e la dinamicità innovativa sono le nostre costanti. Ne sono un piccolo esempio le 3 vasche di raccolta di acqua piovana per circa 300.000 litri cheutilizziamo - invece di usufruire dell’acqua pubblica - per effettuare i nostri trattamenti in vigneto.Senza dimenticare il parco attrezzature agricole con trattori di ultima generazione che consentono unnotevole risparmio energetico. E le coperture in giardino pensile perenne fatte sull’ultimo ampliamento della cantina che consentono un più naturale controllo delle temperature dei locali.Mentre in cantina, l’inizio della ricerca per la selezione di un lievito indigeno naturale nostro daconservare, utilizzare e moltiplicare negli anni a venire.E non in ultimo la conversione che stiamo portando avanti per avere tutte le nostre vigne coltivate inagricoltura sostenibile. Tutte queste evoluzioni che portiamo avanti nel nostro lavoro si uniscono all’orgoglio di essere ormaigiunti alla terza generazione di coltivatori della vite. La filosofia però non è cambiata: solo varietàautoctone tipiche delle nostre terre ed in particolare Nebbiolo, Barbera e Dolcetto che coprono l’85%della nostra produzione. Tutte le uve che utilizziamo provengono dai 42 ettari di terreni di proprietà suddivisi tra i comuni di Treiso, Barbaresco, Neive, Neviglie ed Alba.
May 03, 2023
Fondo Bozzole - Franco Accorsi
1156
Siamo Franco e Mario Accorsi, siamo fratelli, siamo agricoltori e vi diamo il benvenuto a Fondo Bozzole, la nostra azienda agricola che si trova nelle campagne di Poggio Rusco, nell'Oltre Po Mantovano dal 2007 abbiamo iniziato a vinificare le nostre uve per produrre Lambrusco Mantovano, nel modo migliore.
Essere Agricoltori per noi va ben oltre il salire sul trattore, significa essere parte della Natura, osservarla, lasciarla scorrere senza entrare in competizione.
Essere Agricoltori per noi è la consapevolezza che il cibo viene dalla terra, dalle infinite relazioni e sinergie che esistono tra suolo, animali, piante, acqua, tra il sole e il buio, tra il visibile e l’invisibile.
Essere Agricoltori per noi significa essere certi di poter offrire un prodotto buono, sano e di qualità perchè abbiamo capito che dalla Natura si ottiene tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
May 02, 2023
Pagnocelli Folceri - Francesca Pagnoncelli Folceri
1513
La famiglia Pagnoncelli Folcieri si stabilisce a Scanzorosciate verso la metà dell’Ottocento. Giancarlo Pagnoncelli Folcieri, farmacista di terza generazione, nel 1962, produce il suo primo Moscato di Scanzoricavandolo da un vigneto posto nella migliore e più felice posizione collinare, area che oggi, con terminologia francese, potrebbe essere definita come première cru della zona, noto allora come “il vigneto del parroco”, poi come “vigneto del farmacista”.
Contribuisce, con pochi altri appassionati, all'operazione di salvataggio e di rilancio del vitigno. Oggi la produzione continua sotto la supervisione del figlio Maurizio, anch’egli farmacista, ma con il coinvolgimento dell’intera famiglia, in particolare della figlia Francesca e di suo marito Massimo. Francesca, prima architetto, cura oggi vendita, comunicazione e accoglienza. Massimo, prima grafico pubblicitario, si occupa oggi in primis della cura dei vigneti.
Apr 28, 2023
Artimino - Annabella Pascale
1534
Era il 1935 quando Giuseppe Olmo è conosciuto come Gepin – passò alla storia segnando il Record dell’Ora. Olmo conosceva il valore della fatica, sapeva come ogni sportivo che ogni traguardo è il frutto di sacrificio e tenacia. Veniva da una famiglia semplice, seppe farsi da solo: la terra era per lui rifugio e sostentamento, bellezza e responsabilità. Quando acquistò la Tenuta di Artimino, negli anni ’80, era un imprenditore di successo che con lungimiranza guardava al futuro.
La Tenuta aveva alle spalle una storia importante: una terra già abitata dal popolo etrusco, poi borgo medievale turrito e sulla fine del XVI secololuogo amato dalla famiglia Medici. Ferdinando I de’ Medici nel 1596 decise di costruire qui la sua dimora di caccia, oggi Villa Medicea La Ferdinanda, patrimonio Unesco. Culla di arti, bien vivre e di vino fin da quando ne abbiamo memoria, come da testimonianze illustri, che fanno de la Villa Medicea di Artimino un luogo unico.
In un mattino del 1924, qualcuno notò Giuseppe Olmo, mentre tornava da scuola, con i libri legati al telaio della bicicletta. Erano gli anni dei grandi campioni, Binda, Guerra, Bini, Bartali: Olmo con estro e imprevedibilità riuscì a conseguire risultati sportivi sempre più brillanti, che gli valsero le convocazioni in nazionale in occasione dei mondiali del ’31 in Danimarca e delle Olimpiadi del ’32 a Los Angeles. Tanti furono i suoi successi, fino allo storico Record dell’Ora nel 1935: stabilì il nuovo primato con 45,090 chilometri.La seconda guerra mondiale mise fine alla sua carriera agonistica, ma non certo alla sua intraprendenza e alla sua voglia di ciclismo. Appesa la bicicletta al chiodo, iniziò la sua produzione di biciclette nello stabilimento di Celle Ligure. Al termine del conflitto, affiancò all’industria ligure la produzione di pneumatici e tubolari, creando dal niente aziende che sono oggi un’eccellenza mondiale.
L’eredità più grande che Gepin ha saputo lasciare alla sua famiglia sono dei valori senza tempo: il valore della famiglia, il valore del lavoro, la lungimiranza, ma anche il valore della terra come luogo di rifugio e di sostentamento.Giuseppe Olmo acquistò la Tenuta di Artimino negli anni ’80: amava la campagna toscana, la terra e i suoi frutti, la storia e le bellezze paesaggistiche.
Sapeva, da uomo e da imprenditore, che nessuno avrebbe mai potuto portarcele via, mentre le aziende avrebbero potuto dislocarsi in nuove sedi e le Guerre avrebbero potuto intaccare le produzioni.Oggi la Tenuta di Artimino è per la famiglia Olmo una casa, un luogo da custodire, un tesoro da valorizzare. Da qualche anno alla guida dell’azienda ci sono Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo, terza generazione della famiglia.


Apr 26, 2023
Firriato - Federico Lombardo di Monte Iato
1548
Creatività, immaginazione e inventiva rappresentano le doti che meglio riflettono la personalità di Federico Lombardo di Monte Iato e il suo essere uomo del vino. Appassionato e competente. Si fa le ossa in uno dei più grandi gruppi industriali italiani ricoprendo incarichi operativi e strategici di assoluta rilevanza, poi, con la moglie Irene Di Gaetano, il progetto forse più ambizioso, portare avanti l’azienda di famiglia.Un manager lungimirante che, con i suoi studi approfonditi e la sua lunga esperienza maturata in vigna e cantina, ha trovato in Firriato una grande opportunità di studio e specializzazione. Dalla viticoltura alle lavorazioni di cantina sino al marketing strategico, Federico Lombardo è riuscito a coniugare due mondi diversi eppure, oggi, complementari: la passione per il vino con una solida formazione in ingegneria informatica e gestionale.Con il suo arrivo in cantina si sono accesi i riflettori su aspetti che seppur già presenti e attivi nella filosofia e nei valori che guidano Firriato - come la conduzione biologica dei vigneti, le buone pratiche di sostenibilità e di responsabilità ambientale, la ricerca e la sperimentazione per il recupero del patrimonio vitivinicolo di tradizione della Sicilia - trovavano un approccio più sistemico di integrazione e sviluppo ponendosi obiettivi aziendali di medio e lungo periodo.Come tutti i sistemi produttivi che hanno nel ciclo vitale della terra e nell’andamento delle stagioni (e nell’esperienza e lavoro dell’uomo in simbiosi con la Natura), la stessa ragione di esistenza e peculiarità, l’apporto della scienza e della ricerca è fondamentale, non solo per affermare processi sempre meno invasivi sull’ambiente ma, soprattutto, per determinare quelle condizioni di scenario utili a conseguire il mantenimento di una biodiversità essenziale ed identitaria, quanto di previsione e studio delle influenze che determinano gli effetti del cambiamento del clima, l’accelerazione di fenomeni erosivi del suolo e di perdita di fertilità. Per non parlare, soprattutto nelle fasce più meridionali del Mediterraneo, dei rischi di desertificazione e di carenza delle risorse idriche disponibili. "La frequentazione con vigne e vini, ormai decennale, ha ispirato la mia creatività e il mio impegno, permettendomi di sviluppare nuove conoscenze e un approccio di grande attenzione verso gli habitat produttivi e il mantenimento delle risorse naturali - spiega Federico di Monte Iato -. Firriato mi ha aperto un universo straordinario e magnifico con cui confrontarmi, avendone responsabilità e contezza ma anche sentimenti di sincero entusiasmo”.L’impegno nella sostenibilità e nella salvaguardia del patrimonio naturale, hanno da sempre rappresentato due propositi essenziali per Federico Lombardo di Monte Iato, spingendolo ad adottare tutta una serie di azioni volte al miglioramento della performance ambientale di Firriato. Tra i suoi meriti, quello di aver condotto l’azienda verso una quasi totale conversione della produzione di uve e olive in agricoltura biologica certificata, delle politiche di conservazione dei contesti produttivi e uso delle risorse naturali come acqua e suoli, ma soprattutto per aver compiuto con grande coerenza, un percorso di riduzione delle emissione di CO2, oggi finalmente uguale a zero, grazie anche ad interventi di rimboschimento e di investimenti a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili .“Firriato è l’azienda che in Sicilia riesce a dar corpo e vita alle tue visioni – conclude Federico Lombardo -; un’azienda a tutto tondo, che vive una contemporaneità in continuo divenire, dove l’esperienza ha un senso se vive di competenza, sensibilità professionale e passione vera”. Obiettivo del COO è quindi quello di far emergere tutto il “nuovo” che oggi esprime Firriato, con il suo patrimonio di ambiente, natura, innovazione, ricerca ed equilibrio. Ama i grandi vini rossi del Sud per la complessità e l’eleganza armonica che li contraddistingue, è un estimatore dei vini bianchi autoctoni per le loro doti organolettiche e il potenziale espressivo che portano in dote. Si sente un figlio della Sicilia vera, quella solare e positiva, che ha nei vini di Firriato, ovunque nel mondo, i migliori ambasciatori.
Apr 24, 2023
Colline Albelle - Julian Renaud
1407
Abbiamo svoltato in una strada stretta e abbiamo iniziato la ripida salita sulla prima dorsale della Costa Toscana. A circa 350 metri di altezza, siamo stati accolti da un panorama aperto, il sole e le poche nuvole pennellate sullo smalto blu del cielo. A catturare la nostra attenzione un vigneto abbandonato, bellissimo e dal grande potenziale. Abbiamo deciso che era ora di riportarlo in vita.
Colline Albelle prende forma nel 2016 dall’incontro di tre appassionati produttori di vino in Francia e Bulgaria, insieme alle loro famiglie. La passione per la Toscana li ha portati a scoprire una tenuta a Riparbella, un bellissimo paesino sulle colline che si affaccia sulla Costa Toscana.E’ così che il loro sogno prende forma: Julian ha saputo dare al progetto enologico una lettura tecnica ma al contempo passionale, dandone un’interpretazione moderna che fonda le sue radici nei principi di sostenibilità e biodiversità.
Dilyana ha fornito le linee guida per la definizione dei vini, mentre Irena si è occupata della parte artistica del progetto.
Apr 21, 2023
Vito Gioia - Vito Gioia
1454
Ho deciso di prendermi cura di un'azienda agricola ai piedi di Montagna Grande, vicino Trapani: un territorio caratterizzato da interminabili paesaggi agricoli scarsamente abitati e in stato d’abbandono da parte dell’uomo.Ho iniziato con circa due dei nove ettari di terra che sono coltivati a vigneto, allevati a spalliera, potati a guyot, della varietà Nero D’Avola.
Col tempo ho diversificato il panorama delle varietà di uve coltivate aggiungendo il Grillo, Il Catarratto e il Perricone, stabilendo che i futuri vitigni saranno principalmente autoctoni.Il più antico promontorio in Sicilia che “respira aria di mare” e trasferisce alla terra che ha intorno tutti i minerali. Una montagna gentile, dai contorni rotondi, che fa da spartiacque tra il mare e la campagna, dove la natura continua a pulsare con i suoi ritmi e senza frenesia. L’impianto risale al 1998. Le mie sono vigne “leggere” con poche gemme in produzione e con un apparato fogliare idealmente appena sufficiente a soddisfare le esigenze nutritive della pianta e del frutto. Uso solo ammendanti organici, “compost” generato dalla degradazione naturale dei residui di potatura ed eventualmente stallatico di sicura provenienza. Anche noi dobbiamo certamente “difenderci” dai più comuni aggressori delle viti come le crittogame (oidio e peronospora). Questo però accade, per quanto possibile, nel rispetto dell’Ambiente.
Nella mia azienda ho abbracciato in pieno il concetto di sostenibilità e biodiversità.
Ciò significa che cerco di utilizzare tutte le tecniche e le conoscenze disponibili per non arrecare danno all’intero ecosistema: suolo, flora e fauna.
Per questo ho escluso qualsiasi sostanza chimica o procedura che possa risultare nociva, privilegiando il lavoro manuale, i metodi di difesa integrata del territorio e le pratiche agronomiche di prevenzione.
​​​​​​​Il mio obiettivo è quello di non “forzare” le piante con concimazioni chimiche ma piuttosto ricercare la “fertilità” del suolo: un terreno vivo in cui i microrganismi e i minerali già presenti possano “muoversi” liberamente per alimentare le radici delle piante. Tutto ciò si allinea perfettamente con la mia idea di produttività di qualità, rispettosa dell’ambiente e del territorio.





Apr 19, 2023
Castellare - Pietro Anghileri
1510
Castellare di Castellina è nata dall’unione di quattro poderi (Castellare, Caselle, San Niccolò e Le Case) realizzata da Paolo Panerai con l’obiettivo di produrre vino della migliore qualità possibile. Erano gli anni 70 in cui era iniziato il cosiddetto Rinascimento del vino italiano. Un Rinascimento a cui Castellare ha avuto modo di dare il proprio contributo, tenendo insieme tradizione e innovazione. La tradizione nella cura delle vigne e dei terreni, distinti tra campi e sodi (laddove campi sono i terreni più facili da lavorare e sodi gli appezzamenti più duri ma migliori per la coltivazione della vite), nella scelta di produrre ancora un vino secondo il metodo del governo alla toscana, di rispettare il Chianti Classico usando solo vitigni autoctoni e di produrre un grande vino, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più grandi rossi al mondo, usando solo vitigni autoctoni toscani. L’innovazione è stata perseguita in primo luogo con la realizzazione del primo vigneto sperimentale del Chianti insieme all’Università di Milano, guidata dal Professor Attilio Scienza, e all’Università di Firenze per attuare la prima selezione scientifica dei cloni del Sangiovese (qui chiamato Sangioveto). E poi con l’introduzione dell’uso della barrique in seguito a studi attenti e ai consigli di Emile Peynaud, il più celebre enologo che si ricordi, oltre alla cura costante di ogni processo di cantina che continua ancora oggi in quel lavoro incessante e sempre nuovo che è il produrre vini di qualità. Una storia che dimostra come tradizione, anche nelle strutture, e innovazione possano far ottenere il meglio dalla terra e mostrare alle nuove generazioni quanto sia stata dura ma fondamentale per il paesaggio straordinario del Chianti il lavoro e la vita dei Mezzadri, cioè coloro che conducevano i poderi senza esserne né padroni né operai. Ai Mezzadri, alla loro opera, Castellare ha dedicato una scultura di Matteo Spender installata nel centro di Castellina. Le due foto del grande ritrattista Giuseppe Pino illustrano quel sacrificio ma anche quella gioia che produrre vino porta con sé.
Apr 17, 2023
Monteruello - Stefania di Nunzio
940
La nostra è un’azienda a gestione familiare, siamo io e mio papà che ce ne occupiamo, oltre ovviamente alle persone che ci aiutano nella cura dei terreni.Produciamo vino dal 1985 ma 3anni fa abbiamo deciso di fare un rebranding ed un restiling creando un’identità molto definita che fosse collegata al territorio ed alle sue eccellenze.Infatti Monteruello significa la collina delle Nocciole proprio perché siamo circondati da moltissime piantagioni di nocciole, ed è per questo che nelle nostre etichette si ritrovano le stesse foglie della pianta del nocciolo stilizzate, oltre al pittogramma che rappresenta una sezione della nocciola vista dall’alto.Il nostro territorio è splendido ed ancora poco conosciuto, quindi riteniamo che sia fondamentale parlarne e valorizzarlo.I nostri vini sono tutti pensati in un’ottica di qualità, di varietà e di eleganza, infatti sono proprio queste le caratteristiche che ci permettono di distinguerci.Ci troviamo nel meraviglioso territorio del Monferrato Astigiano, quel Piemonte che ancora deve farsi conoscere e regalare emozioni.I nostro claim è “Monteruello il Piemonte che non ti aspetti”, questo perché noi vogliamo valorizzare i vitigni autoctoni del Monferrato, ma allo stesso tempo crediamo che i vitigni internazionali ci permettano di creare dei blend molto interessati ed inusuali.Anche le nostre degustazioni in Cantina hanno un carattere molto diverso e ti permettono di entrare in contatto con la terra perché si svolgono tutte interamente in vigna: vivere l’emozione del vino significa entrare in contatto con tutto il contesto circostante.
Apr 14, 2023
The Spiritual Machine - Francesca Gamba
1422
Un innovativo sistema di crowdfunding “umanista”, che seleziona persone prima che capitali, ricette mixology cucite su misura, apertura a nuovi mercati, algoritmi, big data e attenzione alla sostenibilità. Così la startup The Spiritual Machine prepara la nuova era del beverage. “We can be heroes, just for one day”. Sulla radio, in macchina, poco dopo aver firmato dal notaio a Torino, risuonavano le parole di David Bowie. È nata sulle note di “Heroes” la startup torinese The Spiritual Machine, fondata da Matteo Fornaca, Elisa Cravero e Matteo Dispenza, che armata di un “pizzico di follia”, si propone di rivoluzionare la galassia del beverage. “Siamo davvero i pazzi che credono di poter trasformare il mondo degli spirits”, ripetono come un mantra. “Stay foolish” di Steve Jobs applicato a uno dei comparti più tradizionali del nostro Paese. “Interessante come un keynote di Apple, ma dove si beve meglio”, recita non a caso il benvenuto che accoglie alle Ogr di Torino i “Botanici”, autentico motore di The Spiritual Machine: una community frutto di un approccio al modello del crowdfunding che mette al centro primo di tutto le persone, le idee e i valori.
Apr 12, 2023
Cifero - Maria Laura Cappellini
1595
Cifero è una storia di famiglia che affonda le sue radici nel lontano 1958, quando un giovane ragazzo, nell’immediato dopo guerra, investì tutto nella terra e nell’agricoltura. Un agricoltore convinto e appassionato, curioso e audace. Un visionario per il suo tempo che capì fino in fondo cosa volesse dire andare in direzione contraria, in modo ostinato ma consapevole, facendo propria la tradizione ma guardando sempre oltre. Proprio per la sua astuzia nel suo paese di provenienza si guadagnò l’appellativo di Cìfero.L’azienda vinicola si estende per circa 35 ettari al confine tra il comune di Colonna, il più piccolo per estensione dei Castelli Romani e il comune di Zagarolo, a circa 300 m s.l.m., in una zona lambita costantemente dal vento e dai raggi di sole, in un ambiente pedoclimatico particolarmente favorito.In un unicum di continuità la storia più recente ha il suo inizio nel 2010, quando i nipoti di quel giovane ragazzo, Maria Laura e Luca, decidono di intraprendere la stessa strada che, circa 50 anni prima, fu del nonno dedicandosi in pieno all’azienda di famiglia. Prende luce così un importante progetto vitivinivolo, che parte dal rinnovamento totale delle strutture aziendali, avendo come obiettivo finale quello di produrre vini di qualità.Tra i vitigni sono presenti autoctoni, non autoctoni e internazionali. La scelta, nello specifico, è ricaduta su Malvasia Puntinata del Lazio, Cesanese, Trebbiano Verde, Vermentino, Montepulciano, Sauvignon Blanc e Syrah.
La cantina Cifero mira a essere, nel medio termine, punto di riferimento per il made in Lazio di qualità, conciliando i collaudati insegnamenti della tradizione con le più moderne tecniche di innovazione, soprattutto in ambito di sostenibilità ambientale e energetica.
Mar 22, 2023
Castello del Terriccio - Vittorio Piozzo di Rosignano
1445
Artefice del nuovo corso di Castello del Terriccio, Gian Annibale Rossi di Medelana (1942 - 2019) nasce da una nobile famiglia giunta in Italia al seguito di Federico II e degli Svevi e che, sin dal 1271, ha avuto proprietà agricole e vinicole nel Paese.A Gian Annibale Rossi di Medelana va il merito di aver consacrato Castello del Terriccio a luogo di ricerca dell’eccellenza nei vigneti e nei vini difendendo un patrimonio territoriale di grande valore che ha conservato intatti l’antico carattere e la straordinaria bellezza. Dopo aver ereditato l’azienda, egli decide di rifondarla votandola alla vitivinicoltura di altissima qualità. La prima grande sfida che si trova ad affrontare al suo arrivo nella Tenuta - che nel ‘75 era ancora ripartita tra 63 famiglie mezzadrili - è quella di curare il delicato passaggio dalla mezzadria alla conduzione diretta.A quel tempo appassionato cavaliere, le competizioni equestri internazionali lo assorbivano quasi completamente. Poi un incidente pose fine bruscamente a questa sua passione: cavallo e cavaliere caddero, il primo sopra il secondo, e Gian Annibale Rossi di Medelana fu privato dell’uso delle gambe. Fronteggiando la situazione, egli ha smesso di montare, ma non di occuparsi della Tenuta e dei cavalli; alla guida di una jeep si impegnava costantemente a seguire il lavoro agricolo nelle sue campagne e nelle sue vigne. Oggi la proprietà è passata a Vittorio Piozzo di Rosignano Rossi di Medelana, unico nipote del cavalier Gian Annibale. Anch’egli discendente da nobili famiglie con ampi possedimenti terrieri nel Paese che risalgono ai secoli passati, Vittorio Piozzo di Rosignano ha lasciato alle spalle i suoi trascorsi in finanza per dedicarsi alla gestione delle attività agricole di famiglia e ora alla conduzione in prima persona di Castello del Terriccio.
Mar 17, 2023
Cantine Colosi - Pietro Colosi
1228
Siamo a Salina nell’isola del film “Il postino” con Massimo Troisi e Philippe Noiret; siamo in un’isola che non si riesce a capire se è più bella per il suo mare o per la campagna. Un’isola che è stata e continua ad essere di agricoltori e non di pescatori, dove il terreno vulcanico, la brezza marina e la sapiente opera dell’uomo ci regalano prodotti di pregio, specialmente la vite ci dà il prodotto più esclusivo: la Malvasia delle Lipari, famosa nella classica versione dolce ma apprezzata anche come vino secco. Non c’è solo Malvasia a Salina, ci sono altri vitigni del territorio come il Corinto Nero, l’Inzolia, il Cataratto, i Nerelli Mascalese e Cappuccio carichi della brezza marina e della mineralità del suolo. È a Salina che inizia la storia di Pietro Colosi assieme al padre nel 1980 acquista 4 ettari in contrada Capofaro che col tempo sono diventati 10 ettari vitati fino a Porri, in un ambiente unico al mondo con le sue vigne a terrazze su muretti a secco in pietra lavica. Nel 2004 Cantine Colosi decide di realizzare a Salina una cantina di vinificazione scavata nel terreno; scelta ecosostenibile, a favore dell’ambiente paesaggistico. Da qui escono la Malvasia Doc nella versione Passita e Naturale, il Salina Bianco e Rosso, il Secca del Capo (versione secca della Malvasia). Oggi, alla terza generazione, tutta la Famiglia Colosi è impegnata nella conduzione dell’azienda: Pietro junior, enologo insieme al padre Piero gestiscono la cantina a Giammoro e Lidia, fedele compagna di Piero, si occupa della parte commerciale con l’aiuto della figlia Marianna.
Mar 15, 2023
Daniele Sottile
792
Daniele Sottile si definisce un comunicatore del vino. E’ Sommelier Ais e Assaggiatore Onav dal 2003, docente presso Eataly e il Politecnico di Milano dal 2016, presso Congusto Gourmet Institute dal 2022 e collaboratore di Grande Cucina, Italian Gourmet, La Cucina Italiana. La passione per il vino e l’esperienza pluridecennale lo hanno portato a varcare palcoscenici di prestigio in mondi come l’alta moda e il design e a organizzare e condurre eventi in collaborazione con ristoranti, hotel, teatri, musei, istituzioni. A novembre 2020 ha pubblicato il suo primo libro AVVINAMENTI in cui con una buona dose di ironia ha raccontato la storia, la geografia e la degustazione del vino in un itinerario coinvolgente tra incontri di sapori, esperienze, emozioni, territori.
Mar 13, 2023
Attilio Scienza
2349
Attilio Scienza – professore ordinario fuori ruolo presso l’Università degli Studi di Milano, dove è stato Presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia e titolare del corso di Miglioramento genetico della vite e di Viticoltura di territorio.
Mar 10, 2023
Prime Alture - Roberto Lechiancole
1675
Prime Alture Winery & Resort nasce dalla passione di Roberto Lechiancole, imprenditore nell’industria aereospaziale, è patròn e anima di questo ambizioso progetto che coinvolge la sua famiglia. L’idea di coniugare vino e ospitalità ha portato alla creazione di una cantina, “Winery”, e di una struttura ricettiva di alta qualità, “Resort”, in cui ogni dettaglio è importante per offrire la migliore espressione di qualità possibile.“La qualità nasce da un sogno legato a una passione, dall’impegno quotidiano e dalla cura dei dettagli.” Per la nostra Famiglia il più grande investimento è stata la scelta di trasferirsi a vivere da Milano in Oltrepò, siamo impegnati in prima persona giornalmente nelle attività del vino e ricezione, i nostri ragazzi che frequentano sin dalle elementari le scuole del territorio studiano per avere competenze qualificate per il loro futuro ruolo in azienda, i nostri progetti hanno come base importante l’affermazione del territorio dell’Oltrepò pertanto ci sentiamo fortemente coinvolti ed impegnati in tutte le attività atte allo sviluppo teritoriale.
Mar 08, 2023
Cinqui Quinti - Martina Arditi
1404
Cinque Quinti nasce dalla passione di cinque fratelli, Fabrizio, Martina, Michele, Francesca e Mario, che hanno deciso di portare avanti l’azienda famigliare nata quattro generazioni fa, con un tocco fresco e innovativo. Il nome nasce proprio da qui, siamo cinque fratelli ognuno dei quali con le proprie idee e le proprie capacità ha dato e darà il suo contributo per far crescere l’azienda e raggiungere l’obiettivo comune.Fabrizio e Michele, che della passione per la terra tramandata dal nonno e dei colori magici delle nostre colline ne hanno fatto il loro stile di vita, hanno preso in mano l'azienda nel 2008, espandendo la proprietà terriera di 10 volte. Cento ettari di cui circa la metà è dedicata ai vitigni. Barbera, Cortese, Grignolino, Pinot Nero, Arneis, Bonarda, Nebbiolo, Cabernet, Sauvignon, Chardonnay, Syrah, Freisa, Dolcetto. Una vera e propria esplosione di profumi, sfumature e sapori. Il più piccolo, Mario, dopo il diploma presso l'Istituto Agrario di San Martino, è partito per la lontana Australia per un'esperienza di viaggio e di lavoro unica a stretto contatto con diverse realtà vinicole locali.L’azienda agricola Fratelli Arditi - da non confondere con l'azienda "Arditi Fratelli" che ha in gestione la Cantina Sociale del Monferrato - intinta dall'arte della tradizione e dai veri valori che si respirano a Cella Monte (entrato fra i Borghi più Belli d'Italia a Luglio 2018), fino ad oggi si è concentrata sulla vendita della materia prima, conferendo le uve a produttori locali.
Nel 2016, è nato il marchio Cinque Quinti e l’azienda ha visto il sogno di una produzione propria prendere vita, con la realizzazione del primo vino rosso prodotto con uve della vendemmia 2015. Un vino da tavola, dal colore rosso intenso e un sapore corposo e ricco che riempie la bocca. E’ proprio qui che sono entrate in gioco anche Martina e Francesca, che si sono occupate di creare tutta l’immagine coordinata del marchio, così come il sito e le pagine social.
Un ufficio a cielo aperto, dove i fogli si trasformano in foglie, i tasti del computer in forbicioni, le scrivanie in trattori. Un lavoro duro che richiede dedizione e impegno costante, pazientemente supportato anche dai nostri genitori, Giuseppe e Manuela. Tutto racchiuso in una bottiglia che speriamo possa diventare vostra compagna di chiacchere, confidenze e risate.
Feb 24, 2023
Tua Rita - Poggio Argentiera - Giovanni Frascolla
1173
Quando, nel 1984, Rita e Virgilio decisero di acquistare quella che sarebbe diventata Tua Rita, quei terreni e quei fabbricati dovevano essere soltanto la cornice di un luogo dove vivere a contatto con la natura, coltivando la propria terra. Ma la spinta irrefrenabile della passione per il vino cambiò decisamente le cose. Dagli originari 2 ettari di vigneto, coltivati fin da subito con il massimo rigore e che collocarono Tua Rita fra le prime felici esperienze italiane costruite sul modello del “vin de garage”, nello spazio di una decina di anni si giunse a 9, poi a 20, all’inizio del nuovo millennio, per arrivare agli attuali 30 ettari di vigneto.Una crescita che incrociava l’originaria e intatta passione di Rita e Virgilio con la consapevolezza sempre maggiore delle potenzialità di quella terra, posta tra il mare Tirreno e le colline Metallifere, che si chiama Val di Cornia.
E se la gestione agronomica e di cantina non poteva progredire senza l’impegno di Rita e Virgilio, quella dell’immagine e del marketing non poteva svilupparsi senza il lavoro di Stefano Frascolla, marito di Simena, figlia dei titolari, anche lei, dopo la scomparsa di Virgilio, nel 2010, impegnata nella gestione aziendale.Il nome dell’azienda si deve ad una semplice inversione fra il nome e il cognome di Rita Tua.
Feb 23, 2023
Cantina Capellini - Laura Ampollini e Mirco Capellini
1429
Facciamo parte di una piccola realtà che da anni s’impegna per mantenere viva la tradizione e i ricordi di Volastra attraverso il vino.
In questi luoghi si vendemmiava già al tempo in cui Genova era ancora una colonia greca e l’Impero Romano avviava la sue conquiste. Nei millenni la coltivazione della vite ha permesso la produzione di vini elogiati da re, papi e poeti. Oggi noi, fieri di questa eredità, manteniamo vive le nostre radici con lo sguardo rivolto al futuro.Siamo i Capellini e, da anni, lavoriamo per portare avanti la tradizione di famiglia lunga sette generazioni. Alla guida dell’azienda abbiamo Luciano che ha imparato da suo padre Oreste e dal bisnonno Bernardo a fare il vino come lo facevano loro, con pazienza e dedizione. Al suo fianco il figlio Mirco, parmigiano da sempre, tranne d’estate, in cui la Riviera ligure di levante diventa la sua seconda casa e la moglie Laura.
La nostra famiglia da sempre vive a Volastra, magnifico borgo delle Cinque Terre, che ha saputo trasformarsi in attrazione turistica senza perdere la connotazione originaria, anzi facendo della cultura contadina il suo punto di forza.
Chi passa da qua non può che restare sbalordito dalla bellezza del cielo visto da quassù. E poi ci sono il mare, i vigneti, le colline rivestite dai muretti a secco. Un paesaggio unico al mondo, dichiarato nel 1997 “Patrimonio mondiale dell’Umanità” dall’UNESCO e nel 1999 divenuto Parco Nazionale.
Qui trascorriamo gran parte del nostro tempo e produciamo vino come ci hanno insegnato i nostri nonni, ma usando tecniche moderne di coltivazione e vinificazione. Negli ultimi anni abbiamo iniziato una graduale trasformazione digitale dell’azienda. Interventi moderati ed efficaci, nel pieno rispetto dei valori che contraddistinguono il nostro marchio di famiglia da sempre. Abbiamo coltivato il sogno nel cassetto di realizzare anche un punto degustazioni in mezzo ai vigneti, proprio a picco sul mare. Una meta per i turisti e un punto di ritrovo per tutto il pubblico delle Cinque Terre. Ma soprattutto un luogo a supporto dei prodotti genuini che la nostra famiglia produce e un mezzo per valorizzarli al meglio.
Feb 22, 2023
La Scolca - Chiara Soldati
1204
La tenuta La Scolca® è stata acquistata nel 1919 dal bisnonno di Giorgio Soldati, che è stato un grande interprete del Gavi DOCG. Oggi conduce l’azienda la figlia Chiara Soldati, quarta generazione con uno sguardo già al terzo millennio. II passato ed il futuro convivono in questa azienda che coniuga al meglio la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre con la rapidità di coloro che guardano avanti con la lungimiranza di capitani coraggiosi: mai come nel caso della famiglia Soldati i nomi hanno un significato simbolico. Il nome dell’appezzamento derivava dall’antico toponimo “Sfurca” ovvero “Guardare lontano” e la cascina che vi sorgeva era stata in passato appunto una postazione di vedetta. Il cognome rispecchia in pieno il carattere fiero e tenace dei proprietari e dei loro vini.
Al momento dell’acquisto, la proprietà era in parte coperta da boschi, in parte coltivata a grano. Fu un’intuizione ben studiata piantare nel 1900 vigneti di Cortese in un territorio esclusivamente vocato alla coltivazione dei vigneti a bacca rossa: mai, come in questo caso, il nome dell’Azienda risultò profetico. La produzione ben presto divenne una primaria attività tecnica ed imprenditoriale. La Scolca è quindi l’azienda più antica della zona, per la continuità di gestione da parte della medesima famiglia, ma allo stesso tempo è la più moderna.
Giorgio si è dimostrato un validissimo ed estroso innovativo interprete: sua è la creazione di vini e spumanti di successo senza mai tradire la fedeltà alla terra di Gavi e al vitigno cortese. Ma il compito più arduo che si è assunto, insieme alla famiglia, è stato quello di mantenere la leadership conquistata dall’azienda negli anni rafforzando ulteriormente l’immagine e la fama della Scolca con volontà tutta piemontese e la filosofia della massima qualità possibile.







Feb 21, 2023
Michele Simoni - Azienda Agricola Simoni
915
L'azienda agricola Simoni Ferruccio si trova nel cuore del borgo di Palù di Giovo, e porta avanti sia l'attività vitivinicola, che enoturistica, legata all'accoglienza e all'ospitalità nel proprio agriturismo, dove cordialità e ambiente familiare, fanno della visita all'azienda Simoni, un'esperienza davvero rigenerante.I vini prodotti sono frutto dei vigneti coltivati per la maggior parte sul comune di Giovo, dove un terreno calcareo, contribuisce ad esaltare le note minerali, soprattutto nei vini bianchi fermi. Tra i vini più noti, di certo il blend Lagrein, Pinot Nero, Teroldego, dedicato al papà di Ferruccio e zio di Francesco Moser e Gilberto Simoni, "Zio Bepi" appunto.
Feb 06, 2023
Nicolodi - Alfio Nicolodi
1003
L'azienda di Nicolodi Alfio è stata fondata dal nonno Antonio nei primi anni del '900 a Cembra, nella contrada storica della Carraia. Dal 1985 Alfio ne ha preso in mano le redini, seguendo attentamente sia i vigneti nella lavorazione, cambiandone gli impianti e le vinificazioni delle uve, che tutta la fase produttiva fino alla bottiglia, selezionando le varie tipologie di uva al fine di ottenere vini sempre migliori.
Dal 2000 è impegnato con molte energie al reintegro dei vitigni storici della valle, un lavoro di lungo periodo del quale negli ultimi anni si cominciano a vedere i risultati, sempre più importanti.
Feb 03, 2023
Brigaldara - Lamberto Cesari
1149
Brigaldara, con sede a San Floriano, nella Valpolicella classica, produce vini ed olio provenienti da propri terreni nelle diverse valli della denominazione.
L’azienda, di proprietà della famiglia Cesari, è impegnata da due generazioni nella valorizzazione di un patrimonio viticolo di proprietà, ricco ed eterogeneo, con un team di giovani enologi e agronomi che si dedica allo studio e alla personalizzazione di ogniintervento in vigna, per valorizzare la varietà dei terroir e dei microterroir che compongono le diverse anime dei vini prodotti. Recentemente l’azienda è stata insignita del premio Vitivinicoltura Sostenibile del Gambero Rosso, grazie agli obiettivi raggiunti di sostenibilità agricola, sociale ed economica.
Il 2023 vedrà alla luce un agriturismo nella proprietà di Case Vecie, un progetto volto
a valorizzare questo vigneto d'altitudine che oltre a dare origine a due dei vini più prestigiosi dell'azienda (l'Amarone Case Vecie ed il Valpolicella Superiore Case Vecie) si trova in un
contesto di biodiversità particolare e per questo meta di cicloturisti ed escursionisti.
Feb 01, 2023
Distilleria Paolazzi - Martino Paolazzi
1165
La Distilleria Paolazzi nasce nel 1962 a Faver per continuare la tradizione del "lambicar" di famiglia. Il nonno paterno era già titolare di un alambicco prima dell’annessione del Trentino all’Italia, quando la grappa si misurava ancora col “congial de ram” E’ cosi allora che Paolazzi Vittorio, appena terminati gli studi presso l’Istituto Agrario di San Michele, decide di rendere nobile l’attività del lambicar dell’azienda agricola familiare creando una piccola distilleria.

Per rispettare la tradizione Trentina e cembrana viene scelto il metodo di distillazione discontinuo a vapore.Oggi la piccola distilleria è cresciuta ed ha accumulato molta esperienza nel distillare e nel curare tutti quei particolari necessari ad ottenere prodotti di qualità, mantenendo la tipicità e tradizionalità dei propri prodotti
Jan 31, 2023
Milano 37 - Enrico Rizzo
1610
Maître Enrico Rizzo, per oltre 16 anni al Principe di Savoia di Milano, vasta esperienza internazionale, che rivede completamente il servizio e la carta dei vini. Nel dicembre 2021 Gennaro Vitto, che mantiene la sua attività nel mondo di Food & Beverage Director, entra in società nel nuovo concept di Milano 37, dando un nuovo imprinting style al locale.
Il noto ristorante di Gorgonzola celebra i suoi 12 anni con un cambio di passo, grazie all’arrivo di un nuovo socio, ma sempre nel segno dell’ecosostenibilità. Da qualche mese anche un orto di erbe aromatiche coltivato dietro il ristorante, che lo Chef Carlo Andrea Pantaleo utilizza quotidianamente nelle sue creazioni. Entro l’anno anche un nuovo lounge bar, dove gustare innovativi cocktail e vini pregiati
Jan 30, 2023
Cembra Cantina di Montagna - Stefano Rossi
945
Cembra Cantina di Montagna è la realtà vitivinicola più alta del Trentino (700 m s.l.m.) e la terza in Italia. Situata nell'omonimo capoluogo della Valle di Cembra è nata nel 1952 per iniziativa di alcuni viticoltori, oggi circa 300, che si dedicano con passione alla viticoltura eroica nelle impervie e tipiche terrazze della Valle.Specializzata nella lavorazione delle uve di altura, CEMBRA Cantina di Montagna rappresenta un riferimento per la produzione vitivinicola montana, grazie all'attenta e controllata filiera di produzione, dal vigneto alla bottiglia, la dedizione in campagna dei soci conferitori e la cura e professionalità in cantina. La Zonazione - avviata negli anni '80 - ha individuato quelle zone d'elezione che sono poi dimora dei prodotti simbolo della Valle: dal Müller Thurgau al Pinot Nero alle basi spumante di eccellenza per i TrentoDoc Metodo Classico
Jan 11, 2023
Pilzer - Ivano Pilzer
1205
Nel 1957 a Faver papà Vincenzo diede inizio all'attività di distillazione realizzando una piccola distilleria con alambicco discontinuo a bagnomaria.
L'inizio fu difficile, in quanto le conoscenze tecniche erano molto limitate, ma il tutto venne superato con l'ingegno e l'abilità. I segreti appresi nel tempo sono stati tramandati ai figli Bruno e Ivano, entrambi enologi, che con grande passione e professionalità portano avanti il "lambicar" di famiglia.
Qualche anno fa Bruno e Ivano decidono di trasferire la distilleria a "Portegnac" di Faver, un luogo d'acqua, elemento essenziale nella distillazione, ai piedi del monte "Castion", luogo sacro e spirituale per le antiche popolazioni della valle: "Ci sembrava il posto ideale per creare i nostri Spiriti!!!"
Dec 22, 2022
Società Agricola Zanotelli - Nicola Zanotelli
1533
La famiglia Zanotelli coltiva la vite in Valle di Cembra da generazioni, con uno spirito sempre volto in parte a mantenere e trasmettere il patrimonio agricolo-culturale e in parte a fornire un costante apporto innovativo al settore.
Dieci anni fa la gestione passa alla “nuova generazione”, fatta di giovani entusiasti e preparati sia nel campo agronomico che in quello enologico, che innovano e ammodernano tutti gli aspetti produttivi, introducendo sia diverse varietà viticole, sia adottando in parte delle forme di allevamento alternative alla pergola trentina, che garantiscono una minor produzione di uva per pianta e favoriscono la salubrità del frutto, la sua gestione agronomica e una qualità davvero eccellente.
Dec 19, 2022
Cembrani DOC - Mara Lona
2074
“ La Valle di Cembra è uno dei paesaggi rurali storici d'Italia, eredità dei nostri padri da vivere, promuovere e custodire per il futuro ”
La mission del consorzio Cembrani D.O.C. si focalizza sulla promozione dell’unicità territoriale della Valle di Cembra, dei suoi agricoltori e delle sue eccellenti produzioni, che racchiudono valori antichi di passione, mutualità e dedizione. In tre parole:
Territorio – Persone – Prodotto.
La Valle di Cembra è uno dei paesaggi rurali storici d'Italia, eredità dei nostri padri da vivere, promuovere e custodire per il futuro. E’ un mosaico di ardite terrazze sorrette da oltre settecento chilometri di muretti a secco, che oggi fruttano il profumato Müller Thurgau, l’elegante Riesling, la delicata Schiava, l’intenso Lagrein e il fresco Chardonnay ideale per gli spumanti di montagna. La Valle di Cembra si trova a breve distanza da Trento, aperta verso le valli di Fiemme e Fassa, sull’asse del torrente Avisio, porta delle Dolomiti. In questo contesto nasce nel 2012 “Cembrani D.O.C.”, un consorzio di cantine e distillerie della Valle di Cembra decise a mettersi in rete per la promozione dell’unicità territoriale, dei suoi agricoltori e delle sue eccellenti produzioni, che racchiudono non solo la passione di intere generazioni, ma anche la storia di un territorio coltivato a vite sin dal IV secolo A.C, come lo testimonia il ritrovamento della Situla sul Doss Caslir a Cembra, scoperta che fa della Valle di Cembra la culla più antica della coltivazione della vite in Trentino.
 
Dec 14, 2022
Terre di Leone - Federico Pellizzari
1352
Terre di Leone nasce nel 2005 con Chiara Turati e Federico Pellizzari. L’azienda si trova in Valpolicella Classica, a Marano di Valpolicella con vigneti sui 400 m di altitudine. Sette sono gli ettari di proprietà oggi, compreso il primo ettaro di proprietà ereditato da nonno Leone, nonno di Federico. Prevalentemente di varietà autoctone, e prevalentemente a guyot.
Merita la visita la cantina di vinificazione, studiata per poter lavorare i vini interamente per gravità. Così vengono lavorati i vini delle linea Terre di Leone, mentre l’utilizzo della pressa è contemplato per la linea di vini più giovane e disinvolta, quella del Re Pazzo.
Un’etichetta igt fuori dal coro, il Dedicatum, dedicata a nonno Leone, in cui le uve autoctone sono assemblate a varietà diverse di un antico vigneto, prodotta solo nelle migliori annate. 
 
Oct 14, 2022
Le Guaite di Noemi - Noemi Pizzighella
1337
Piacere, io sono Noemi!Avevo otto anni...
Me la ricordo ancora bene la mia prima vendemmia: i grappoli maturi sotto il sole, l’odore del mosto che fermentava, il religioso silenzio che regnava all’interno della barricaia.
…quando scoprii la grande tradizione vinicola della Valpolicella.
Da allora molta strada è stata fatta e l’amore per la mia terra e per i suoi frutti non ha fatto che crescere dentro di me giorno dopo giorno, stagione dopo stagione.
Oggi, dopo più di quindici anni di duro lavoro, sento che è giunto per me il momento di prendere in mano le redini di questa azienda e, senza mai dubitare dei valori del passato insegnatimi da mio padre e mia madre, di accompagnarla attraverso la sfide del futuro, per renderla grande nel panorama internazionale.
In Valpolicella, a Mezzane di Sotto, Le Guaite di Noemi racconta la storia della famiglia Pizzighella. Nel 1980 Stefano Pizzighella ha deciso di prendere in mano l’azienda di famiglia, con le coltivazioni di ciliegie, albicocche, olive e viti, trasformandola e rendendola operativa, grazie alla conservazione degli ulivi secolari e al ripristino della parte vitivinicola.
L’acquisto di un piccolo frantoio, nel 1997, ha portato alla produzione dell’olio dalle pregiate varietà Grignano, Leccio di Corno e Casaliva, coltivate sulle colline del comune di Mezzane di Sotto in 3 ettari di uliveto di proprietà, comprendenti 1500 ulivi, una parte secolare, di circa 250 anni d’età, e una parte di piante più recenti, dell’età di circa 30-50 anni.
Qualche anno dopo, il forte legame col territorio e l’amore per la viticoltura hanno accompagnato la nascita di un nuovo progetto, realizzato da Stefano insieme alla moglie Giulietta: la coltivazione della vite nella parte più alta della collina, un luogo chiamato Le Guaite.
Nel 2002, all’entrata in produzione dei vigneti, l’azienda vitivinicola Le Guaite ha iniziato la vinificazione dei vini tipici della Valpolicella, espressione del territorio e dell’identità familiare, ottenuti da varietà autoctone a bacca rossa. Le prime etichette: Valpolicella Superiore, Amarone e Recioto della Valpolicella.
Oggi l’azienda agricola, che comprende 10 ettari di vigneti e 3 ettari di uliveti di proprietà, per una produzione di 25.000 / 30.000 bottiglie e 50 quintali di olio, è gestita da Noemi, seconda generazione della famiglia, insieme a papà Stefano e mamma Giulietta.
Nel 2015 l’azienda vitivinicola ha cambiato il nome da Le Guaite a Le Guaite di Noemi: un cambio generazionale che volge lo sguardo verso il futuro mantenendo saldi i legami con le proprie radici e la tradizione vitivinicola familiare.
Noemi si è avvicinata fin da piccola al mondo del vino, alla vendemmia e al lavoro in cantina, così, una volta scoperta la grande storia vinicola della Valpolicella, ha continuato a percorrere la strada della sua famiglia, coltivando la passione e l’amore per il territorio e per la viticoltura.
Le Guaite di Noemi rappresenta il futuro, senza dimenticare i valori del passato: vini che si rivolgono al panorama nazionale e internazionale.
Oct 12, 2022
Luigi Boveri - Luigi Boveri
1474
La nostra azienda è una realtà imprenditoriale nata e sviluppata nelle colline tortonesi, nel Comune di Costa Vescovato, si estende su una superficie complessiva di 28 ettari coltivati a Barbera, Timorasso, Cortese, Croatina e Moscato:18 a bacca rossa e 10 a bacca bianca.
Trent’anni d’esperienza, coraggio e fatica per una famiglia del vino che, assieme ad altri produttori pionieri, ha fatto la storia dei Colli Tortonesi.
Fino agli anni ‘90 la gestione avveniva in modo tradizionale, è con l’arrivo di Luigi, che il metodo e la produzione vengono completamente rivoluzionate. dal 1992 infatti, Luigi Boveri, nipote del fondatore, con l’aiuto della moglie Germana decide di indirizzare la produzione esclusivamente verso la viticultura abbandonando la coltivazione dei cereali e del foraggio.
“Da quegli anni è cominciata l’enologia che piace a me, quella dei vignaioli. Non il vino del “contadino”, malfatto, non solo quello industriale. Iniziava una nuova Era, quella del vino fatto da un ‘artigiano delle terra”.
Seguiamo la produzione avvalendoci di aggiornamenti costanti e di tutte quelle innovazioni tecnologiche che ci permettono di trasformare le uve in vini pregiati di gran classe. Dal 1999 siamo presenti su tutte le guide italiane, ponendoci al vertice per la produzione di vini ad alto livello in tutta la Comunità Collinare Colli Tortonesi.
May 23, 2022
Tenuta Mazzolino - Francesca Seralfo
832
Culture vicine e lontane s’intrecciano alla Tenuta Mazzolino, il cui nome significa “punto d’incontro, tappa” (dal latino: Mansiolinum). La vite cresce qui da tremila anni, alle antiche tradizioni oggi si è affiancata la moderna tecnologia, ma i vini della Tenuta Mazzolino che allietano i palati di stimatissimi esperti e di appassionati non è semplicemente l’insieme di parametri chimici e analitici corretti o la qualità dell’uva e la lavorazione conseguente, ma è l’essenza che nutre le radici dei vigneti di Pinot Nero, Chardonnay, Bonarda e Cabernet Sauvignon. Questa essenza nasce dalla profonda passione della famiglia Braggiotti che dal 1980 coltiva queste terre.
In quegli anni il dr. Enrico Braggiotti cerca un luogo d’aggregazione per la sua famiglia di 5 famiglie, per godere della compagnia dei 4 figli e 12 nipoti. La sua convinzione è: l’amore per il buon bere è il fondamento che accomuna, unisce e si tramanda ai suoi familiari.
Vuole una campagna in cui affondare le radici italiane di una stirpe che nasce parte in Turchia e parte in Francia, una terra in cui gettare il seme e far crescere una passione maturata negli anni: quella del vino. Ed è appunto la collina di Corvino, sulla via battuta dagli antichi romani con un vasto orizzonte dalle Alpi agli Appennini e una straordinaria vista sulla provincia di Pavia, il luogo ideale per raggiungere questi obiettivi.
Nel borgo risalente ai primi dell’800, costituito da un nucleo di 5 edifici, una foresteria e una piccola chiesa circondati da campi e vigneti, ciascuna famiglia trova casa.
Sandra Braggiotti, la figlia, realizza il suo sogno, con grande entusiasmo e un giusto piglio imprenditoriale, intraprende un cammino che fa vivere un nuovo importante capitolo a questa Tenuta.
“Con i genitori e i miei fratelli tutt’ora parliamo sempre francese”, racconta Sandra – la madre è cresciuta a Parigi – “è quando abbiamo visto i vigneti, che allora producevano un vino modesto, mio padre decise che qui avremmo fatto un grande vino”.
Apr 30, 2022
La Tordera - Gabriella Vettoretti
1114
La cantina La Tordera ha sede a Vidor nel cuore della denominazione Valdobbiadene Conegliano Prosecco Superiore DOCG, tra Venezia e le Dolomiti. Qui, da più di un secolo, la famiglia Vettoretti trasforma le sue uve in eleganti spumanti Valdobbiadene Docg. Ogni fase della produzione si svolge nella moderna cantina Certificata CasaClima Wine. La Tordera ospita al suo interno un wine shop per gli acquisti e per gli assaggi; diverse le opportunità di visita e degustazione.
Oggi l’azienda opera nel canale HoReca in Italia ed esporta i proprio spumanti in oltre 35 paesi nel mondo. L’azienda è certificata CasaClimaWine - FSSC 22000 – SQNPI La Tordera, da più di un secolo, trasforma le sue uve in eleganti spumanti Valdobbiadene Docg. Ogni fase della produzione si svolge nella moderna cantina Certificata CasaClima Wine. La Tordera ospita al suo interno un wine shop per gli acquisti e per gli assaggi; diverse le opportunità di visita e degustazione.
Il percorso aziendale intrapreso e fortemente voluto dalla famiglia Vettoretti si identifica con il concetto “Natural Balance” che vuole valorizzare il grande impegno dell’azienda per una produzione che rispetti il territorio e sia vera espressione dell’essenza dell’uva e delle diversità dei singoli vigneti di proprietà nelle aree del Cartizze, di Valdobbiadene, Asolo e del Prosecco Doc. Alla base della filosofia del Natural Balance della famiglia Vettoretti composta da Renato, Gabriella, Paolo con i genitori Mirella e Pietro, vi è la costante ricerca dell’equilibrio “naturale” tra il lavoro, l’attenzione per la terra ed i suoi frutti ed il rispetto per le persone e le future generazioni.
Il Natural Balance si traduce concretamente in una continua ricerca di sostenibilità, in un ciclo chiuso dalle pratiche agrarie in vigneto alla produzione di tutte le nostre bottiglie, alla scelta dei materiali del nostro packaging, alla struttura aziendale nella quale quotidianamente operiamo. L’impegno si concretizza in una serie di pratiche che investono tutte le attività aziendali e che mirano a raggiungere il traguardo di una viticoltura sempre più green e di un’armonia con l’ambiente sul fronte della sostenibilità. Ogni passaggio è interamente seguito dalla Famiglia Vettoretti, un ciclo chiuso che abbiamo voluto riproporre con il segno grafico del cerchio posto accanto a Natural Balance. Tutte le bottiglie riportano sul collo un bollino con la dicitura Natural Balance; nella retro etichetta non solo le informazioni di legge, ma anche ulteriori come la dichiarazione del contenuto di solfiti ed il contenuto di zuccheri.
Apr 28, 2022
Tenuta La Viola - Emilio Tamarri
1198
La famiglia Gabellini, proprietaria della azienda, si trasferisce a Bertinoro dall’entroterra romagnolo e nel 1962 acquista la terra con i vigneti di Sangiovese e di Albana all’epoca coltivati ad alberello.
Il vino era una parte importante della tradizione contadina, e servirlo in tavola significava condividere con gli ospiti l’amore e l’orgoglio per il frutto del lavoro della terra; già allora non era considerato solo un alimento, quanto un punto di unione tra le persone, un’occasione per stare bene insieme.
Il vino è per noi tradizione e passione che ci lega indissolubilmente alla nostra terra. Crediamo profondamente che la storia, l’esperienza, la dedizione e la professionalità delle persone che la lavorano confluiscano nella qualità e nel carattere dei vini da essa ottenuti, rendendoli unici. Agricoltura biologica crediamo da sempre nell’agricoltura biologica, che pratichiamo in maniera certificata fin dal 1999. Per questo non usiamo insetticidi chimici nelle coltivazioni, preservando la salute delle persone e delle viti stesse, permettendo ad ogni vigneto di mantenere il naturale equilibrio, i suoi profumi integri, i colori accesi e l’avvolgente atmosfera di armonia.
Dal 2018 abbiamo iniziato le pratiche dell’agricoltura biodinamica per stimolare l’attività̀ del suolo facilitando i processi vitali nella gestione dei nostri vigneti. La concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono attuati con modalità che rispettano e promuovono la fertilità e la vitalità del terreno e allo stesso tempo le qualità tipiche delle specie vegetali e animali. L’inerbimento del terreno è alternato alla pratica del sovescio, il cotico erboso viene sfalciato meccanicamente e non si pratica nessun diserbo chimico.
Le lavorazioni di allevamento dei vigneti e la raccolta dell’uva sono operazioni che vengono tutte effettuate manualmente. Non usiamo il tavolo di cernita ma la selezione dell’uva viene fatta a mano direttamente in vigna durante la raccolta.
Attualmente l’estensione dei nostri vigneti è di circa 12 ettari di vigneto, 10 di proprietà e 2 in affitto, con una produzione media annua di 50.000 bottiglie.
Apr 11, 2022
Terre Rosse Vallania - Enrico Verdilio
1099
Enrico Vallania, medico di professione, viticultore ed enofilo per vocazione, ma soprattutto studioso e appassionato alla ricerca, ha rifondato nel 1961 l’azienda avita sperimentando vie e tecnologie tese al miglioramento della qualità.
Così i vecchi impianti sono stati sostituiti da nuovi “cultivar” ad eccezione di tre ceppi, Cabernet Sauvignon, Riesling e Malvasia, vanto e passione di famiglia e già presenti a memoria d’ uomo nei colli di Bologna. A queste qualità, in anni di sperimentazioni, si sono aggiunti Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Nero e Merlot più adatti di molti altri, provati ed eliminati, che meno si addicevano alle particolari caratteristiche delle argille calcareo-ferrose di quelle terre.
Rigore e sperimentazione sono stati applicati alle tecniche di produzione e vinificazione, partendo dal presupposto che i vini si debbano fare in campagna secondo la vocazione del terreno, limitando al massimo ogni intervento umano, dalla concimazione, alla lotta antiparassitaria, alla chimica enologica.
Da ciò ogni annata rimane a sé e rappresenta la sintesi dei fenomeni e delle scelte, ma anche dei ricordi e delle sensazioni provocati dalle stagioni durante la potatura, le fasi vegetative, la maturazione, la vendemmia e la vinificazione. L’importante è cercare, con pazienza, attenzione ed umiltà, di interpretare, con l’aiuto dell’ esperienza che deriva dalla storia della famiglia, ciò che la natura tutti gli anni comunque ci offre.
Queste sono alcune delle scelte di Enrico Vallania che desiderava lasciare i suoi vini nell’ ambiente più neutro che la tecnologia potesse offrire per preservarne il più possibile l’autenticità. Selezione clonale nel microclima del vigneto, sperimentazione dei sesti di impianto, sfoltimento dei grappoli, vendemmia frammentata, costituiscono oggi alcuni dei principali spunti di ricerca.
Oggi il Vigneto delle Terre Rosse è ancora un’azienda a carattere familiare ma la gestione dell’azienda è passata ad Enrico Verdilio. Enrico ha da sempre avuto una grandissima passione ed una fortissima dedizione per la vigna e per i suoi frutti.
Ragazzo visionario intende proseguire la tradizione Vallania con vini di altissima qualità.
Apr 08, 2022
Tre Monti - David Navacchia
1723
Certe scelte “di vita” si fanno a volte in modo non razionale, magari con la convinzione di essere guidati dalle emozioni, dai sentimenti, quando invece, più o meno inconsciamente, si obbedisce a qualcosa d’altro. Così fu quando, all’inizio degli anni ’70, Thea e Sergio Navacchia diedero il via a questa avventura. E così è stato quando David e Vittorio, alla morte della loro mamma, nel 1989, decisero che fare vino sarebbe stato il lavoro della loro vita.
Sergio e Thea, a modo loro, furono dei rivoluzionari. Una rivoluzione che partì in vigna (fra i primi a piantare con grandi densità per ettaro e a sperimentare con vitigni non tradizionali) per proseguire in cantina
Collaborazioni importanti con la migliore enologia italiana: un giovanissimo Francesco Spagnolli nei primi anni ottanta, quindi Vittorio Fiore fino ad arrivare a Donato Lanati, i cui insegnamenti sono stati fondamentali per la crescita di Vittorio come responsabile della gestione agronomica ed enologica dell’azienda. Fu quindi naturale e fisiologico l’emergere dell’azienda nel panorama produttivo prima regionale e poi anche nazionale. Prima la stampa specializzata e le guide (il primo “tre bicchieri” è datato 1997) nazionali e a seguire anche le testate internazionali (Il Thea 2008 è stato uno dei primi Sangiovese di Romagna a vedersi attribuire i 90/100 da Wine Spectator, Il Thea Passito, addirittura 94/100 da Wine Enthusiast!)
Apr 06, 2022
San Valentino - Roberto Mascarin
873
L’azienda agricola San Valentino sorge sulla cresta della collina di Covignano (o Col Vignano come si chiamava secoli fa), a 150 metri sul livello del mare, in provincia di Rimini, scaldata dal sole e accarezzata da un vento che porta i benefici influssi del vicino mare. Sono le nove finestre colorate della cantina, al centro del podere, il simbolo della San Valentino: affacciarsi a una di queste significa immergersi in un panorama integro e inebriarsi del profumo di una terra generosa. La vista si perde lungo ettari di terreno coltivato a vigne ed ulivi verso sud-ovest fino al monte Titano e ai colli di Verucchio e Santarcangelo, alle spalle il mare. Tutt’intorno borghi e castelli che narrano la storia antica e prestigiosa di quest’angolo di Romagna e della sua città, fondata nel 268 a.C. dai Romani, snodo tra la via Flaminia e la via Emilia, feudo dei Malatesta dal XIV secolo, culla di artisti e, ancora, città natale di Federico Fellini. I vini prodotti nella cantina San Valentino nascono per un atto d’amore: fu la passione per i frutti della terra a spingere Roberto Mascarin nel 1997 a prendere in mano l’azienda del padre e a dare la svolta importante raggiungendo traguardi prestigiosi nel volgere di pochi anni. Ma è l’incontro con Valentina, Enrico e Alfredo Aureli, che nel 2016 entrano in società con Roberto, a sancire la rinascita della San Valentino. L’azienda, oggi più moderna ed innovativa, è un punto di riferimento del settore e vanta punteggi internazionali tra i più alti nel suo territorio. Protagonista anche il noto enologo Luca D’Attoma, che già negli anni 2000 aveva curato la piantumazione dei nuovi impianti e dal 2016 affianca San Valentino nella gestione dei vigneti e nella produzione dei vini.I vigneti si estendono su una superficie di 17 ettari in proprietà, tutti in collina ed esposti a sud e sud-ovest; il 70% degli stessi è a Sangiovese e Rebola ed il restante a Cabernet Franc, Syrah, e Merlot. Vengono inerbiti a filari alterni e condotti secondo le direttive del Biologico. Il sesto d’impianto conta 7000 piante per ettaro, a guyot. I terreni sono poveri, con una piccola percentuale di argilla e calcare. La resa è di circa 8.000 chili di uva per ettaro, tutta raccolta a mano. Tutti gli interventi sulle piante sono fatti ad un unico scopo: creare condizioni ottimali per uve sane e di eccellente qualità perché “il vino buono nasce nel vigneto e si completa in cantina”. I vini San Valentino, tutti biologici, sono identitari e caratteristici, sia della varietà che del territorio. Quattro sono le uve principali, nove le etichette totali. Quattro i cru: ViVi, Terra di Covignano, Luna Nuova e Mascarin. Tutti vini fermi; due sono bianchi, sei rossi e un passito di Rebola affinato in caratelli di rovere per oltre 15 anni con metodo solera: Contesse Muschietti.
Apr 04, 2022
Giovannini Vini -Jacopo Giovannini
1358
Sono Jacopo Giovannini e con orgoglio vi posso dire che siamo vignaioli da 3 generazioni.
Fondata a metà degli anni 60 dal capostipite della famiglia mio nonno Garibaldo Giovannini, l'attività è proseguita grazie a mio padre Giorgio e circa venti anni fa’, dopo il diploma superiore, ho deciso seppur molto giovane, di unirmi all’azienda.
Con il passare degli anni ho ereditato la passione e l’impegno della mia famiglia, imparando prima il lavoro in vigna e in seguito ampliando la rete commerciale. Mi piace pensare di proporre a chi ci vuole conoscere, un vino vero, testimone della tradizione della nostra terra, senza lasciare nulla al caso.
Da pochi anni, dopo essere diventato padre a mia volta, si è aggiunto in azienda un tocco femminile grazie all’aiuto di mia moglie Maddalena.
L’azienda Agricola Giovannini si trova sui colli Imolesi in provincia di Bologna, nella Vallata del Santerno. Situata in una posizione che permette una visuale da sogno, sono ubicati 15 ettari di vigneto, tutti originari del nostro territorio.
Principalmente coltiviamo uve di Albana, Sangiovese e Trebbiano, in poderi con terreno limoso e argilloso, che forniscono alle uve profumi inconfondibili.
Dal 2014 abbiamo convertito la nostra Azienda seguendo un modello di sviluppo sostenibile, dove il rispetto dell’ambiente e la salute di chi beve i nostri vini è basilare.
Abbiamo deciso di bandire ogni prodotto chimico dal processo produttivo dei nostri vini, stimolando invece le vigne tramite processi naturali per lo sviluppo di una vite che produce uve sane e ricche.
Mar 30, 2022
Piantate lunghe - Roberto Mazzoni
1986
L’azienda nasce dal fortunato incontro di Amedeo Giustini, alla ricerca di partner per rilanciare la cantina di famiglia, con due cari amici di famiglia Roberto e Guido Mazzoni che hanno aggiunto ai 4,5 ettari della Cantina Giustini i loro 8 ettari di vigna, eccezionali per la posizione e per la cura. Sono vigneti collinari, con una perfetta esposizione a Sud, che degradano dolcemente sulle pendici del monte Conero. Vengono coltivati prevalentemente con uva di varietà Montepulciano.
Nel corso degli anni, dal 2004 ad oggi, la cantina Piantate Lunghe ha visto crescere sempre di più la qualità dei propri vini ottenete sempre maggiori riconoscimenti sia in Italia che nel resto del Mondo. Tale consapevolezza di miglioramento data dalla passione e amore messe nel lavoro di campo e di cantina, hanno portato i Soci dell’azienda ad investire sempre di più in questo progetto acquisendo e ristrutturando la cantina nella storica contrada Piantate Lunghe di Candia (Ancona). In questo percorso c’è stato un cambio di compagine sociale che ha visto l’uscita di uno dei fondatori, Guido Mazzoni, e l’ingresso del nuovo socio Nicola Splendiani che ha abbracciato a pieno le idee di Amedeo e Roberto, nel voler creare un’azienda solida, con la produzione di vini di alta qualità e con un’immagine fortemente legata al territorio.
Il nostro riferimento geografico è il promontorio del monte Conero che si erge sul mare Adriatico e le colline sottostanti che discendono verso l’entroterra creando un paesaggio dal microclima unico: qui, infatti, le brezze marine e un terreno calcareo, povero ma di grande struttura, permettono al vitigno Montepulciano di esprimere nel Rosso Conero un insieme di sapori, colori e odori impossibili altrove.
L’insieme delle caratteristiche varietali e le condizioni pedoclimatiche consentono a quest’area vitata, protetta dai venti freddi provenienti da nord e dallo stesso Conero, di produrre uve sane, mature e di alto contenuto zuccherino. Il vitigno italico a bacca nera presenta infatti una sua identità e predilige ambienti caldo asciutti ed esposizioni soleggiate per garantire una buona e regolare maturazione dell’uva.
Viene allevato con forme in parete e si adatta alla potatura corta. Inoltre, germoglia tardivamente e ciò gli consente di sfuggire ai danni che le gelate primaverili possono arrecare alla vite; è anche, dato significativo, una varietà poco soggetta alla muffa grigia.
Il vitigno a bacca nera più rilevante della zona è il Montepulciano, uno dei più importanti del centro Italia, da cui prende il nome il vino Montepulciano d’Abruzzo DOC e derivano anche il Rosso Conero e il Rosso Piceno. Il Montepulciano, assieme al Sangiovese, rappresenta al meglio la Tradizione “rossa” dell’Italia centrale. Dall’Abruzzo, sua regione d’elezione, si è “spinto” fino alle regioni limitrofe, Umbria e Puglia, e in particolare nelle Marche ha trovato numerose espressioni d’eccellenza.
Mar 18, 2022
Enio Ottaviani - Massimo Lorenzi
1117
La Romagna è il paesaggio del sangiovese, per ogni fazzoletto di terra, ad altitudini diverse,
si può trovare un sangiovese con un carattere differente.
La produzione di sangiovese è circa dell’85% mentre le altre varietà ne ricoprono solo in minima parte la produzione.
L’area di produzione percorre la via Emilia estendendosi a sud di Bologna fino ad arrivare alla provincia di Rimini.
Enio Ottaviani è la sintesi di quello che l’enologia in Romagna ha rappresentato dagli albori sino ai nostri oggi.
Dalle botti in cemento che garantiscono una tenuta ottima del vino e il corretto scambio di temperatura e umidità, alle grandi botti in legno e alle barrique per alcune produzioni.
Gli impianti produttivi e i vigneti sono a San Clemente di Rimini, sulle morbide collinette che rivolgono lo sguardo al mare, godendo dell’influsso marino, regalando così note salmastre e minerali ai nostri vini.
I terreni sono franco argillosi. È l’entusiasmo del fare e del saper fare, nel solco di una tradizione che da sempre guida le necessarie trasformazioni tecnologiche. 12 ettari vitati. I nostri impianti produttivi sono a San Clemente di Rimini, nell’area più orientale di produzione e godono dell’influsso del Mare Adriatico. I nostri vini hanno note salmastre e minerali tipiche di questa zona. I terreni sono franco-argillosi.
Mar 14, 2022
Galassi - Maria Daniela Galassi
1030
L’azienda agricola Maria Galassi si trova a Paderno sulle prime colline di Cesena nel comprensorio di Bertinoro.
Da più di trent’anni Maria Daniela si occupa con il sostegno del marito Marco dell’azienda di famiglia che si tramanda da quattro generazioni di donne.
L’azienda segue da sempre le regole dell’agricoltura biologica, per una precisa scelta di vita e dal 2006 oltre a coltivare la vigna Maria Daniela ha deciso di vinificare e di dedicare il suo primo vino “NatoRe” alla memoria di suo padre Renato, suo mentore ed appassionato agricoltore.
Mar 11, 2022
Oro di Diamanti - Susanna Diamanti
1167
L’azienda agricola Oro di Diamanti si trova sui colli bolognesi, una zona immersa nel verde, dove oramai nessuno si dedica più all’agricoltura.
Il terreno che potete osservare nella foto era un terreno incolto da oltre quindici anni , vi era un vecchio vigneto abbandonato, è stato estirpato e reimpiantato tenendo in considerazione le nuove tecniche di agricoltura biologica e le varietà adatte alla zona per ottenere un prodotto di qualità.
Da un’ attenta analisi storica abbiamo appreso che la zona è particolarmente vocata per la coltura dell’olivo pertanto abbiamo deciso di impiantare cultivar adatte al terreno per produrre artigianalmente un olio di qualità.
In questo ambiente incontaminato le api, la nostra passione, possono solo dare un prodotto naturale con tutte le caratteristiche e le proprietà intatte.
Io Susanna Diamanti, titolare dell’azienda, mi pongo come primo obiettivo di migliorare la qualità della vita della mia famiglia e dei miei futuri consumatori per riportare sulle nostre tavole il sapore dei cibi e i prodotti naturali della nostra terra garantendo qualità e genuinità.
La nostra scelta di dedicarci all’agricoltura nasce da un principio fondamentale: il rispetto per la terra
Oggi tutti possiamo notare un degrado generale dei campi e della terra. L'incuria agronomica e industriale sta degradando le fonti di vita della terra. Il compito primario dell'agricoltura è quello di produrre cibo sano con continuità nel tempo. Solo un'agricoltura consapevole dei processi vitali della terra può assolvere al mantenimento del "capitale salute" e alla sua integrazione costante. L'agricoltura biodinamica vuole porsi nel nuovo millennio come un'agricoltura del futuro, capace di portare fertilità e produzione sostenibili. La terra, se ben rispettata, porterà cibo e salute agli uomini: un "capitale salute" oggi da prendere in seria considerazione.
Il metodo biodinamico in agricoltura consiste nel cercare l'equilibrio del terreno, delle piante coltivate, degli animali e dell'uomo inseriti in un sistema di forze cosmiche, e considerati tutti come organismi viventi che collaborano per costruire un universo armonico di forze vitali.
Attraverso un’agricoltura biodinamica rispettiamo la nostra terra e la consideriamo un bene prezioso, da accrescere e seguire con amore, dedizione e lavoro. Non usiamo pesticidi, diserbanti e concimi chimici.
Le viti vengono curate attraverso l’intero corso dell’anno per ottenere frutti di qualità, ricchi di aromi intensi e sapori autentici. Le piante hanno una relazione genuina con la terra; ogni pianta s’impossessa delle specificità del suolo in cui affonda le proprie radici.
Un’attenta gestione del terreno e dei vitigni esaltano le caratteristiche del nostro Pignoletto e del nostro Cabernet Sauvignon.
Mar 08, 2022
Società Agricola Delle Selve - Alberto Volanti
1195
La società agricola Delle Selve è nata nel 2011 quasi sottovoce, per non interrompere il flusso di questo podere che ha casa e radici antiche.
Qui la vigna, l’olivo, gli alberi da frutto, il bosco, le siepi, ci sono sempre stati. Poi negli anni 90 è nata la prima azienda agricola che ha impiantato viti nuove e ha prodotto vini importanti.
Noi siamo entrati nel solco di quella tradizione per realizzare vini semplici e naturali in questa splendida vallata.
La nostra azienda è composta da tre corpi principali: la casa, la cantina e il magazzino/deposito. Negli ultimi anni l’azienda ha subito un’importante ristrutturazione e ampliamento. In primis sono stati ristrutturate la struttura adibita a cantina, ufficio e degustazione e la casa colonica. In seguito è stata creata una terza zona, perfettamente inserita nella collina: 200mq adibiti a ricovero attrezzi, magazzino e posteggio per i mezzi agricoli, il tutto a completare le necessità di autosufficienza di un’azienda in fase di sviluppo.
Per noi la tutela dell’ambiente è una priorità. Qui si sente il volo del falco, lo sbattere d’ali dell’upupa, il becchettio del picchio, il saltellare della lepre, il grugnito del cinghiale e il timido passo del tasso e del capriolo. Tutto ciò lo vogliamo tutelare. Dal punto di vista della produzione siamo certificati Biologici e nonostante ciò usiamo ¼ dei trattamenti consentiti.
Effettuiamo tra le viti trattamenti Biodinamici piantando orzo e favino a filari alterni (sovescio) per arricchire di azoto il terreno.
Utilizziamo l’acqua del pozzo per irrigare le nostre piante e il nostro orto. Per quanto riguarda la struttura abbiamo installato pannelli fotovoltaici per essere indipendenti dal punto di vista energetico, un sistema di fitodepurazione delle acque reflue per essere indipendenti dal sistema fognario e un impianto di climatizzazione totalmente elettrico per ovviare al consumo di gas.
Produciamo vini in modo naturale.Usiamo solo trattamenti biologici e biodinamici. Le uve sono raccolte a mano con passione e lavorate in giornata per mantenere la qualità del prodotto.
Ad ogni vendemmia i nostri vini rispecchiano le particolarità dell’annata senza alcun intervento correttivo.
Jan 14, 2022
Fattoria Nicolucci - Alessandro Nicolucci
1555
Dal 1885 l'azienda vitivinicola Fattoria Nicolucci di Nicolucci Alessandro produce pregiati vini a Predappio Alta, area di grande importanza storica nella viticoltura della Romagna. Sin dall'anno 1000, come riportano gli statuti comunali dell'epoca, l'economia locale era fondata sulla produzione del Sangiovese
in numerose vigne suddivise dalle Signorie feudatarie fra i "vignaioli" che coltivavavno l'albero di Bacco. La Fattoria Nicolucci è la tipica aziend avitivinicola Italiana a conduzione familiare, retta dal concetto che vigne, territorio e clima sono tutt'uno; oggi la cantina e vigneti sono governati con i medesimi principi da Alessandro, enotecnico e quarta generazione della famiglia.
Predappio ha il suo microclima, le sue tradizioni e la sua storia, tutto questo si riflette nei vini della "Fattoria Nicolucci di Nicolucci Alessandro".
Jan 10, 2022
Pacenti Franco - Lorenzo Pacenti
966
L’azienda Franco Pacenti si trova in una zona tra le più vocate della denominazione Brunello di Montalcino. Siamo in Val D’Orcia, ai piedi della collina di Montalcino, nell’areale del Canalicchio. Il fondatore è Rosildo Pacenti, ma è il figlio Franco Pacenti a dare il nome all’azienda. Scelta non casuale, l’intenzione è di mettere al centro il fattore umano del vino: occorre un legame forte con il territorio in cui si opera e la capacità di rispettarlo, come fa il viticoltore che con la sua mano e il suo gusto rende unica ogni bottiglia. L’azienda si estende su una superficie di 36 ettari di cui 10 a vigneto. Qui viene coltivato esclusivamente Sangiovese, allevato a cordone speronato. Oggi il futuro è nelle mani di Lorenzo Pacenti, classe ’90, figlio di Franco. La sua è una formazione tecnica che si riflette nelle sue scelte, sempre fedeli ad uno spirito agronomico ed artigiano del vino, con grande rispetto per il terroir. A supportare l’attività aziendale anche le sorelle Lisa e Serena che curano rispettivamente la parte commerciale e l’accoglienza.
Nov 18, 2021
Fattoria Paradiso - Jacopo Melia
2175
Ubicata in altitudine media, sul primo gradino dell’Appennino tosco- romagnolo affacciato al mare Adriatico, è assistita oltre che da un congeniale microclima, dall’amore che la famiglia Pezzi ha sempre nutrito per la vite in particolare (oltre al Sangiovese) per il Barbarossa, fiore all’occhiello aziendale, il Pagadebit e la Cagnina, vitigni di cui si era persa ogni traccia e che vennero restituiti al patrimonio regionale (1960) e che in seguito ottennero la D.O.C. la Vigna delle Lepri.
Altro primato, nei primi anni ’70, la creazione del Sangiovese Vigna delle Lepri, prima riserva in assoluto di Sangiovese in purezza, consacrando ufficialmente la longevità di questo vino col la Manifestazione titolata dalla stampa nazionale “La Pasqua del Sangiovese” in cui cinquemila bottiglie “delle Lepri” stivate in una nevaia della villa nell’estate del ’79 tornarono alla luce ed al piacere della tavola il 9 giugno del 1985. il vitigno “Barbarossa” E’ senza dubbio il fiore all’occhiello di Fattoria Paradiso. Mario Pezzi individuò una pianta differente dalle altre nell’estate del 1954 durante una camminata di assaggio delle uve pre- raccolta in una vecchia vigna ormai destinata alla ruspa.
Non riuscendo a catalogarne la varietà ed essendo stupito dalla dolcezza di quell’uva nonché della sua elegante freschezza decise di chiedere consiglio prima all’Istituto Agrario di Cesena e poi successivamente alle facoltà di viticultura ed enologia di S. Michele all’Adige e di Conegliano. Il risultato: nessuna assimilazione varietale con altre varietà già catalogate.
Di lì poi la conferma del DNA. Probabilmente si tratta di una varietà antica non catalogata o un incrocio naturale come ne possono esistere decine in natura... non si sa. Mario Pezzi decise di propagare questa vite creandone un piccolo vigneto. Nel 1968 vinificò la prima vendemmia creando un emblema che oggi è presente nelle più importanti tavole del mondo.
Decise di chiamare l’uva (e poi il vino) “Barbarossa” in memoria del fulvo imperatore Federico Barbarossa che soggiornò nel castello di Bertinoro durante il medioevo. Ancora oggi l’annata ’68 si presenta elegante e vivace.
Nov 17, 2021
Casa Paladin - Roberto Paladin
1239
Casa Paladin - Castello Bonomi, tutto è cominciato nel 1962, oggi sono quattro le realtà che fanno parte del panorama enologico di questa famiglia. È nel 2008 che i Paladin acquistano Castello Bonomi, azienda storica franciacortina situata sul Monte Orfano.
Luogo magico e vocato per la produzione di uva per realizzare grandi spumanti. Spumanti senza tempo, capaci di maturare a lungo e dare soddisfazione negli anni. Qui regnano sovrani pinot nero e chardonnay, accompagnati da vigneti sperimentali di recupero di una verità autoctona, l’erbamat.
Oggi la famiglia Paladin, capitanata dai fratelli Roberto e Carlo, conduce le aziende tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, Bosco del Merlo e Paladin, la produzione dei vini in Valpolicella a marchio Casa Lupo, in Toscana il Chianti di Premiata Fattoria di Castelvecchi e infine in Lombardia Castello Bonomi.
Nov 04, 2021
Manaresi - Fabio Bottonelli
1585
Siamo Donatella e Fabio. Toccare la terra, sentire la vigna. Ogni pianta, da interpretare. Interventi da dosare. Attrezzature e macchine da capire.
Decisioni da prendere, ogni momento. L’umiltà di imparare giorno dopo giorno.
Questo è agricoltura.
Sorgiamo al centro del podere sulla collina di Bella Vista e domina gli 11 ettari dei vigneti aziendali. Su una superficie di oltre 800 mq è dotata di tecnologie di ultima generazione, ed è parzialmente interrata sotto una casa rurale ristrutturata nei suoi volumi originari, limitando l’impatto visivo e garantendo così un ambiente ottimale per mosti e vini. Nella parte antica (del primo novecento), lasciata inalterata all’interno con i mattoni a vista e il pavimento in cotto, hanno trovato posto i locali per l’affinamento dei vini.
Manaresi non è solo una cantina di produzione del vino, ma un luogo dove stare bene, incontrarsi, degustare, vedere come il vino si produce, confrontarsi e vivere un’esperienza. Spazi verdi e panoramici circondano la cantina, con punti relax e degustazione, percorsi di visita e osservazione. Eventi e situazioni in ‘contaminazione’ fra arte-cultura-vino-paesaggio, nella bella stagione all’aperto, sulla terrazza panoramica o nel parco con vista su Bologna o nei locali della cantina vecchia, o nella moderna zona degustazione con punto vendita diretta
Nov 03, 2021
Podere dell'Angelo - Milena Falcioni
1193
Noi siamo una vera famiglia e ci piace lavorare insieme. In particolare sono Angelo e Milena attualmente a gestire l'azienda in società. Da qui il nome che apparteneva anche al nostro antenato, fondatore dell'azienda da colono, nel 1923. Fin da dopo la guerra Luigi con i suoi fratelli ha coltivato diverse colture. Con l'arrivo di Angelo, ha maturato una sempre più netta inclinazione verso la vite. La nuova generazione è rappresentata da Giulia e Giacomo. I due devono ancora terminare gli studi, ma cercano di impegnarsi anche in azienda.
La nostra tavola è tonda ed accogliente grazie a Marisa che è la cuoca ufficiale del Podere. Lorenzo, Filippo ed Alessandro svolgono un ruolo importante, per la produzione e il consumo del nostro vino. Stefano e Martina, ma anche Giancarlo e Cesira ci aiutano spesso in azienda. Per non parlare della vendemmia o delle feste, quando questo bel rapporto tra amici e parenti si rafforza. E' veramente piacevole vedere instaurarsi quest'armonia che vede da una parte una bella compagnia, indispensabile per condividere buoni pasti e ottimo vino, dall'altra permette al Podere di far fronte a grandi sfide.
Il Podere si estende su una superficie di circa 15 ettari. Coltivati a vigneto, principalmente, ed oliveto. E' circondato infine da un piccolo frutteto, un orto e qualche seminativo, testimoni della dedizione agricola famigliare.
Il cuore della produzione è storicamente a Vergiano. Sono però diversi gli appezzamenti che si snodano verso via Santa Cristina, fino a raggiungere Covignano e San Fortunato. Su questi colli meravigliosi, costellati di ville antiche, guardando il mare, crescono rigogliose le nostre vigne. Il terreno è striato e disomogeneo, com’è tipico in collina.
Oct 27, 2021
Agricola Pighin - Roberto Pighin
1503
L’azienda agricola Pighin è ubicata nella culla della più alta tradizione vitivinicola del Friuli: da un lato Risano, nella pianura delle Grave e dall’altra Capriva, in provincia di Udine, nel Collio. Si tratta di due grandissimi terroir D.O.C., su cui si estendono rispettivamente per 160 e 30 ettari di vigne, a cui l’azienda si dedica con lo stesso appassionato impegno. Quella di Pighin è infatti una politica di marchio, il noto Gallo, icona e simbolo di qualità e garanzia di affidabilità per il consumatore. È a partire dal 1963 che la famiglia Pighin coltiva l’amore per la terra e la passione per il buon vino. Una passione fondata su un preciso valore: difendere sempre la più alta qualità del vino, lungo l’intera filiera produttiva, dalla terra alla tavola. Dal 2004 l’intera gestione è passata al nucleo familiare di Fernando, che, con il prezioso aiuto della moglie Danila e del figlio Roberto, continua a condurre con grande passione, entusiasmo e osservanza per i valori della terra questa lunga tradizione vitivinicola.
Oct 25, 2021
Villa Trentola - Elisabetta Prugnoli
1370
Tenuta Villa Trentola sorge sul Colle Cesubeo a Bertinoro, in un meraviglioso paesaggio dove coltivare e produrre vino di prestigio e qualità
Tenuta Villa Trentola sorge sul Colle Cesubeo, quello dell’attuale Bertinoro, in un meraviglioso paesaggio, tra verdi colline, campi coltivati a cereali, oliveti e vigneti.
La Tenuta appartiene alla famiglia Prugnoli dal 1890, quando nonno Enrico la acquistò dai Conti Gaddi. Da allora di generazione in generazione si è tramandato l’amore per questa terra e l’arte di “fare” vino.
Dal 2002, prima annata di produzione, l’azienda ha cambiato immagine con l’avvento dell’attuale proprietaria, la Dott.ssa Federica Prugnoli, che dopo essersi laureata in Scienze Agrarie ed aver lavorato in Francia, si è dedicata a tempo pieno all’azienda, con l’intento di raggiungere livelli sempre piu’ alti. “La qualità è il punto di partenza per arrivare ad un prodotto eccellente! “… questa è la sua filosofia.
La proprietà si estende su 40 ettari di terreno tra i quali 20 vitati, di cui la maggior parte è dedicata al Sangiovese di Romagna che rappresenta il cuore dei vini della Tenuta. L’esposizione di vigneti, la natura dei terreni e la collocazione all’interno di un anfiteatro collinare, comporta condizioni di luminosità e calore ottimali per ottenere una buona maturazione delle uve e quindi grandi vini.
Per migliorare ulteriormente la qualità dei vini, la Dott.ssa Prugnoli si è avvalsa della consulenza di un noto wine-makers, spiegando così l’utilizzo in cantina di moderne tecnologie nella vinificazione e nell’affinamento dei vini.
Oct 04, 2021
Moroder - Mattia Moroder
2100
La nascita del complesso agricolo risale alla metà del ’700, quando i Moroder, originari della Val Gardena, si spostano ad Ancona e acquistano i terreni sui quali oggi sorge l’azienda. L’anno di fondazione della cantina risale al 1837: l’azienda continua a passare di generazione in generazione fino a quando, nei primi anni 80, Alessandro Moroder e sua moglie Serenella decidono di dedicarsi con passione e impegno all’attività vitivinicola, dandole una nuova attenzione e rilevanza.
Una scelta convinta che porta in pochi anni ad un profondo rinnovo dei processi e della gestione. Il complesso rurale viene recuperato e impreziosito da una nuova distribuzione funzionale. Il comparto agricolo si concentra nella produzione del vino e la vision mira a “portare la cantina ad essere un punto di riferimento del panorama vitivinicolo marchigiano, facendo del Rosso Conero un prodotto di eccellenza in grado di rispettare e valorizzare il territorio”. I primi riconoscimenti sono immediati, tanto che il Conero Riserva di maggior prestigio, il Dorico, è il primo vino marchigiano ad ottenere i 3 bicchieri del Gambero Rosso con la vendemmia del ’88.
Oggi, il nuovo innesto generazionale persegue e fortifica la filosofia aziendale. L’azienda si presenta perfettamente inserita nel territorio, rispettosa della tradizione ma allo stesso tempo attenta alle nuove esigenze dei consumatori.

La brezza marina proveniente dal mare, un ricco suolo calcareo, le altitudini comprese tra i 180 e i 230 metri, l’esposizione prevalentemente a sud e sud-est: ecco gli elementi che costituiscono il nostro terroir e rendono unici i vini qui prodotti. I vigneti della tenuta si distendono sinuosi lungo le colline che circondano il Monte Conero.
Il Montepulciano è l’uva utilizzata in purezza per produrre il Rosso Conero e, con un’estensione di circa 22 ettari, rappresenta il vitigno maggiormente coltivato: vanta tra i suoi filari vigne fino a 70 anni di età. La restante superficie vitata, con un’età compresa tra i 15 e i 25 anni, include diverse altre varietà, tra cui spiccano le “locali” Malvasia di Candia, Verdicchio e Moscato o le “internazionali” Merlot e Sirah.
Le rese variano in funzione dell’età dei vigneti, dell’esposizione e del clima, ma si attestano mediamente sui 70-80 quintali per ettaro.


Il cuore pulsante dell’azienda è la cantina. Questa è ricavata dal settecentesco volume e attualmente, in seguito a un rispettoso restauro, ospita al piano terra gli spazi destinati alla vinificazione.
Le grandi botti di rovere francese e di Slavonia sono situate in quella che era l’antica stalla dell’azienda. Da questa si scende nell’antica grotta voltata, parzialmente scavata nelle argille sottostanti: inizialmente si trattava di una neviera, dove la neve pressata con la paglia creava un locale adatto alla conservazione degli alimenti. Oggi, grazie a condizioni ideali di temperatura ed umidità, il locale è destinato ad accogliere le piccole botti per l’affinamento e la maturazione del vino.
Con il progressivo aumento dell’estensione viticola, è nata infine l’esigenza di ampliare la cantina. La nuova struttura si sviluppa interamente nel sottosuolo: la sua architettura è studiata per ottenere il giusto equilibrio termo igrometrico. Qui si dividono più ambienti: dai locali riservati alla produzione e allo stoccaggio del vino, alla sala degustazione e la barricaia. Destinata all’affinamento e alla maturazione delle riserve, si caratterizza per il particolare soffitto voltato in terracotta e le pareti in rovere.
Oct 01, 2021
Tenuta Pennita - Gianluca Tumide
1071
La Tenuta Pennita sorge sulle colline romagnole che dominano il famoso borgo mediceo di Terra del Sole. La tenuta appartiene dal 1974 alla Famiglia Tumidei e da sempre i terreni sono dedicati alla produzione delle uve Sangiovese. Dei 28 ettari vitati, la maggior parte è dedicata naturalmente alla coltivazione del Sangiovese di Romagna da cui si ottengono una parte del vino “Edmeo”, il “Terre DelSol” Sangiovese Doc Riserva ed il “La Pennita” Sangiovese Doc Superiore.
Dal 2003 ad oggi la Tenuta Pennita ha sempre ricevuto premi e riconoscimenti da tutte le più importanti guide del settore enogastronomico e alimentare per il livello altamente qualitativo
dei suoi prodotti ed il suo modo di operare in armonia con ambiente ed ecosistemi, custodendo il patrimonio del proprio territorio e le tradizioni locali.
Quando si parla di olio extravergine di oliva di alta qualità la Tenuta Pennita è annoverata tra i primi 10 migliori produttori in Italia.
Sep 29, 2021
Tenuta Mara - Elena Emendatori
1042
La storia della Tenuta Mara comincia nel giorno in cui Giordano Emendatori decide di concretizzare una sua grande passione, quella per il vino, dedicandosi alla progettazione e costruzione di una tenuta che intitola a sua moglie Mara, colei che è sempre stata l’importante sostegno in tutte le avventure della sua vita.
Dopo l’acquisto del terreno, nel 2000, sono trascorsi cinque anni prima di per poter impiantare il vigneto: sette ettari esposti al dolce sole della Romagna. Un’area vicino al borgo collinare di San Clemente, dedicata a un grande vitigno italiano: il Sangiovese.
Visitare Tenuta Mara significa vivere una straordinaria wine experience, unica nel suo genere. Un percorso della durata di due ore circa che, partendo dal parco e dalle opere d’arte ‘en plein air’, prosegue nel vigneto, dove nasce e cresce l’uva che diventerà ‘MaraMia’. Lungo il cammino, sarete cullati dalle sonorità delle note mozartiane diffuse lungo i filari da un sofisticato sistema di casse BOSE, così come dal cinguettio dei numerosi uccelli che popolano la Tenuta, un’autentica oasi naturale, simbolo di un ecosistema perfetto costruito con grande maestria nel corso degli anni.
All’interno, la visita ha inizio nella splendida sala della musica dalla quale, attraverso una scalinata che è anch’essa un’opera d’arte, si accede ai luoghi ‘sacri’ del vino: la Tinaia, la Cantina, la Bottaia.
Una meravigliosa esperienza sensoriale che si conclude con la degustazione del protagonista indiscusso di questa splendida e unica realtà: il MaraMia.

La musica di Mozart e i canti gregoriani non sono gli unici suoni che accompagnano coloro che passeggiano tra i filari di Tenuta biodinamica Mara. L’orecchio è infatti sollecitato dal canto di numerosi uccelli che rivestono un ruolo fondamentale per preservare l’equilibrio biologico dell’ecosistema che sottende la partica dell’agricoltura biodinamica.
I vigneti si estendono per circa 7 ettari e prendono i nomi dai tre nipoti di Giordano e Mara Emendatori: Andrea, Indira e Achille. Tutti rigorosamente coltivati seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica.
In più la loro nidificazione è un valido indicatore della salute e della biodiversità dell’habitat. Per questo sono state posizionate 550 cassette nido per uccelli, 70 cassette rifugio per i pipistrelli e 5 pareti nido per gli insetti. Ogni anno tutte le specie che popolano la tenuta sono oggetto di uno scrupoloso censimento da parte di un ornitologo.

Alla Tenuta Biodinamica Mara le viti crescono accompagnate dalla musica classica: archi, fiati e accordi musicali si diffondono nell’aria e abbracciano le piante che prosperano tra le armonie di Mozart, come in una sconfinata sala da concerto.
Le armonie seguono il processo di trasformazione dell’uva in vino pregiato fino alla cantina, dove risuonano i canti gregoriani, in un’atmosfera di assoluta pace e meditazione. Per creare questa inedita atmosfera è stato installato un sofisticato sistema di casse firmate BOSE, posizionate lungo i filari, che diffondono le note lungo il vigneto.
Opere d’arte si collocano in perfetta armonia nel paesaggio naturale di Tenuta Mara, in un percorso artistico en plein air che non ha eguali: a dare il benvenuto agli ospiti, ma anche a vegliare sull’ingresso della Tenuta, è l’arco della rotonda della Besana di Mauro Staccioli, creato in occasione della mostra milanese Besana ’80. Procedendo si incontrano l’opera di Giò Pomodoro ‘Hermes conduce il sole’, la scultura bronzea ‘L’incontro’ di Pietro Sbarluzzi, le statue neoclassiche de ‘Le quattro stagioni’ a vegliare sull’equilibrio dell’orto biodinamico.
Una straordinaria sala della musica con ampie vetrate che guardano la vallata, fino al mare, ospita un pianoforte gran coda Fazioli, per inediti concerti, degustazioni di vino con musica dal vivo, ma anche per masterclass di pianoforte, wine tasting experience ed eventi che ben coniugano musica e vino.
Sep 27, 2021
Lu.Va - Valerio Ciani
1372
L’azienda è stata fondata nell’anno 2000 da Luciano e Valerio Ciani, conferendo nella nuova società i vigneti rispettivamente del Podere Ceretola e del Podere Cucculia, continuando così un’antica tradizione famigliare.
Da due vigne completamente diverse fra loro per varietà, per altitudine e per esposizione, si producono vini completamente differenti, che coprono bene la tavola romagnola, accompagnando tutti i piatti più tipici.
Dai circa sette ettari di vigneti che si sviluppano per tre chilometri lungo la Valle del Tramazzo, su variegati terreni di collina, l’azienda produce uve per vini di ottima qualità e di diversa natura a seconda della tipologia del terreno e della posizione.
Le lavorazioni in cantina, pur svolte con moderne attrezzature, vengono effettuate nel massimo rispetto delle tradizioni, a tutela della qualità e della tipicità dei nostri vini.
Da due vigne completamente diverse fra loro per varietà, per altitudine e per esposizione, si producono vini completamente differenti, che coprono bene la tavola romagnola, accompagnando tutti i piatti più tipici.
La produzione è limitata ai vini tipici romagnoli, nel rispetto della tradizione e della resa dei terreni (di circa 40-50 q.li/ha): Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Sangiovese e Trebbiano.
A garanzia dell’elevato standard di qualità, tutte le operazioni sono effettuate direttamente in cantina.
Sep 24, 2021
Fiorentini Vini - Fiorino Fiorentini
1936
L’azienda è da sempre proprietà della famiglia Fiorentini e la costituzione del terreno così francamente argilloso è stata quella che ha orientato obbligatoriamente le scelte colturali. Il podere in origine si chiamava ‘Collinaccia’ in senso quasi dispregiativo perché al di fuori dell’uva non cresceva altro. Di qui è nata la passione, fin dal bisnonno, di perfezionare anche la produzione del vino.
Perché l’Azienda Fiorentini e l’amore per il vino nascono proprio con lui, il bisnonno, nel lontano 1905. Una passione che si è arricchita, trasformandosi, grazie ad anni di esperienza e pratica. Soltanto recentemente, nel 1999, per merito in primis di Giuseppe Fiorentini, è iniziata la produzione artigianale e commerciale del primo "Fiorone", Sangiovese di Romagna. Nel 2010 la cantina è stata rinnovata completamente la cantina sia in termini murari che in termini di attrezzature tecnologiche.
Possiamo con orgoglio dire che sono state scelte soluzioni tecnologicamente all’avanguardia per quanto riguarda tutto il processo di vinificazione e conservazione del vino. Questa situazione ci permette di poter gestire anche piccole partite di vino, importanti prevalentemente dal punto di vista ‘amatoriale’.
Le viti sono situate nelle prime colline che sovrastano il centro abitato di Castrocaro. Posizionate ad un’altitudine di 250 s.l.m, i vigneti si trovano su un complesso costituito da argille azzurre. Questa struttura del terreno francamente argillosa accomuna tutte le vigne ed è una delle condizioni che contribuiscono a connotare in maniera univoca il terroir.
La ubicazione sul crinale di un poggio che separa la valle di Castrocaro da quella di Predappio, dove perennemente si apprezza ritmata sulle ore delle giornate una costante ventilazione sicuramente contribuisce a connotare un altro aspetto di unicità del terroir.
Il fatto che le vigne abbiano in vista a pochi chilometri il mare e che sotto di esse scaturiscano sorgenti di acque termali (salso-bromoiodiche) aggiunge un ulteriore tocco di ‘particolarità’ alla costituzione del terroir complessivo
La volontà aziendale è sempre stata quella di privilegiare principalmente la coltivazione delle uve tipiche della Romagna: Sangiovese e Albana.
Recentemente e con grande soddisfazione ci siamo dedicati alla coltivazione e vinificazione anche dell’uva Famoso, vitigno già noto in Romagna fin dal tempo dei Romani.
Sep 22, 2021
Dal Forno - Marco dal Forno
1104
Nata nei primi anno '90 dal sogno e per volontà di Romano dal Forno. Questa azienda diventa in breve tempo un punto di riferimento a livello internazionale, sinonimo di vini di qualità, potenza ed eleganza. Figlia di una nuova concezione di vini della Valpolicella si ispira, a partire dalla coltivazione della vita, al savoir-faire francese. Coltivazione a guyot, vigneti a alta densità di impianto, affinamenti in barrique. Oggi a condurre la produzione è uno dei figli di Romano Dal Forno, Marco Dal Forno.
Sep 02, 2021
Villa Papiano - Francesco Bordini
1858
Un’oasi naturalistica a ridosso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, culla della formazione Marnoso Arenacea, roccia madre e madre naturale di terreni poveri, dove il bosco e l’altitudine si sommano agli elementi severi nella semantica della cura di un territorio da preservare. Quella di Villa Papiano è una storia di confine e di viticoltura appenninica: in bilico tra Romagna e Toscana, provincia e città, incastrata in un Appennino primitivo e boscoso, a metà strada tra una matrice naturale antichissima e un sentire attento alle fantastiche possibilità della vite.Francesco segue l’azienda sul piano stilistico e produttivo, Maria Rosa si occupa delle relazioni commerciali, Giampaolo della gestione, Enrica dell’amministrazione. Insieme ragioniamo di viticoltura e immaginiamo un futuro di integrazione nel verde. Anno dopo anno abbiamo imparato a conoscere il territorio e affinato un gusto e uno stile nostri, per esprimere le vigne che coltiviamo.
Facciamo vini verticali e longevi, che parlano di luce, fiori e sottobosco e riflettono un rango aromatico in cui la salinità diventa la spina dorsale e la struttura sottile.
Essere artigiani della vigna a Villa Papiano significa: non stancarsi di osservare, curare i dettagli, imparare dall’esperienza, essere in simbiosi con l’ambiente, fare tesoro dell’insegnamento dei propri maestri, avere consapevolezza che ogni annata è diversa, mettersi in gioco senza tradire la natura.
Sep 01, 2021
Masottina - Federico Dal Bianco
1154
Masottina è stata fondata nel 1946 da nonno Epifanio Dal Bianco che ha lanciato le basi per la produzione di vini di eccellenza. Il primogenito Adriano (enologo formatosi alla Scuola enologica di Conegliano) è alla guida dell'azienda con i figli Federico e Filippo che con dedizione e tenacia portano avanti la produzione. La Famiglia Dal Bianco può contare su quasi trecento ettari di vigneti, che si estendono sui Colli di Conegliano e nelle terre del Piave, a Gorgo al Monticano e Mogliano Veneto.
Il 3 giugno in occasione dei suoi 75 anni l'azienda ha rappresentato una rebranding di tutta la sua linea. Una nuova immagine espressione del territorio specchio dei i valori più importanti: unicità, autenticità e tradizione.
Aug 26, 2021
Cantine Zuffa - Augusto Zuffa
2254
La Cantina, dal punto di vista tecnologico, rappresenta quanto di meglio ci sia ad oggi per la vinificazione. Queste tecnologie, molte delle quali brevettate, permettono di proteggere al meglio la materia prima e le qualità della stessa in modo da preservare in bottiglia un 93% delle molecole aromatiche delle uve che nei sistemi tradizionali e convenzionali sono perse e limitate a un 60/70% . Tutti i vini sono certificati biologici per Europa, Stati Uniti, Canada e siamo i primi al mondo ad aver ottenuto certificazione biologica per la Cina nel 2010. La nostra Cantina e’ una delle 4 che hanno rappresentato l’Italia all’Expo 2015, l’unica delle quali, Biologica. In occasione dell’Expo 2015 e’ stato realizzato un vino: “Vinea Zuffa Expo 2015”, un vino che presenta l’indicazione dei principali oligo-elementi naturali di nutrizione dei mitocondri cellulari ovvero un vino per la Salute dell’uomo.
Abbiamo rappresentato al Parlamento Europeo di Bruxelles il Biologico durante il BiOrganicLifeStyle di giugno 2016. Produciamo vini autoctoni, nazionali ed internazionali in vigne con caratteristiche vocazionali straordinarie

ZUFFA: E’ il mio cognome, il cognome della mia famiglia, persone come me e come Voi che pero’ generazione dopo generazione hanno dedicato la propria vita a inseguire uno scopo costituito da pochi fermi obiettivi,
ANIMA: E’ l’eterno, l’infinito, quello che non si puo’ imbrigliare nella materia e nelle parole, quello che non puo’ finire, non puo’ morire, quello che ci da la forza di non fermarci di fronte ai fallimenti, quello che non ci fa arrendere neanche di fronte alla logicita’ del farlo, quello che ci fa andare avanti sempre e comunque perche’ ci permette di vedere oltre e al di la.

utilizziamo le migliori tecnologie esistenti oggi, molte delle quali a brevetto per poter plasmare le uve e per poterlo fare in maniera naturale, senza l’utilizzo della chimica, solo con prodotti organici naturali e attraverso i criteri del biologico, le tecnologie piu’ avanzate e innovative per proteggere la qualita’ creata dalla natura nel grappolo.
A monte di tutto questo deve necessariamente esserci la conoscenza, conoscenza della materia prima, il marmo come l’uva e conoscenza delle attrezzature e tecnologie attraverso le quali la si possa scolpire.
La scultura come la bottiglia di vino sono come un tavolo sorretto da tre piedi, ciascuno dei quali indispensabile:
•una materia prima di grande qualita’
•tecnologie e attrezzature straordinariamente innovative
•una grande conoscenza dello scultore e del produttore della materia prima e del suo ottenimento, come delle tecnologie e attrezzature per plasmarla.
Aug 25, 2021
Gabriele Gorelli - Master of Wine
1193
Nato e cresciuto nelle terre del Brunello, Gorelli è un designer e brand builder, fondatore nel 2004 dell’agenzia di design Brookshaw&Gorelli e successivamente della società di vendita e marketing KH Wines, che lavora con cantine, importatori e ristoranti di fine dining. La passione per il vino, come spiegato dal suo profilo online sul sito del Master of Wine, l’ha ereditata da suo nonno, il più piccolo produttore della zona di Montalcino con la sua vigna di soli 0,46 ettari. Oggi corona uno dei suoi sogni professionali, dopo un percorso di studi che ha preso il via nel 2015.
Nel mondo del vino, Gabriele Gorelli non si occupa solo di consulenze e design, ma è anche regolarmente attivo nell’ambito dei concorsi enologici nazionali e internazionali, in veste di presentatore e giudice. Dal 2019, ad esempio, è diventato ambasciatore per l’Italia all’International Wine Challenge di Londra. Laureato in lingue, oltre all’italiano, parla inglese e francese e ha competenze di base in tedesco.
Aug 24, 2021
Tenuta Cerulli Spinozzi - Enrico Cerulli Irelli
1110
Cerulli Spinozzi nasce a Canzano, in provincia di Teramo, a 30 km rispettivamente dall’Appennino e da Giulianova dalla fusione di due antiche proprietà agricole, quella della famiglia Spinozzi presente sul territorio già dal 1600 e quella dei Cerulli Irelli di tradizione mercantile. 
L’azienda è fortemente orientata all’esaltazione delle uve tipiche della Regione dalle quali nascono i vini Colline Teramane: Montepulciano di Abruzzo Docg, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc e Pecorino Colli Aprutini Igt declinati in 3 linee – Torre Migliori, Cortalto, Gruè – che, con stili e vinificazioni diverse, raccontano l’anima artigiana, “forte e gentile” di un sorprendente Abruzzo.
Condotta secondo metodi di agricoltura sostenibile la Tenuta è strutturata per un equilibrio tra impianti di nuovi vigneti - orientati alla produzione di grande pregio - e una costante manutenzione di vigne ultra trentennali, le cui basse rese (intorno agli 85 quintali per ettaro) sono la base per l’ottenimento di vini di qualità.
Nei 180 ettari totali di proprietà in cui si trovano anche ulivi, pomodori e vari seminativi, i vigneti coprono una superficie pari a 35 ettari nel comune di Canzano.  Allevati a tendone e a filare, le piante sono coltivate su terreni di origine alluvionale un tempo attraversate dalle acque del fiume Vomano, fondamentale riserva idrica della zona.
Aug 05, 2021
Bonzara - Angelo Lambertini
1453
Tenuta Bonzara della famiglia Lambertini produce vini dei Colli Bolognesi da 60 anni, con passione e amore per il nostro territorio.
Avvalendoci della preziosa consulenza del nostro enologo Walter Iannini, ci impegniamo per dare ai nostri clienti vini di qualità: alcuni più complessi, che richiedono una maggiore esperienza per essere apprezzati appieno, e altri più freschi e immediati. Ogni vino trasmette l’amore per il nostro territorio collinare e la passione che mettiamo nel produrlo. Per maggiori informazioni sui vini potete consultare la pagina I Nostri Vini.

Su di un poggio nelle immediate vicinanze di Bologna, immersa nel verde, l'agriturismo Tenuta Bonzara si presenta come un luogo ideale per trascorrere un periodo in armonia con sé stessi e l’ambiente circostante. Azienda vitivinicola tra le più importanti dei Colli Bolognesi, a due passi da Bologna, offre anche un agriturismo e un’attività di organizzazione eventi: come un matrimonio, un incontro di degustazione, un corso per sommeliers, un meeting aziendale. Ai 6 appartamenti dell'agriturismo, si è aggiunta la rinata Trattoria San Chierlo.
Nella cantina si è affermata una enologia di valorizzazione, volta ad esaltare i caratteri varietali di grandi vitigni: dal Merlot al Pignoletto, al Cabernet Sauvignon.
Aug 04, 2021
Bissoni - Raffaella Bissoni
1370
Dalla strada che dal borgo medievale di Bertinoro conduce alla località di Casticciano attraverso le più belle colline di Romagna, si intravede un casolare circondato da vigneti ordinati e boschi rigogliosi: è la cantina Bissoni, fondata da Raffaella nel 1988.
Da lì, la vista raggiunge una linea netta e blu all’orizzonte: il mare Adriatico, che porta le sue brezze benefiche contribuendo a creare le condizioni climatiche di un terroir unico.
La Cantina Bissoni si estende su 11 ettari, di cui 5 vitati, a circa 200 metri sul livello del mare. Nei vigneti della cantina Bissoni si coltivano due varietà d’uva: il Sangiovese e l’Albana, le migliori e più tipiche espressioni della viticoltura del territorio.
Qui, nel cuore della Romagna, si produce vino fin dai tempi degli antichi Romani, come testimonia la leggenda di Galla Placidia: alla figlia dell’imperatore Teodosio, di passaggio a Bertinoro, venne servito un nettare dorato a base di uve Albana e la sua esclamazione “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro” darebbe origine al nome della località.
Da quasi trent’anni, Raffaella Bissoni si concentra sulla produzione di uve nel pieno rispetto dei cicli naturali e dell’ambiente. Grazie a un sapiente lavoro in cantina, queste uve diventano poi i vini di qualità che possiedono uno stile inconfondibile.
Dal 2016, la Cantina Bissoni ha ottenuto la certificazione “Biologica” da parte dell’autorevole ente indipendente CCPB.
Jul 21, 2021
Bortolotti - Flavio Cantelli
1828
Abitiamo nella nostra vigna dal 1987 e non abbiamo esitato a fare scelte radicali.
La vite, gli alberi, l’erba, i fiori e gli animali fanno parte della nostra famiglia, per questo vogliamo vivere in armonia con la natura: abitanti – viticoltori ne rispettiamo ogni manifestazione. Fin da subito abbiamo aderito al progetto “Vino del parco” di Giorgio Celli, alla fine degli anni ’80 e nel 1992 siamo arrivati all’agricoltura biologica.

Dal 2000 le nostre uve vengono trasformate in modo naturale perché siano piena espressione della natura. La nostra azienda si trova Ponte Ronca (Zola Predosa) nella fascia collinare a monte della S.S. Bazzanese in un’amena posizione affacciata sulla pianura. Nelle serene giornate invernali lo sguardo spazia fino a scorgere le Prealpi coperte di neve. La natura del terreno e l’esposizione ne fanno una zona vocata alla coltura della vite. L’azienda è costituita da sei ettari di vigneto, dalla cantina e dalla struttura abitativa su un’area cortiliva di circa 2000 mq.
Le strutture originarie sono della fine dell’800, ristrutturate negli anni 70-80, la cantina è di nuova costruzione nel rispetto dell’architettura presistente.
Il vigneto è composto dai vitigni Pignoletto, Sauvignon e Barbera dal 1992 pratichiamo l’agricoltura biologica.
Il vigneto è circondato da una siepe di essenze autoctone quali roverella, acacia, biancospino, rosa canina, prugnolo con inserimenti recenti di olivello spinoso, viburno ecc. Questo per favorire l’habitat di animali e in maniera particolare di insetti utili.
Ai bordi nel vigneto sono stati piantati alberi da frutto: susine, pere, mele, noci, ulivi ai quali aggiungeremo varietà antiche di piante da frutto che non necessitano di particolari interventi antiparassitari.
Nelle zone a prato del vigneto crescono erbe spontanee come menta, mentuccia, radicchi e cicorie e altre essenze aromatiche coltivate come salvia, timo e rosmarino
Jul 14, 2021
Umani Ronchi - Michele Bernetti
1716
Umani Ronchi è la cantina di proprietà della famiglia Bianchi-Bernetti che dal 1957 produce, con cura e artigianalità, vini di grande qualità valorizzando quei vitigni che trovano la loro migliore espressione nelle terre di Marche e Abruzzo: il Verdicchio e il Montepulciano.
Ricerca dei migliori terreni, sperimentazione delle più evolute tecniche, caratterizzazione organolettica dei vini rappresentano gli obiettivi principali dell’azienda, anche alla luce di un patrimonio vitivinicolo importante e variegato. Umani Ronchi si è sempre distinta per la valorizzazione dei singoli vigneti, facendo sì che lo stesso vitigno avesse la possibilità di esprimere vini aderenti alla loro origine pedoclimatica.
Oggi l’azienda ha una superficie vitata di 210 ettari su tre macro territori: Castelli di Jesi, Conero, Abruzzo. In totale 12 crus con caratteristiche uniche, nel rispetto e nella valorizzazione del terroir e dei vitigni autoctoni.
Nel segno della sostenibilità e della sensibilità per l’ambiente, tutti i vigneti sono coltivati in biologico. Un processo di conversione iniziato in Abruzzo nel 2001 con la prima certificazione biologica, e completato con il Verdicchio nella vendemmia 2015.
I vini Umani Ronchi ottengono ogni anno riconoscimenti importanti da parte di critici e guide di settore. Celebre il Pelago 1994 vincitore all’International Wine Challenge di Londra e poi inserito tra i 100 vini top del 1998 dalla rivista Wine Enthusiast.
Con 2.9 milioni di bottiglie annue e oltre 20 tipologie di vino, Umani Ronchi è presente in più di 60 paesi, con un export pari al 70%. Oggi la direzione è di Michele Bernetti con a fianco il padre e fondatore dell’azienda Massimo Bernetti.
Jul 07, 2021
Casale della Ioria - Marina Perinelli
1812
L’azienda nasce nel 1921 produce vino ed olio e.v.o., pioniera della valorizzazione dei vitigni autoctoni Cesanese e Passerina da oltre 40 anni si è dedicata al reimpianto dei vigneti utilizzando gli antichi cloni aziendali.
Casale della Ioria coniuga l’amore per la biodiversità e la conduzione biologica con l’attenzione alla qualità dei vini che vengono distribuiti nel canale horeca. fra i boschi ed i vigneti dell’azienda biologica ospitiamo dei cavalli di una rara razza autoctona , il pony di Esperia. Fra i vini , biologicici sono due spumanti, un vino dal vitigno Olivella, un Anagni igt,e una versione senza solfiti del Cesanese del Piglio docg
Jul 07, 2021
Ronco Calino - Lara Imberti Radici
1741
L’oasi segreta in Franciacorta Ronco Calino è un’oasi in Franciacorta. Un rifugio nascosto, dominato dai suoni e dai colori della Natura, dove il tempo sembra rallentare e dove cura, rigore e capacità di attesa sono le condizioni per creare Franciacorta e vini fermi dalla personalità autentica e complessa, vivace e luminosa come il luogo speciale in cui nascono.
Il potere della Bellezza Il luogo del cuore esiste, e per Paolo Radici, industriale innamorato del vino, l’ispirazione arriva visitando la splendida dimora in abbandono di Arturo Benedetti Michelangeli, genio pianistico del Novecento. La residenza è circondata da dieci ettari di filari, posati su una straordinaria valletta: qui nasce nel Duemila la cantina, un’elegante casa del vino tra le vigne.
Un Lemma tre mondi, dici Franciacorta e la mente vola tra visioni che spaziano dal bucolico al glamour.
Franciacorta unisce in una parola tre mondi diversi: territorio, vino, metodo.
Una terra, appunto: tremila ettari coltivati a Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero, con una piccola porzione dedicata all’antica varietà autoctona Erbamat, di cui Ronco Calino è entusiasta coltivatore.
La Franciacorta, vuoi per il pedoclima favorevole o per l’azione divulgatrice dei monaci, è territorio vocato al vino sin dal VI Secolo, Età Longobarda. Il passaggio epocale al Franciacorta, vino rifermentato in bottiglia, arriva nel 1961, con la prima produzione. Nel 1967 quel vino è premiato con la DOC, nel 1990 nasce il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e nel 1995 il Franciacorta riceve, unico spumante secco d’Italia, la DOCG.
In poco più di mezzo secolo questo nettare brioso ed elegante ha saputo ammaliare vecchi e nuovi wine lover, critici autoctoni e no, addetti ai lavori sempre più esigenti. Al di là della vocazione territoriale la ragione di questo successo è stata la capacità dei produttori di imporsi regole severe, le più stringenti al mondo per questa categoria di prodotto, lavorando coesi in una unione di passioni che è molto più del motto del locale Consorzio: è realtà quotidiana.
Nei tredici ettari del vigneto Ronco Calino le uve sono certificate bio dalla vendemmia 2016.
La geologia della valletta è variegata, e la piantumazione è stata preceduta da un attento studio di zonazione curato dal team agronomico SATA. L’indagine chimico-fisica dei suoli è stata completata dall’analisi organolettica e della qualità biologica del terreno. Lo studio di zonazione ha individuato sei cru, dove sono state implementate scelte colturali meditate. Vigna Anfiteatro Nord-Ovest, Anfiteatro Sud-Ovest, Cima Caprioli, Sottobosco, Palazzo e Pozzo: ogni microzona è unica, capirne e assecondarne le esigenze è la priorità degli agronomi. Per questo il calendario dei lavori in vigna varia di anno in anno, per ciascun vigneto.
L’esposizione a Nord favorisce la piena evoluzione vegetativa e la “freschezza” dei grappoli, raccolti da piante con un’età media superiore ai 18 anni. Il metodo di allevamento scelto per le viti da Franciacorta è il Guyot, cordone speronato per le piante destinate ai vini fermi.
Una curiosità: oltre a Chardonnay, Erbamat e alle varietà dedicate ai rossi, il venticinque per cento dei vigneti è piantato a Pinot Nero, contro una media del quindici nella Denominazione. Una scelta pensata per dare vini strutturati e longevi, con note cangianti e complesse.
Jun 30, 2021
Selva Capuzza - Luca Formentini
1748
Selva Capuzza è un podere dedicato alla produzione vinicola dai 6 vitigni autoctoni della zona.
Al suo interno vi si trovano anche olivi, un bosco nato come tartufaia, ampi spazi aperti dedicati alla biodiversità, un parco di gelsi secolari e due piccoli laghetti.
Nella tenuta si trovano il Ristorante Cascina Capuzza, la Cantina di vinificazione e l'agriturismo Borgo San Donino.
Il Podere, situato 4 Km a sud del Lago di Garda, si colloca in una posizione collinare molto pregiata e situata all'interno dei confini delle tre principali zone DOC della sponda bresciana del Lago di Garda: Riviera del Garda Classico, San Martino della Battaglia e nel cuore del Lugana.
La tenuta è zona a divieto di caccia per proteggere la pace dei nostri ospiti e difendere l'equilibrio della fauna della zona. Grande cura viene inoltre dedicata all'impatto ambientale attraverso il controllo e il monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica e tante altre importanti pratiche per ridurre al minimo l'impatto ambientale della produzione e l'inquinamento
Jun 24, 2021
L'Avventura - Gabriella Grassi
1186
Quando Stefano e Gabriella, passeggiando per la Ciociaria alla ricerca di un lembo di terra da coltivare, acquistano i primi 3,5 ettari nel Comune di Piglio. In quella cristallina mattina di fine estate, hanno deciso che ogni tanto i sogni devono diventare realtà. Così nasce L’Avventura, produttori di felicità.
Dalla passione per il vino, tornando alle radici di Stefano nel Lazio, viene l’impegno di esaltare il vitigno autoctono laziale per eccellenza – il Cesanese – nelle sue varie espressioni insieme ad altre chicche del territorio come la Passerina IGT. Ai vigneti al Piglio si aggiungono nuovi terreni nei Comuni di La Forma e Gavignano nel 2016. Inoltre, un uliveto di circa 120 piante apre la pista alla produzione dell’olio extravergine di oliva EVO.
L’Avventura si dedica anima e corpo alla promozione del territorio e in particolare alla sue specialità enogastronomiche. The Appeal of Piglio© è il nostro credo: le bellezze naturali e artistiche di questa zona vanno scoperte e assaporate, degustando il piacere come un buon vino. Spalanchiamo le porte a chi vuole conoscere la nostra realtà.
Il Cesanese del Piglio, l’unico DOCG rosso del Lazio, è di casa a L’Avventura. Le diverse espressioni di questo vitigno autoctono sono le etichette di spicco della nostra cantina.
Un territorio tutto da scoprire, per la sua storia, per l’arte, per le tradizioni enogastronomiche.
Alle porte di Roma, sulle alture dei Monti Ernici nell’ombra di Piglio, L’Avventura dà il benvenuto a chi cerca la felicità.
Nel 2020, L’Avventura ha ottenuto la Certificazione di Azienda di Produzione Biologica
Jun 22, 2021
L'Avventura - Stefano Matturro
1406
Quando Stefano e Gabriella, passeggiando per la Ciociaria alla ricerca di un lembo di terra da coltivare, acquistano i primi 3,5 ettari nel Comune di Piglio. In quella cristallina mattina di fine estate, hanno deciso che ogni tanto i sogni devono diventare realtà. Così nasce L’Avventura, produttori di felicità.
Dalla passione per il vino, tornando alle radici di Stefano nel Lazio, viene l’impegno di esaltare il vitigno autoctono laziale per eccellenza – il Cesanese – nelle sue varie espressioni insieme ad altre chicche del territorio come la Passerina IGT. Ai vigneti al Piglio si aggiungono nuovi terreni nei Comuni di La Forma e Gavignano nel 2016. Inoltre, un uliveto di circa 120 piante apre la pista alla produzione dell’olio extravergine di oliva EVO.
L’Avventura si dedica anima e corpo alla promozione del territorio e in particolare alla sue specialità enogastronomiche. The Appeal of Piglio© è il nostro credo: le bellezze naturali e artistiche di questa zona vanno scoperte e assaporate, degustando il piacere come un buon vino. Spalanchiamo le porte a chi vuole conoscere la nostra realtà.
Il Cesanese del Piglio, l’unico DOCG rosso del Lazio, è di casa a L’Avventura. Le diverse espressioni di questo vitigno autoctono sono le etichette di spicco della nostra cantina.
Un territorio tutto da scoprire, per la sua storia, per l’arte, per le tradizioni enogastronomiche.
Alle porte di Roma, sulle alture dei Monti Ernici nell’ombra di Piglio, L’Avventura dà il benvenuto a chi cerca la felicità.
Nel 2020, L’Avventura ha ottenuto la Certificazione di Azienda di Produzione Biologica.
Jun 22, 2021
Zenato - Alberto Zenato
1097
Dal 1960 l’azienda vitivinicola di Peschiera del Garda investe sui vitigni autoctoni nel rispetto e nella valorizzazione del territorio.
In un paesaggio ingentilito da colline moreniche e dal clima mite, il fondatore Sergio Zenatoha sviluppato a partire dal 1960 la reputazione di un vitigno autoctono dalle importanti potenzialità, il Trebbiano di Lugana, trasformandolo in un grande bianco, il Lugana
Zenato è oggi rappresentata dalla famiglia, la moglie Carla e i figli Alberto e Nadia, che hanno consolidato e ampliato la risonanza del progetto: Alberto presta le sue cure al prodotto, dalla vigna alla bottiglia e all’export, mentre Nadia dedica la sua attenzione allo sviluppo dei mercati e al marketing e comunicazione.
Jun 21, 2021
Celli - Mauro Sirri
1663
La tradizione della Romagna del vino è un racconto popolare e contadino, una storia di gente straordinaria e semplice che ha tenuto vivo un patrimonio di vitigni e cultura dal quale oggi attingiamo a piene mani per una nuova stagione di qualità.

È questa anche la storia dell’azienda Celli, che parte con i valori contadini di vini semplici e ben fatti e diventa negli anni un riferimento per la classicità del suo territorio. Oggi l’azienda produce a partire da una collezione di vigne dislocate tutto attorno al borgo di Bertinoro, selezionate con l’esperienza di oltre 50 vendemmie e un’ambizione di qualità sempre in crescita.
Territorio, dedizione e amore per i nostri vigneti, sono gli ingredienti che hanno portato alla conversione in biologico di tutti i vigneti, con uve certificate bio dalla vendemmia 2020.
La produzione consiste nelle tipologie più rappresentative del territorio di Bertinoro, cuore della Romagna: Sangiovese, Albana, Pagadebit, trebbiano e una piccola produzione di Chardonnay e Cabernet Sauvignon.

La produzione annua di circa 300.000 bottiglie viene commercializzata in Italia, Europa, Asia e America. La cantina Celli è un eccellente esempio di continuità generazionale nella tradizione vitivinicola di Bertinoro.
Jun 17, 2021
Tenuta Casenuove - Alessandro Fonseca
1603
Tenuta Casenuove prende vita dalla volontà di Philippe Austruy - collezionista, mecenate e proprietario di diverse tenute in Francia, Portogallo e Italia - di far rinascere un progetto vinicolo le cui origini risalgono al 1600.

Situata nei pressi della Conca d’Oro, a pochi minuti da Panzano in Chianti, la proprietà si estende su oltre 120 ettari, ricoperti da boschi, oliveti e vitigni autoctoni e non solo, quali Sangiovese, Canaiolo e Merlot.

Nel 2015 inizia un'attenta opera di rinnovo e reimpianto del vigneto con l'obiettivo di ripristinare, mantenere e migliorare le potenzialità del territorio circostante. Alessandro Fonseca guida una squadra composta da giovani talenti, per lavorare con dedizione alla produzione di DOCG Chianti Classico, Chianti Classico Riserva, Chianti Classico Gran Selezione e IGT Toscana Rosso.

Dall'incontro tra Philippe Austruy e Lorenzo Fiaschi, co-fondatore di Galleria Continua, l’arte si fonde con il territorio, diventando uno dei pilastri portanti del progetto. Ogni anno, seguendo l'alternanza delle stagioni, un artista è invitato a fare esperienza di questi luoghi suggestivi e a creare installazioni in sintonia con il paesaggio e con gli uomini che lo modellano.

Sin dagli inizi, Alessandro Fonseca ha rappresentato un caposaldo del progetto di rinascita di Tenuta Casenuove. Ingegnere agronomo e viticoltore con oltre 30 anni di esperienza, si occupa della gestione dell'azienda, affiancato da una squadra di giovani professionisti under 40.
Jun 17, 2021
Jako Wine - Luca Berti
1279
Jako Wine nasce ufficialmente a febbraio 2015, da un’idea di Luca Berti, imprenditore veronese nel mondo della logistica e dei trasporti, e Michele Ceradini, oggi resposabile sales di Jako, allo scopo di realizzare del buon vino da condividere con amici e clienti. Le prime bottiglie Jako, inizialmente solo una bollicina metodo classico, nacquero un po’ per caso, ma ebbero talmente successo che si decise presto di farne una vera e propria attività parallela.La mission di Jako è di individuare i vigneti e i vitigni più rappresentativi del territorio italiano da trasformare in esperienze indimenticabili in bottiglia.
Tutte le referenze nascono da uno studio approfondito di territorio e uvaggi, tecniche di coltivazione e vinificazione.

Simbolo di Jako Wine è il fenicottero rosa.
Jun 09, 2021
Roberto Dragoni - San Patrignano
1689
La cantina di San Patrignano ha origine a fine anni ‘70 quando Vincenzo Muccioli decide di creare una Comunità fondata sulla solidarietà.
All’inizio sono vini semplici: sangiovese e trebbiano. Vigne ben curate, vendemmia manuale e pigiatura con i piedi, un torchio e cinque botti di legno. Tutto qui, ma la voglia di sperimentare è irrefrenabile e porta in breve tempo ad ottenere uno spumante da uve sangiovese.
Negli anni i vigneti si estendono fino a superare i 100 ettari. A metà anni ‘90 la svolta: il vino acquista valore e corposità. Trasformarlo in un’eccellenza del territorio per i ragazzi diventa una sfida.
Si impiantano nuovi vigneti, per primo Montepirolo, con uve merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc e si rinnovano le vigne di sangiovese. Cresce la densità, fino a 6.600 piante per ettaro.
Si mettono a dimora chardonnay e sauvignon blanc, varietà non certo autoctone ma che produrranno vini di successo nel mondo. Il sangiovese acquista in queste colline un’identità tutta sua, risultando più morbido, suadente, con tannini più dolci, caratteristiche tali da poterlo definire Sangiovese di San Patrignano.
I vigneti di San Patrignano si trovano infatti sulle colline di Rimini ad un’altitudine media di 200 metri sul livello del mare, a pochi chilometri dal Mare Adriatico e dal monte Titano (Repubblica di San Marino). Questa collocazione determina un microclima unico e fortemente caratterizzante per tutte le varietà coltivate.
La brezza salina che arriva dal mare mitiga le calde giornate estive e apporta in ogni vino una spiccata nota minerale, creando inoltre una condizione di contrasto allo sviluppo delle principali malattie fungine. Il monte e il mare, in sinergia, donano eccellenti sbalzi termici, esaltando le caratteristiche aromatiche ed organolettiche delle uve.
A questa latitudine inoltre, nella parte meridionale della Romagna, i vigneti beneficiano di un’elevata intensità luminosa, consentendo maturazioni complete ed anticipate delle uve che, alla raccolta, hanno sempre appropriati tenori zuccherini.
A rendere il terroir unico contribuisce anche la tipologia del terreno dalla tessitura in prevalenza argillosa, ricca in calcare, priva di scheletro e ben dotata di sostanza organica.
Da inizio 2020 la direzione tecnica è affidata a Luca D’Attoma che succede alla storica conduzione di Riccardo Cotarella che ha guidato la cantina di San Patrignano per circa 20 anni. “Nella mia filosofia l’enologo deve avere sempre un occhio vigile sull’agricoltura, nel rispetto della natura, una base importante per poter fare un buon lavoro. Sicuramente San Patrignano rappresenta per me un nuovo stimolo, uno spazio di sperimentazione e senza dubbio, un’esperienza umana di grande valore”.
Jun 05, 2021
Marco Antonelli - Marco Antonelli
1369
Marco Antonelli gestisce ad Olevano Romano, nel cuore della Doc omonima, un’azienda che ha alle spalle più generazioni e produzione di vino sfuso (a partire dai bisnonni ed ai primi impianti di 100 anni fa, poi ai nonni e ai genitori viticoltori), ma in cui Marco è stato il primo a decidere di imbottigliare ed etichettare vino di qualità.
La valorizzazione del Cesanese comune, quello considerato minore, e del suo territorio è il sogno di Marco e di sua moglie Bianca, che ha speso tutte le sue forze e quelle della sua famiglia per recuperare i vigneti storici di questo vitigno.
Quest’azienda conta poco più di tre ettari di vigneto diviso in due parti: Colle Amici, che si estende per circa 1.3 ettari (cesanese comune e malvasia) a circa 300 mt., proprio a ridosso di casa Antonelli; ulteriori 2 ettari si trovano in località Morra Rossa, sotto il Monte Scalambra, tra i comuni di Olevano Romano, Piglio ed Affile, a circa 450 metri, dove Marco ha recuperato uno storico vigneto con piante tra i 50 e gli 85 anni. In questo appezzamento dalle caratteristiche uniche, sono presenti vigne a bacca bianca (ottonese, trebbiano ed altre specie dimenticate) e a bacca rossa (cesanese comune) derivati da pratiche d’uso antico, come si faceva una volta, che sono stati lasciati così nonostante il grande lavoro che richiedono, soprattutto in fase vendemmiale!
Marco lavora in regime biologico, non usa materiali chimici sintetici in vigna, ha eliminato diserbi; nelle pratiche di cantina si procede a fermentazioni spontanee e si usano bassi livelli di solforosa molto bassi. I risultati sono ottimi ed i riconoscimenti di stampa e guide sono arrivati si dalle prime bottiglie prodotte, sino a far ritenere quest’azienda una delle nuove eccellenze di questa parte della provincia di Roma. La scelta di puntare prevalentemente sul cesanese deriva dalla convinzione di Marco che si debba valorizzare l'unico vitigno autoctono laziale a bacca rossa, tanto delicato ma dalle grandi potenzialità qualitative, l’unico che veramente rispecchia ed esprime le caratteristiche di questo territorio.
Apr 26, 2021
Corte dei Venti - Clara Monaci
1201
Agricoltori e viticoltori a Montalcino dal 1943
Clara Monaci si racconta così: “La storia della mia azienda risale al 1943, quando la famiglia Pieri acquistò il podere Piancornello. A fine degli anni '80 con la scomparsa del nonno materno, una parte della proprietà passò alla figlia Silvana e inseguito ai nipoti: nasce così l'azienda Corte dei Venti, a sud est nel comune di Montalcino, nella zona più soleggiata, quella delle terre rosse, nell' entroterra tra Sant'Angelo e Castelnuovo dell'Abate.
Il nome ‘Corte dei Venti’ deriva dalla particolare confluenza dei venti che costantemente soffiano in questa zona. La loro presenza permette un clima mediterraneo privo di nebbie, che favorisce la salute sia delle viti durante la fase vegetativa che dell'uva durante la vendemmia.
5 ettari di terreni vitati di cui 2.80 a Brunello: i vigneti sono caratterizzati da terreni collinari con ripide più o meno scoscese, ricchi di argilla calcarea ferrosa, freschi e ben dotati di sostanze minerali e sono influenzati dai venti provenienti dal mare che garantiscono una maturazione prolungata e ottimale delle uve.
La Cantina è a temperatura e umidificazione controllata ed è suddivisa in 2 zone distinte: una per la vinificazione con vasche d'acciao e l'altra d'invecchiamento, con tonneaux, barriques e botti di legno da 25 hl che utiliziamo per affinare il nostro Brunello di Montalcino.
Nell'azienda Corte dei Venti ci sono inoltre 3 ettari di olivi secolari: dall'Olivastra, al Correggiolo e Moraiolo. Le olive vengono raccolte da sempre a mano e appena raccolte portate al frantoio dove, grazie al sistema di molitura a freddo, sono trasformate in un Olio extravergine di Oliva con delle caratteristiche uniche.”
Apr 26, 2021
Colle Stefano - Fabio Marchionni
1276
La Luce del Verdicchio di Matelica
Valle Camertina Marche centrali. L’unica vallata della regione ad essere chiusa al mare, l’unica con un clima temperato. Collestefano si trova immersa nei vigneti di proprietà sopra Castelraimondo a 450 metri. Attorno, solo campagna.
Se ci arrivi bendato e poi apri gli occhi pensi di stare fuori dal mondo.
Una storia di redenzione familiare, quella dei Marchionni, oggi proprietari di Collestefano. Da sempre contadini, i Marchionni giungono qui, a Rustano di Castelraimondo (MC), nella valle del Verdicchio di Matelica, negli anni ’60 del Novecento. Il lavoro durissimo porta all’acquisto nel 1978 di questo piccolo borgo di metà collina, chiamato da sempre “Collestefano”.
Nel 1998 Fabio Marchionni, figlio dei titolari, neo laureato in Enologia, imbottiglia la prima annata di Verdicchio di Matelica. A Matelica è l’inizio di una piccola, nuova era.
A Collestefano il biologico è praticato da sempre, e dal 1995 è anche certificato. Il vigneto è parte di un più ampio sistema ecologico autosufficiente e equilibrato.
Il terreno è nutrito esclusivamente di concime organico, riducendo al minimo l’utilizzo del rame.
Effettuata esclusivamente a mano, la vendemmia è una festa condivisa con gli studenti universitari che aiutano la famiglia Marchionni.
Una cantina nuova, che permette di compiere tutte le principali operazioni a caduta, seguendo una vinificazione tradizionale e nel massimo rispetto del prodotto di origine, e con un uso minimo della anidride solforosa, di gran lunga inferiore ai limiti di legge consentiti.
Vini chiari nell’espressione e puri come cristalli, eccellenti subito e capaci di prodigiosi miglioramenti in bottiglia. Un rapporto di amicizia con i collaboratori e gli acquirenti. Una politica dei prezzi basata sulla ragionevolezza. Realizzando vini con un valore che ha pochi rivali.
Oltre il mito del dovere e la deriva del piacere come consumo di denaro, il lavoro come sintesi di dovere e piacere. Lavorare divertendosi, divertirsi per lavorare, per esprimere il proprio talento e la propria personalità.
Apr 26, 2021
Dianella - Gilberto Menghini
1161
La Fattoria di Dianella si trova nel Montalbano, la più piccola sottozona del Chianti, famosa per la produzione di vini morbidi e dotati di profumi intensi. Ha un’ estensione di 90 ettari; 25 di vigneto e 30 di oliveto. La tradizione vitivinicola dell’azienda risale alla fine del ‘700, come testimoniano gli scritti di Renato Fucini, scrittore toscano ospite della dimora. Oggi Francesco e Veronica Passerin d’Entrèves seguono personalmente l’attività agricola, offrendo una selezione di prodotti realizzati nella convinzione che ogni vino deve essere espressione del proprio territorio di origine. La fattoria è situata nel borgo di Dianella che è composto da alcune coloniche, dalla chiesa di San Michele e dalla villa Medicea. La sua posizione sulle colline di Vinci, a pochi km dalla superstrada FI-PI-LI e dagli aeroporti di Pisa e Firenze, lo rendono luogo ideale per chi desidera pernottare in una villa medicea, per chi cerca un’ambiente esclusivo per un ricevimento o un meeting, per una degustazione di vini ed olio o per un corso di cucina. Le suite dotate di ogni comfort e le antiche cantine storiche recentemente ristrutturate, offrono un percorso di visita affascinante in un’atmosfera suggestiva in perfetta simbiosi fra semplicità e raffinatezza.
La storia della villa.
Il Borgo di Dianella è composto da poche case, dalla chiesa di “S. Michaelis de Aliana” risalente al 1200 e dalla villa, costruita alla fine del 500. Nel 1700 passò in proprietà ai marchesi Federighi e successivamente alla famiglia Fucini. Qui il poeta Renato Fucini compose molte delle sue opere e più volte la cita nei suoi sonetti e le dedica una novella “A Dianella” della raccolta “Foglie al vento”. Nella prima metà del ‘900 divenne proprietà della famiglia Billeri fino ai Conti Passerin d’Entrèves e Courmayeur. Francesco e Veronica Passerin d’Entrèves hanno curato personalmente il restauro del borgo creando un ambiente elegante e sobrio, dove si respira il calore e l’ospitalità che da sempre hanno caratterizzato questo luogo.
UVE COLTIVATE: Sangiovese, Colorino, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc ( tra due anni in produzione) Malvasia Lunga del Chianti, Vermentino ed Orpicchio (un clone di trebbiano recuperato in vigna)
Apr 26, 2021
Rallo - Andrea Vesco
1226
Dal 1860 Rallo è sinonimo di pregio, affidabilità ed autenticità. La storia ci racconta come il fondatore delle Cantine, Diego Rallo, cominciò la propria attività con la produzione di vino Marsala, apprezzato in tutto il mondo, e come il passaggio del timone dell’azienda nelle mani della famiglia Vesco, sul finire degli anni 90 del secolo scorso, segnò la decisione di votare l’attività dell’azienda nella produzione di ottimi vini da tavola, passando da una dimensione industriale ad una squisitamente biologica.
Oggi Andrea Vesco guida con sapiente impegno la Cantina, curando personalmente e scrupolosamente tutte le fasi della produzione: dalla coltivazione delle uve all’imbottigliamento del vino, il tutto con il valido supporto professionale di uno staff di oltre 20 collaboratori.
Le tecniche fungono da guida, in una relazione dialettica, che vede la natura compiere al meglio il suo percorso.
Nascono così i vini Rallo, dal 2010 integralmente prodotti e confezionati all’origine dal viticultore. Vini figli di agricoltura biologica certificata, i migliori e più compiuti rappresentanti delle cultivar tipiche della Sicilia occidentale. Un impegno che nasce nei campi e continua in cantina, nell’assoluto rispetto dei tempi e dei ritmi dettati dalla natura, assicurato da un intervento discreto, ma scrupoloso della mano umana, in seno ad un rapporto dialettico tra uomo ed ambiente che ogni giorno si rinnova e si fortifica.
Andrea descrive così l’azienda: “Entusiasti “bianchisti”, senza tralasciare i grandi rossi e i vini da meditazione, interpretiamo la Sicilia e la sua vocazione per i bianchi, attraverso vini di climat realizzati con risorse moderne. Tutti i nostri sforzi sono tesi a restituire, attraverso il profumo, il sapore e il gusto del luogo, le terre di origine. La capacità di esprimerci è legata alla vitalità, alle rigorose tecniche di coltivazione e alla conservazione di un frutto impeccabile. Proponiamo due linee di prodotto, più una terza da meditazione: le “Riserve – Single Vineyard”, dei monovitigni realizzati da un unico vigneto; la “Selezione – Monovarietali”, un blend delle migliori partite di vigneti diversi. Tre i vini da fine pasto, un Passito di Pantelleria, un Marsala Vergine Soleras affinato 20 anni e un Marsala Superiore Semisecco affinato 10 anni. I nostri vitigni nativi, il Catarratto, il Grillo, l’Insolia e il Moscato di Alessandria per i bianchi; il Perricone, il Nero d’Avola e l’internazionale Syrah per i rossi”.
Apr 21, 2021
Murgo - Manfredi Scammacca del Murgo
954
La Tenuta San Michele Sorge a 500 m dal livello del mare, sulle pendici orientali dell’Etna,in una posizione panoramica privilegiata.
L’Azienda si trova lungo una delle principali vie di accesso ai crateri ed è meta di un grande numero di visitatori edappassionati di vino. Il vigneto ha un’estensione di circa 30 ettari ettari ed è iscritto alla Etna DOC.
Il microclima dell’Etna è caratterizzato da forti escursioni termiche dovute all’altitudine del vulcano(3’360m) che ritardano la maturazione apportando freschezza e fragranza ai vini. I terreni vulcanici conferiscono invece una forte mineralità che si avverte in tutti i prodotti del territorio. Grazie a queste condizioni ed al lavoro costante di 3 generazioni si ottengono vini eleganti, complessi, sapidi e dotati di un’identità che si distingue nel panorama enologico italiano e internazionale. La conduzione del vigneto è basata sull’impiego prioritario di tecniche naturali a basso impatto ambientale.
Il Barone Emanuele Scammacca del Murgo, per quanto impegnato in una lunga carriera diplomatica che lo ha portato ad essere Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Bruxelles, Mosca e sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, nel 1981 decise di trasformare le antiche proprietà terriere di famiglia in modern Aziende agricole produttive, attuando graduali e continui miglioramenti.
Nel 1982 viene imbottigliato il primo Etna Rosso e in seguito, nel 1990 il primo spumante Murgo Brut.
Negli anni successivi si uniscono a lui i figli Michele, Alessandro, Pietro, Matteo, sostenuti dai fratelli Filippo, Bernardo, Manfredi e Costantino
Oggi si continua con la tradizione di famiglia guardando al futuro insieme alla nuova generazione.
Attualmente i vigneti sono dislocati presso le tre Tenute: San Michele (Santa Venerina), Gelso Bianco (Catania) e La Francescana (Aprilia), oggi hanno un’estensione di circa 30 Ettari e sono perlopiù dedicati alla produzione dei vini Etna Doc.
Da alcuni vitigni di origine francese, otteniamo anche interessanti vini creativi. La conduzione del vigneto è basata sull’impiego prioritario di tecniche naturali a basso impatto ambientale.
Ottenere vini legati al terroir, creativi e piacevoli, è sempre stato l’obiettivo principale della nostra strategia. La gamma dei vini si articola in quattro diverse categorie: “Murgo” raggruppa vini Etna Doc tradizionali; le linee Lapilli e Arbiato puntano a uno stile moderno e giovane.
I vini della gamma “Tenuta San Michele” sono prodotti in particolari appezzamenti della vigna e solo nelle annate ritenute eccezionali.
Gli spumanti Murgo sono prodotti da uve di Nerello Mascalese, raccolte prima della piena maturazione, elaborate con il metodo classico e affinate per molti anni
Apr 21, 2021
Tenuta Vignole - Fabrizio Nistri
781
La Fattoria di Vignole è situata nel cuore della zona di produzione del Chianti Classico, in prossimità dell'abitato di Panzano. La famiglia Nistri, che opera nel settore vinicolo dal 1865, ha acquisito la proprietà dell'azienda nel 1970.
Con una superficie di 21 ettari, di cui 14 destinati a vigneto specializzato, i terreni dell'azienda sono situati lungo la valle del fiume Pesa, meglio conosciuta nella zona di Panzano come "La Conca d'Oro" per la superiore qualità dei vini che vi hanno origine - ad un'altitudine variabile tra i 290 ed i 320 metri e con estensione sui due versanti di un colle esposti a sud-est e sud-ovest.
Con il supporto della “Stazione Sperimentale per la Vitivinicoltura Sostenibile”, oggi l’azienda pratica un’agricoltura basata su i principi di “naturalità e sostenibilità” Per il rispetto e la qualità dell’ambiente non vengono usati prodotti chimici di sintesi: miglior qualità del territorio, miglior qualità del vino.
I vitigni utilizzati sono stati messi a dimora e coltivati nel pieno rispetto delle tradizioni del Chianti Classico e del Territorio di Panzano. L'azienda dispone di moderne cantine ricavate in parte nell'ambito del corpo della casa colonica principale (edificato nel 1500) con un reparto di vinificazione, la cosiddetta "tinaia", separato da quello di invecchiamento, costituito da una cantina scavata all'interno della collina, idoneo alla sua funzione per il ridotto sbalzo termico stagionale.
I vini prodotti sono quindi il risultato della cura e dell'attenzione nel procedimento che ha origine nel vigneto e continua nella selezione delle uve in fase di vendemmia, nell'accurata vinificazione, nell'invecchiamento in botti e barriques, il tutto nel rispetto delle tradizioni e delle caratteristiche dei vini che fanno parte della migliore enologia toscana.
Apr 20, 2021
Tenute Martarosa - Michele Travaglini
933
C'erano una volta i nostri nonni, precursori della storia che stiamo per raccontarvi: proprio a Campomarino, nel 1938, i genitori di nostro padre si insediarono e piantarono i primi vigneti, quasi a voler riprendere un'altra antica tradizione. Nel periodo pre-romanico, infatti, i Sanniti, apprezzarono l'arte della viticoltura e la capacità di questa terra di restituire una selezione di quelli che diventarono i migliori vitigni italiani. Non è un caso che lo scrittore romano Plinio il Vecchio li definì “vini ottimi d'Italia”.
Nel 1960 i nostri nonni materni, originari di Cercemaggiore ed emigrati anni prima in Alsazia per lavorare in un'importante azienda vinicola della regione, decisero di tornare in Molise, a Campomarino, terra cullata dal vento, bagnata dal mare e abbracciata dal sole, anche nelle più timide giornate d'inverno.
La loro dimora era a soli 100 metri dalla masseria dei nostri nonni paterni. Fu occasione per i nostri genitori di conoscersi, nel 1978 sposarsi e portare avanti la passione delle famiglie: la coltivazione della vite.
Nella primavera del 2014 è Michele a tornare in Molise dopo il periodo di formazione universitaria e lavoro fuori regione. Nasce, così, Tenute Martarosa una storia di ritorni e nuovi inizi.
Nel 2016 per la prima volta, le nostre uve non vengono vendute, ma lavorate internamente per la produzione dei vini.
Il 2017 è finalmente l’anno delle prime bottiglie vendute, un anno che tutti noi ricorderemo con grande emozione.
Apr 20, 2021
Palmento Costanzo - Valeria Agosta
993
All’interno del Parco Naturale dell’Etna, patrimonio Unesco, nasce l’Azienda Vitivinicola Palmento Costanzo.
Situata nel borgo di Passopisciaro, piccola perla incastonata sulle lave del versante Nord dell’Etna, l’azienda vitivinicola è collocata in Contrada Santo Spirito, comune di Castiglione di Sicilia, premiato come uno dei borghi più belli d’Italia.
La storia della cantina è tra le più antiche del territorio etneo: al XIX secolo risale il palmento, l’antica dimora dove si pigiava l’uva. La direzione della cantina è nella mani di Mimmo Costanzo, noto imprenditore catanese di edilizia e di energie rinnovabili, che, a partire dal 2011, insieme alla moglie Valeria ha investito in lavori di recupero della cantina e di restauro del palmento, senza modificarne la struttura originale. Nella cantina Palmento Costanzo, accanto a grandi botti di rovere da 5000 litri, non si possono non notare 4 botti a forma di uovo da 2000 litri, commissionate dall’enologo, che, grazie alla loro forma e ai moti connettivi ovali, continuano a rimettere in sospensione le fecce nel vino.
L’Etna scorre nella linfa dei vigneti centenari di Palmento Costanzo che si estendono a circa 700 metri di altitudine per circa 18 ettari nella contrada di Santo Spirito, una delle zone più vocate della denominazione, caratterizzata da un suolo derivante dalla disgrerazione lavica, ricco di sostanza organica e minerale. Le vigne ad alberello prefillossera sono radicate sulla pietra lavica e sono disposte in terrazzamenti sostenuti da muretti di rara bellezza. La cantina conta un numero altissimo di cru, ognuno con una sua espressività unica che riflette l’anima esplosiva del vulcano. La zona, considerata oggi tra le più rinomate per produrre l’Etna DOC, negli ultimi anni è stata riscoperta proprio grazie a figure come Mimmo Costanzo che, con investimenti mirati, voglia di far conoscere il territorio e produzione di qualità, ha contribuito a rilanciare il valore dei vini etnei.
Apr 16, 2021
Poggio Cavallo - Pierfederico Tedeschini
1602
La Cantina Poggio Cavallo è situata nel cuore dell’Orvieto Classico, in località Le Velette, adagiata su dolci colline vestite a festa da bellissimi filari di viti, che si affaccia su un panorama da cartolina, impagabile, impreziosito dal profilo di uno dei duomi più belli del mondo.
L'azienda nasce 2007 ad opera di Pierfederico Tedeschini e della sua famiglia, che tuttora se ne prendono grande cura e la prima vendemmia risale al 2013. I Tedeschini hanno investito molto in quest’azienda, dotando la cantina di serbatoi in acciaio inox di ultima generazione particolarmente performanti e la sua moderna concezione ha permesso una gestione molto efficiente dei processi produttivi. Oggi l'azienda conta 17 ettari (piantati con una densità a livello di Borgogna!) ed arriva a produrre circa 100.000 bottiglie annue. I vitigni coltivati sono di Grechetto di Orvieto, Trebbiano, Alicante, Montepulciano, ma anche Viognier, Merlot, Malbech, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon; tutte uve scelte in base ad una rigorosa analisi dei terreni disponibili effettuata, all'inizio, grazie anche alla consulenza esperta dell’enologo Stefano Chioccioli. L’azienda è sita su un terreno estremamente vocato, ricco di colate di lava, argilla, basalto, tufo, tutti componenti presenti in un territorio di origine antichissime originatosi, nel Pleistocene, da quello che è stato il complesso vulcanico dei Monti Vulsini. La grande eterogeneità dei terreni, unita alla variabilità del clima, di tipo mediterraneo e che apporta forti escursioni termiche, donano ai vini grande complessità, oltre che delle caratteristiche differenti in base al posizionamento delle vigne sui differenti suoli. In cantina le vinificazioni vengono effettuate, nei grandi serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata. La cantina viene completata da una bella una bottaia composta da barriques di rovere Francese e Americano, dove vengono affinati il Cabernet Franc ed il Malbec. Per filosofia aziendale si affinano inoltre in bottiglia, mediamente per un anno, tutti i vini, anche quelli considerati come ‘base’.
Come nota di merito ulteriore, la cantina risulta l’unica ad impatto ambientale zero in Umbria, insieme a quella disegnata da Giò Pomodoro nel perugino: è stata costruita sottoterra, incuneata all’interno di una piccola collinetta, che è stata poi sigillata per renderla invisibile. Durante i lavori, si è inoltre scoperto che la cantina sorge su delle antiche tombe risalenti all’epoca etrusca di grande valore storico artistico, che il proprietario ha sapientemente preservato e valorizzato, lasciando i vecchi cunicoli funerari intatti e rendendoli visitabili.
Apr 16, 2021
Vigneti Massa - Walter Massa
1344
Walter Massa è la più autorevole voce della viticoltura dei Colli Tortonesi.
Vignaiolo, enologo, filosofo, pensatore, istrionico decide di andare controcorrente ed essere pioniere di un vitigno antico quasi del tutto abbandonato: riscoprendo in chiave moderna il Timorasso, vitigno autoctono, portandolo ai massimi livelli qualitativi e ad un successo incredibile.
Un contadino che ama definirsi “artigiano”, proativo associato FIVI, il quale negli anni ottanta, partendo dalle Colline Tortonesi inondate da un fiume di vini bianchi a base di uve cortese, decise di recuperare un antico vitigno del Piemonte, difficile e dalla produttività irregolare, ormai quasi scomparso: il timorasso. In pochi anni Massa divenne capofila di un autentico movimento di valorizzazione dei vitigni autoctoni dell’alessandrino, dell’astigiano e del cuneese offrendo la ribalta a un numero sempre crescente di piccoli produttori. Spirito contro corrente allora, Walter Massa continuò a esserlo anche in seguito: intorno alla metà degli anni novanta, per esempio, quando si rese conto che il suo Timorasso migliorava dopo lungo affinamento in vetro. Decise di conseguenza, commercializzando l’annata ‘95 due anni dopo la vendemmia, faccenda piuttosto insolita per un bianco italiano.
Infine l’annus horribilis, il 2012. In aperta polemica con il sistema di nuovi vincoli imposti ai produttori, assoggettati a un programma di monitoraggi continui che giudicò vessatorio, Massa decise di uscire dalle DOC praticamente con tutta la gamma dei propri vini. Vi serve altro per inquadrare il personaggio? Provate a cercare il sito internet dell’azienda: in bocca al lupo. Insomma non proprio un vignaiolo della generazione 2.0. Ecco il brand secondo la filosofia dei Vigneti Massa. O meglio, la parte del brand che rivela la personalità del produttore: il che, in questo caso, è prossimo al tutto.
Quanto ai vini, per lo più espressione di vitigni autoctoni, quattro sono a base timorasso. Tre provengono da cru: Costa del vento, Sterpi e l’ultimo nato: Montecitorio. Nella fascia d’ingresso troviamo invece il Derthona, antico nome della cittadina di Tortona.
I vitigni coltivati sono: Barbera, Creatina e Fresia a bacca nera; Timorasso a bacca bianca e Moscato bianco a bacca aromatica bianca. Limitatamente a una particella di Cerreta, sono presenti 2.000 viti di Nebbiolo costituenti con i territoriali Barbera, Croatina e Fresia la piattaforma ampelografica del vino CERRETA.
In base alle potenzialità espresse dalle uve, il frutto sarà vinificato e gestito su vari livelli qualitativi che non necessariamente si possono o debbono produrre con ogni vendemmia.
Analizzando dettagliamene la realtà delle uve prodotte, s'individua nelle uve Barbera una potenzialità a dare vini di varie tipologie, tutte di elevato livello qualitativo. La massima espressine territoriale si esprime con il MONLEALE e Monleale BIGOLLA, l'espressione varietale con il SENTIERI, ossia la barbera che le terre tra Pellizza e Coppi hanno sempre donato.
Apr 15, 2021
La Luna del Casale - Enrico Vescovi
1260
La Luna del Casale è un azienda agricola che risponde ad una vocazione di rispetto verso la natura e che segue con orgoglio i dettami dell’agricoltura biologica.
Sorge nella splendida campagna dei Colli Lanuvini, a due passi da Roma. Incastonata in un paesaggio ameno, a metà strada tra dolci colline e il mare che qui si arriva a scorgere, adagiata su un terra ricca di ulivi e vigneti, la tenuta gode di un microclima ideale e di un panorama che subito incanta chi la visita.
La conduzione familiare dell’Azienda crea un valore aggiunto che insieme allo spirito sacrificio di ognuno determina le condizioni per la riuscita di un prodotto finale di assoluto valore. La cantina all’avanguardia ad alto contenuto tecnologico, un rapporto di assoluta complicità con l’esperto enologo Paolo Peira e soprattutto un territorio profondamente vocato, i Colli Lanuvini, sono i presupposti per creare vini che si contraddistinguono per carattere e riconoscibilità.
Il vino è un prodotto agricolo ma è anche arte. Ogni vino è un’opera unica, figlio della sua terra, del clima, del processo di vinificazione che ha subito e del tempo che ha trascorso in affinamento prima di arrivare nei nostri calici. Pensiamo che sia importante produrre rispettando la natura e la naturalità per risultati che possano testimoniare il potenziale e la bellezza della Terra di appartenenza.

Da 10 anni facciamo parte dell’Movimento nazionale Turismo del Vino e aderiamo con convinzione a tutte le iniziative proposte perché l’enoturismo ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita di un consumo critico e alla sensibilizzazione verso i temi quali salute, sostenibilità, ambiente.
Il rapporto diretto tra consumatore e le attività produttive accresce la consapevolezza delle dinamiche di produzione da una parte e dall’altra c’è un riscontro immediato del proprio prodotto che sono stimoli ineguagliabili per fare sempre meglio. Il nostro obbiettivo e di sviluppare quest’attività cercando di consolidare sempre più il rapporto con i nostri clienti approfondendo la reciproca conoscenza, per creare legami che durino in tempo perché basati su una storia di verità. In tal modo l’azienda rimane aperta tutto l’anno per visite guidate e degustazioni per gli amici appassionati del mondo del vino.
Apr 15, 2021
Angelo Negro - Giuseppe Negro
758
Negro dal 1670. La famiglia.

Già dal 1670 la famiglia Negro coltiva vigneti sulle colline del Roero e lavora per valorizzare questo splendido angolo di Piemonte, dedicando i suoi vini ai prestigiosi vitigni autoctoni: Favorita e Arneis a frutto bianco, Nebbiolo, Barbera, Bonarda, Dolcetto e Brachetto dal grappolo lungo tra quelli a frutto nero.
Oggi può contare su quasi 60 ettari di vigneti, distribuiti tra la storica Cascina Perdaudin in Monteu Roero, la cascina San Vittore in Canale e Basarin in Neive.
Le vigne crescono nelle posizioni meglio esposte al sole, su terreni calcarei di origine alluvionale che variano da collina a collina. I diversi suoli e microclimi danno origine a vini molto ben definiti e ricchi di carattere.
Sono numerosi ormai i premi che hanno riconosciuto la personalità di questi vini, ai quali Giovanni Negro si dedica con passione insieme ai figli Gabriele responsabile vigneti, Angelo l'enologo, Emanuela responsabile estero, Giuseppe responsabile commerciale ed alla moglie Marisa, cui è riservato il compito di ricevere gli ospiti nell'accogliente cantina in Sant'Anna di Monteu Roero.

La storia
Prima di Giovanni Negro, titolare di oggi, nella storia dell’Azienda Agricola Negro Angelo e Figli c’è stato un altro personaggio che ha portato il suo nome. Nell’anno 1670 “…Giovanni Dominico Negro, figlio di Audino…” era proprietario, nella stessa zona dove oggi si trova il podere Perdaudin con i suoi prestigiosi vigneti, di una casa con forno, aia, cantina e filari di viti.
Questa reminiscenza storica, registrata negli archivi storici del comune di Monteu Roero, rimane come traccia indelebile di un passato che già è stato alla ribalta delle cronache, seppure di territorio.
Anche oggi, Giovanni Negro e la sua azienda agricola sono testimoni orgogliosi delle splendide capacità riproduttive del Roero.
Qui tra Monteu Roero e Canale, dove le colline si protendono più maestose verso il sole, si trovano le vigne e le cantine dell'Azienda Agricola Negro Angelo e Figli: quasi cinquanta ettari coltivati a vite, che privilegiano le varietà tradizionali della zona: Arneis, Favorita, Barbera, Nebbiolo, Bonarda e Brachetto.
A Cascina Riveri, nella frazione S.Anna c'è il cuore dell'azienda: i locali di cantina, dove i vini nascono, maturano e si affinano, gli spazi per l'accoglienza di chi arriva per conoscere i prodotti e le persone che li creano, i luoghi dove si mettono a punto le strategie produttive e quelle di mercato, in un confronto continuo e positivo.
Qui a cascina Riveri, c'è la vita vera, quella della famiglia di Giovanni Negro, la vita che pulsa e che proietta questo piccolo gruppo di persone verso il mondo che verrà.
Qui, Giovanni Negro ha dalla sua il supporto della moglie Marisa e dei quattro figli, Gabriele, Angelo, Emanuela e Giuseppe, ormai tutti impegnati nell'azienda, con i quali valuta e promuove i progetti futuri e costruisce con orgoglio e l'attualità. Il risultato di questo connubio tra tecnologia, tradizione, giovani e vecchie generazioni, è la produzione di vini gradevoli, impeccabili dal punto di vista qualitativo, ricchi di una personalità spiccata, con profumi intensi e strutture complesse, capaci di conquistare consensi in Italia e nel mondo intero.
Apr 14, 2021
Tenuta Santi Apostoli - Luca Blasi
970
Luca Blasi descrive la sua azienda, Tenuta Santi Apostoli, così:
“Attualmente le nostre vigne si estendono su una superficie di 17ha. I terreni sono posti in collina con una esposizione ottimale ed una buona ventilazione. Le viti sono allevate a cordone speronato e guyot ed a cortina semplice ed è proprio ai vigneti che dedichiamo gran parte del nostro tempo, perché noi viticoltori siamo convinti che la qualità di un vino si determini prima in campagna e poi in cantina. Seguiamo così personalmente tutte le fasi della produzione del vino, dove tradizione e moderne tecnologie si fondono insieme per dar vita ad un progetto nel quale crediamo profondamente. E da veri vignaioli amanti del mestiere cerchiamo di interpretare, attraverso uníappropriata cura nei vigneti, le caratteristiche del nostro territorio e del singolo vitigno, cercando cosÏ di carpire il meglio di quello che la natura offre con lo scopo di creare un vino che sappia interpretare il proprio tempo. E dopo un anno di sacrifici e duro lavoro, arriviamo al mese di Settembre, tempo ormai della tanto e attesa vendemmia. Le uve, giunte a maturazione ottimale, vengono raccolte accuratamente e trasportate in cantina dove avverrà la vinificazione in bianco o in rosso a secondo della tipologia del vino. Il prodotto finale che andremo ad assaggiare, sarà il frutto di un antica tradizione enologica unita alle moderne tecnologie. Un ciclo questo che ogni anno si ripete nei campi, tra i filari e che si arricchisce sempre di nuove emozioni.”
Apr 14, 2021
Vini Giovanni Terenzi - Pina Terenzi
1021
La nostra azienda sorge in LA FORMA nel Comune di Serrone (Frosinone). E' stata fondata alla fine degli anni 50 dall'attuale titolare, il Sig. Giovanni che oggi la dirige insieme ai suoi tre figli.

E’ il Sig. Giovanni e la moglie Santa che si occupano personalmente dei vigneti i quali contano in tutto una sup. di circa 10 ettari, mandando avanti da soli il tutto con macchinari all’avanguardia e grossi sacrifici. Mentre i tre figli si occupano della produzione, delle vendite e della amministrazione fiscale. Come vedete una tipica e tradizionale azienda a conduzione familiare.

Anche la cantina si avvale di macchinari all’avanguardia e di nuove tecnologie conservando rigorosamente le tecniche di produzione e gelosamente il segreto di questo vino austero e cosi prezioso.

All’inizio degli anni novanta, anni di forte crisi per il mondo agricolo soprattutto vitivinicolo la testardaggine del Sig. Giovanni gli fà accettare una sfida; rilanciare il prodotto di punta della nostra terra il vino rosso Cesanese del Piglio Doc. All’inizio Incomincia a recuperare i vecchi vigneti della famiglia appartenuti al nonno e poi a selezionare il vitigno Cesanese d’affile per poterlo reimpiantare nei nuovi vigneti appunto, e avvalendosi della collaborazione di un amico agronomo e dell’attuale enologo, trascina tutta la sua famiglia in questa “sfida”e parla di far conoscere “il nostro vino in tutto il mondo se necessario”.

Ma la sua testardaggine non si ferma qui poiché all’inizio del 2005 insieme agli altri maggiori produttori del Cesanese del Piglio prendono una decisione importante, far diventare il Cesanese del Piglio il primo vino della Regione Lazio D.O.C.G., e la cosa grazie ad uno sforzo comune tra enti e produttori avviene nel maggio del 2008.
Apr 12, 2021
Castel de Paolis - Fabrizio Santarelli
1191
L’azienda agricola Castel De Paolis nasce nel 1985 a Grottaferrata, a 270 mt sul livello del mare godendo di un clima tra i più miti e piacevoli d’Italia. Nasce da una idea divenuta progetto dell’On. Giulio Santarelli, già sottosegretario di stato al Ministero dell’Agricoltura e Foreste, che ha coinvolto in prima persona il prof. Attilio Scienza dell’università di Milano.

Assieme hanno curato in ogni suo dettaglio tutta la fase di ricerca e sperimentazione protrattosi dal 1985 al 1992, riguardante il recupero delle varietà dei vitigni autoctoni pregiati, abbandonati alla fine del secolo scorso con l’arrivo della filossera, ma anche della scelta di varietà innovative di altre regioni italiane e di origine francese.
Apr 12, 2021
Domus Hortae - Rosanna Melchionda
1073
Domus Hortae è l’azienda della famiglia Fioretti, impegnata da sempre nella coltivazione di vigneti, che cura con massima dedizione e passione sin dal 1788, valorizzandone le proprie produzioni, ubicate a Passo di Grassano una delle contrade adiacenti alla Locatione d’Horta , contrade tra loro collegate da camminamenti sotterranei che conducono sino al centro abitato, proprio dove era ubicata la Domus di Federico II.
Al di sopra di tali corridoi sono impiantati i vigneti di famiglia. L’agro ortese è caratterizzato da un suolo alquanto eterogeneo e diversificato nelle varie zone che lo identificano. Il microclima, con intensa radiazione luminosa e terreni ricchi di calcare, fa si che la vite affondi radici lontane in questo ambiente.
L’insieme di tutti questi fattori fa si che questo microambiente doni ai vigneti, di questa meravigliosa terra del Tavoliere, particolari caratteristiche. Circondati da monti e da mari, riescono a produrre uve i cui vini avranno complessità aromatica, importante dotazione di alcool ed un corpo consistente.
In particolare, i terreni dell’azienda sono di medio impasto, calcarei, sub-alcalini e con presenza di scheletro intorno al 20%. La loro tessitura, grazie all’ottimo drenaggio ed alla presenza delle rocce sedimentarie che lo compongono, darà ai vini mineralità, struttura e alcolicità importante. Il complesso di queste caratteristiche offre la possibilità alle piante di vegetare e di dare al frutto la sua caratteristica tipica, nonché unica, peculiare alla produzione di vini eleganti con una personalità intrigante .
Il forte connubio tra passione e lavoro, ardore e fatica, trasmesso da padre a figlio, ha permesso di lasciare in eredità, oltre ai terreni e ai vigneti, l’amore e la dedizione alla terra alle generazioni della famiglia .
Nel cuore di questa terra, ancora oggi, la famiglia Fioretti, con moderno spirito imprenditoriale, arricchisce l’azienda con competenze tecniche specifiche nella coltivazione e conduzione della vite impreziosendo ciò che l’antica tradizione di una famiglia ha lasciato come passione.
Dopo oltre due secoli dediti alla coltivazione della terra ed in modo particolare della vite, la Domus Hortae produce vini dalle proprie uve da circa dieci anni
L’amore per la terra lo dimostra l’attenzione, l’assiduo e costante impegno che tutti i membri della famiglia riversano nella cura dei vigneti, prima, e del processo di lavorazione dell’uva in cantina, poi.
La Domus Hortae fa poco uso della chimica. L’obiettivo è quello di offrire ai consumatori un prodotto a residuo zero.
Le erbe infestanti sono gestite con interventi meccanici, favorendo la biodiversità di tutto l’ecosistema vigneto. Le pratiche agronomiche, sono prevalentemente manuali, così come ci è stato trasmesso dai nostri avi, questo per permettere alla vite di raggiungere naturalmente il suo equilibrio con l’ambiente. La specializzazione e la valorizzazione della cultura del vino sono i principi che ci hanno spinto a realizzare la nostra cantina con tecniche enologiche innovative ma rispettose delle tradizioni.
L’attenzione verso la qualità e la scelta di principi enologici d’avanguardia caratterizzano ogni fase della produzione. Contenitori di piccola dimensione e fermentazioni lunghe termo-controllate sono il loro segreto.
Oggi L'azienda viene condotta da Rosanna Melchionda, moglie di Giuseppe Fioretti.
Apr 12, 2021
Elena Fucci - Elena Fucci
1313
L’azienda agricola nasce nell’anno 2000 quando in famiglia si discuteva se vendere i bellissimi vigneti di proprietà che circondano l’abitazione dove Elena è cresciuta.
Le vigne, furono acquisite negli anni ’60 da nonno Generoso, acquistando la parte più alta, fino a 600 mt, dei poderi situati in Contrada Solagna del Titolo ai piedi del Monte Vulture. Negli anni il nonno e il bisnonno di Elena curarono le vigne, limitandosi a vendere le uve e produrre per autoconsumo. Al passaggio di proprietà ai genitori di Elena, la famiglia si era decisa a vendere, poiché i suoi genitori sono entrambi insegnanti e lei e i suoi fratelli immaginavano un futuro lontano da Barile, per continuare gli studi universitari. Parecchi acquirenti interessati bussarono alla porta, ma proprio all’ultimo Elena ascoltò il suo cuore. Non poteva sopportare che qualcuno le sottrasse il panorama dei suoi vigneti e che un altro nome potesse far qualcosa di grande con le vigne più vecchie del Vulture (la maggior parte tra i 55 e i 60 anni, una parte più di 70 anni). Elena decise di cambiare i programmi di tutta la sua vita e di quella della sua famiglia, decidendo di investire sul territorio e sulla risorsa che aveva permesso al padre e ancor prima ai nonni e bisnonni di vivere e di crescere nel Vulture.
La cantina prese vita con la vendemmia 2000, parallelamente ai suoi studi universitari presso la facoltà di viticoltura ed enologia, inizialmente affiancata da un professionista esterno e, dal 2004, seguita totalmente in prima persona. La scelta fin dall’inizio, senza rimpianti, fu quella di puntare tutto su un'unica etichetta: il “TITOLO”, immaginandolo da subito come un vino ‘da serie A’, un cru alla francese.
Un unico vino per motivi oggettivi, legati alle rese dei vigneti e la qualità data dalla maturità delle piante. Un unico vino per rappresentare al meglio la specificità dell’Aglianico e la territorialità del Vulture, che offre a questo vitigno un’espressione unica; grazie ad un mix di microclima e di terroir che in Contrada Solagna del Titolo regala una delle migliori espressioni.
Uno dei più grandi complimenti che è stato rivolto al TITOLO è la riconoscibilità tra gli altri vini; fondata proprio sulla grande capacità di rappresentare il territorio da cui nasce.
Apr 02, 2021
Fra i Monti - Benedetto Leone
1117
Fra I Monti è una giovane azienda si trova a Terelle, in provincia di Frosinone. Nata nel 2018 Fra i Monti è guidata da Rocco Toti e da Benedetto Leone.
Il desiderio di creare l'azienda Fra i Monti da zero è figlio della voglia di tornare alla terra per produrre vini biologici, naturali che nascano prima in vigna e poi in cantina.
Dopo aver accumulato la giusta esperienza riescono a recuperare dei vecchi vigneti abbandonati ad una latitudine piuttosto elevata, a circa 1000 metri sul livello del mare.
Circondati da una natura imperante, caratterizzata da alberi di castagno, i vigneti sono composti da cultivar autoctone come il Maturano, uva bianca quasi completamente estinta, e il Semillion, vitigno importato dalla Francia in epoca napoleonica.
I vini di Fra i Monti
Tutte le vigne di Fra i Monti sono allevate in modo biologico senza uso di sostanze chimiche e in cantina si ha un approccio biodinamico, con vinificazioni spontanee, lieviti indigeni e affinamenti in anfore. In totale producono poche bottiglie, limite che gli garantisce di gestire al meglio l'azienda puntando sulla cura del vino che in questo modo raggiunge un'altissima qualità.
“Ci abbiamo creduto da sempre, vini veri, puliti, sani e non artefatti. Vini che raccontano un territorio al 100%. Così abbiamo deciso di fare noi, sin da principio. Il nostro obiettivo è quello di produrre vini che siano alla portata di tutti ed estremamente bevibili, non tralasciando ovviamente la piacevolezza ed una certa complessità”. (Rocco Toti e Benedetto Leone)
Apr 01, 2021
Tenuta Elisabet - Davide Bonetti
964
L’azienda agricola Tenuta Elisabet nasce nel 2008-2009, dopo la conversione generale attuata su impianti di produzione e vigneti necessaria per recuperare in chiave moderna una villa di campagna che domina il territorio circostante, in una zona collinare tra le più splendide dell’ Oltrepò, terra di vigne e di grandi vini.
La Tenuta sorge nel mezzo di una valle incantata che la protegge dalle scorrerie dei venti freddi del nord e tutta la famiglia, di origine franciacortina, è impegnata nella conduzione. Elisabetta, la titolare, segue l’attività commerciale in collaborazione con il marito Amedeo, al quale è dedicato il vino più importante dell’azienda, il riserva Amadeus. Il figlio Davide si occupa dell’area tecnica e amministrativa di Tenuta Elisabet ed è responsabile della conduzione dei terreni. In azienda collabora l’enologo dott. Mattia Piva come responsabile di cantina.
Gi obiettivi dell’azienda: fin dai suoi inizi la Tenuta ha seguito come ago della bussola il preciso obiettivo di assoluta qualità a partire dalla campagna, dalla singola pianta fino all’ ultima bottiglia prodotta cercando di ottimizzare i risultati e gli sforzi sia in cantina che tra i filari per raggiungere l’obiettivo prefissato.
L’uso delle più avanzate tecniche agronomiche e delle migliori scelte enologiche permettono di produrre vini di elevato livello. Primario è lo Chardonnay: vino unico dai sentori entusiasmanti, seguito dal Pinot Nero prodotto solo nelle migliori annate, dedicato al padre della titolare per il suo prezioso e fondamentale contributo agli inizi di questa storia magica.
Mar 31, 2021
Alcesti - Michele Di Gregorio
1317
Alcesti è soprattutto persone. Persone che amano la propria terra e le proprie origini e che hanno scelto di esaltare lo splendido territorio siciliano attraverso i propri vini.
Da sempre ogni vendemmia racconta emozioni ed ogni annata è diversa. Ma l’obiettivo, anno dopo anno, resta lo stesso: raccontare, interpretare ed esaltare le peculiarità del territorio siciliano.
Nella della distesa più vitata d’Italia, tra Marsala e Salemi, vivono le radici delle piante che Alcesti coltiva con amore attraverso il faticoso ma appagante lavoro in vigna.
La cantina è il frutto del sogno della famiglia Palldino, titolare di Alcesti e rispecchia l’ ospitalità, la voglia di innovazione ed il rispetto per l’ambiente che caratterizzano Alcesti. È il luogo dove giornalmente gli uomini e le donne dell’azienda ricercano l’eccellenza.
L’azienda dispone di trenta ettari a vigneti, situati tra Marsala, Mazara e Salemi, dove si coltivano prevalentemente vitigni locali, non disdegnando comunque qualche alloctono, ormai da tempo radicato sull’isola.
I numerosi vini prodotti sono suddivisi in cinque diverse linee: Spumanti, Cru, Varietali, Isola dei profumi e Tipici.
Mar 31, 2021
Poggio le Volpi - Rossella Macchia
853
Per trovare le radici dell’Azienda Poggio Le Volpi si deve fare un salto indietro di quasi un secolo. Tutto
ebbe inizio nel 1920, quando Manlio Mergè iniziò a produrre e commerciare vino sfuso ed olio. Egli
trasmise la sua passione per la terra prima al figlio Armando e poi al nipote Felice, i quali trasformarono il
suo sogno in realtà fondando, nel 1996, l’Azienda Agricola Poggio le Volpi a Monte Porzio Catone, zona
dove la conformazione del terreno è di origine vulcanica e quindi, per natura, fertile. Poggio le Volpi
rappresenta quindi la prima svolta imprenditoriale dell’azienda di famiglia.
Mentre Armando Mergè dà vita all’insediamento produttivo di Monte Porzio Catone, trasformandolo da
azienda locale ad azienda “nazionale”, Felice, seguendo l’indole imprenditoriale del padre, diventa enologo
e passa alla conduzione di Poggio Le Volpi, oggi tra le realtà vitivinicole più interessanti a livello produttivo e
qualitativo nella regione Lazio.
Quella portata avanti da Felice Mergè è una tradizione vitivinicola moderna e varia, tipica delle persone
eclettiche e ambiziose. Proprio come Manlio e Armando Mergè.
Dal 1920 una storia che parla di territorio, passione e qualità.
La filosofia dell’azienda è stata sempre quella di produrre e proporre sul mercato nazionale dapprima ed
internazionale successivamente prodotti qualitativamente superiori alla media del settore al giusto prezzo.
La volontà della proprietà è quella di continuare nel percorso iniziato associando la “mission” della qualità
con quella dell’efficienza produttiva.
Mar 26, 2021
Cristoforetti Delibori - Franco Cristoforetti
665
Vigneti Villabella ha sede a Calmasino in provincia di Verona, nel cuore del Bardolino classico, sulle colline moreniche che si affacciano sul Lago di Garda. Fondata oltre 40 anni fa da Walter Delibori e Giorgio Cristoforetti, Vigneti Villabella è una realtà vitivinicola che esprime le migliori potenzialità del territorio, creando vini unici, autentici, operando in un contesto etico e responsabile, mantenendo l’equilibrio tra uomo, paesaggio e natura.
Vigneti Villabella si articola anche in altre due realtà vitivinicole, in Valpolicella con la Tenuta Fracastoro e in Lugana.
La Tenuta Fracastoro si trova a Fumane, nel cuore della Valpolicella Classica. La cantina, che risale ai primi dell’Ottocento, è considerata tra le più belle della Valpolicella.
Qui si producono i nostri vini Valpolicella, Ripasso e Amarone, nelle due versioni classico e Riserva. La Tenuta di Lugana si trova in prossimità del Santuario di Madonna della Scoperta nel comune di Lonato. Il terreno è di origine morenica, prevalentemente calcareo e ricco di sali minerali.
Il microclima, influenzato positivamente dalle brezze temperate del lago di Garda, è mite e abbastanza costante. Una “culla climatica” perfetta per valorizzare le peculiarità di un’uva particolare come la Turbiana, che dà origine al nostro Lugana.
Le famiglie offrono anche ospitalità di lusso e ristorazione stellata in Villa Cordevigo. La Tenuta di Villa Cordevigo a Cavaion Veronese, è un’oasi viticola e paesaggistica a parziale conduzione biologica, che conserva integra l’anima del luogo nel rispetto dell’ambiente che circonda Villa Cordevigo Wine Relais, villa veneta del ‘700 adibita all’ospitalità e alla promozione dei propri vini. Rappresenta il coronamento del progetto perseguito dalle famiglie Cristoforetti e Delibori fin dal 1998: la valorizzazione del territorio a partire dal concetto di sostenibilità, nel rispetto dell’ambiente e delle persone con le quali si condivide lo spazio.
Mar 25, 2021
Manuela Zennaro - Donne del Vino del Lazio
2104
Giornalista Enogastronomica, Direttrice della rivista Excellence Magazine, collaboratrice de La Repubblica, Delegata Lazio dell'Associazione Nazionale Le Donne del Vino
Mar 25, 2021
Emiliano Fini - Emiliano Fini
1093
Emiliano fini è un’azienda familiare di 10 ettari, sita ai piedi del vulcano dei castelli romani, voluta ed acquistata nel 1988 da Anacleto e sua moglie Giorgia, insieme ai figli Claudia ed Emiliano.
L’attaccamento ed amore della famiglia per la terra nasce da una tradizione di famiglia, che Anacleto ha ereditato dal padre Sebastiano, viticoltore.
Dalla passione per il vino di Emiliano nasce il progetto di completare il percorso dell’azienda con la produzione di vino, che sia in linea con i principi che da sempre animano il rapporto della famiglia con questa terra: il rispetto per il territorio e Valorizzazione delle sue tipicità.
La loro avventura nasce dal desiderio di contribuire alla rivalutazione di un territorio ricco di potenzialità derivanti dalle caratteristiche vulcaniche del sottosuolo: l’espressione del territorio è l’intento principe dell’azienda, la loro filosofia.
In azienda si coltivano le proprie vigne con rispetto per i vitigni e il terreno e da uve attentamente selezionate di grechetto e malvasia puntinata del Lazio nascono i primi due vini: Cleto e Libente.
Nati dall’adozione di una potatura che porti la pianta al suo naturale equilibrio limitando la produzione e contribuendo, con una rispettosa coltivazione, alla crescita della qualità delle uve.
La vinificazione avviene attualmente presso la cantina di Damiano Ciolli, sotto la preziosa ed attenta consulenza dell’enologa Letizia Rocchi.
Nel 2017 sono state prodotte 2700 bottiglie di Cleto e 2600 di Libente.
Mar 23, 2021
Stramacci - Giuliano Manfredi Stramacci
2774
Giuliano Manfredi Stramacci, ingegnere, poco più che trentenne, vignaiolo per vocazione, respira aria di campagna da sempre, nonostante la sua ‘doppia vita’ da ingegnere civile: gestisce anche la Società' Agricola Stramacci di famiglia e produce vino, quale conseguenza inevitabile di una passione che nasce nella sua infanzia, quando seguiva il nonno nei campi, mentre questi piantumava, curava o vendemmiava le amate viti. Nell'azienda di famiglia si producono infatti uve da vino da anni, in precedenza conferite in toto ad altri.

I terreni sono ‘figli’ di due grandi vulcani: il Sabatino e il grande Vulcano Laziale. Suoli e sottosuoli costituiti da un impasto di sabbie pozzolaniche ed argille, preziose per la viticoltura. Un territorio, inoltre, investito dalle brezze marine del Mar Tirreno che mitigano il clima, rendendo le uve sane.

Nel 2015 Giuliano decide di creare Tellenae, mirando unicamente ad una produzione di qualità e puntando tutto su un unico vitigno, emblema e simbolo della grande viticoltura laziale del passato, ma anche della sua rinascita contemporanea: la Malvasia Puntinata.

Stabilisce, da subito, standard produttivi di qualità elevati: basse rese per ettaro (massimo 80 quintali); controllo quasi maniacale (da ingegnere, in effetti!) della perfetta maturazione delle uve per la vendemmia (nel 2017 e nel 2020 realizzata di notte, per evitare le temperature troppo elevate del giorno e i processi degenerativi delle uve); gestione sostenibile della vigna.

Le bottiglie, tutte numerate (meno di 10.000 nel 2019), vengono ‘affidate’ solo alla vendita in ristoranti, locali, esercizi commerciali in cui la qualità risulti essere il comune denominatore.
Mar 17, 2021
Traerte Vadiaperti - Raffaele Troisi
1527
A raccontare la ‘sua’ Irpinia e la cantina Traerte Vadiaperti sarà presente Raffaele Troisi, un viticoltore
capace di raccontare come pochi, con entusiasmo e grande capacità comunicativa la storia, gli obiettivi
della propria azienda e le ottime caratteristiche organolettiche dei vitigni che vinifica rigorosamente in
purezza.
La storia di questa azienda, sita a Montefredane, sulle colline della valle del Sabato, in contrada Vadiaperti,
tra i 400 ed i 700 mt., inizia con il padre di Raffaele, Antonio Troisi, professore di storia, che nell’84 pensò
che il Fiano prodotto meritava di essere imbottigliato.
Questa scelta oggi appare quasi scontata (in Campania e non solo), ma allora rivoluzionò la viticultura
irpina! Da allora a Vadiaperti sono sempre andati dritti per la loro strada ed hanno sempre prodotto vini di
classe, prevalentemente bianchi, minerali ed austeri, al di fuori di dinamiche di moda e gusto popolare.
Al Fiano, nel ’90, si aggiunse il Greco di Tufo e, nel ‘93, il Coda di Volpe. Vitigno poco conosciuto e poco
produttivo, di difficile vinificazione, introdotto in azienda grazie alla rischiosa e caparbia scommessa del
giovane figlio Raffaele che, dopo gli studi di chimica, tornò in Vadiaperti per affiancare il padre.
Oggi Raffaele conduce l’azienda, diventata Traerte Vadiaperti, con determinazione, nel rispetto delle idee
paterne: coltivazione esclusivamente di vitigni autoctoni, massima cura in vigna, flessibilità nelle tecniche di
conduzione, estremo rispetto di ambiente, caratteristiche dei vitigni coltivati e, soprattutto, del prezioso
territorio vulcanico che rende i vini prodotti unici ed inimitabili.
Unica vera eccezione all’eredità produttiva paterna è stata per Raffaele la sfida Coda di Volpe: vitigno
autoctono della zona, da sempre considerato un fratello meno dotato rispetto a Fiano e Greco di Tufo, su
cui Raffaele ha sempre puntato, sin da quando ha deciso di imbottigliarlo la prima volta (produttore tra i
primi a scommettere sulle sue grandi potenzialità in Irpinia ed in Italia), cambiandone il destino prevalente
quale uva da taglio.
I vini di Raffaele hanno uno stile preciso: minerali, dritti fino alla fine della beva e ‘virili’ in un duplice senso:
prima di tutto perché non lasciano alcuno spazio a ‘suggestioni’ olfattive floreali o di frutta dolce e matura;
in seconda istanza perché sono vini prodotti con passione e coerenza, senza compromessi, creati per
esprimere al meglio i vitigni prodotti ed il territorio di provenienza. Non possono che suscitare sempre,
garantito, grande apprezzamento!
Mar 12, 2021
La Dama Vini - Gabriele Dal Canale
681
La cantina si trova a Negrar, in una posizione ottimale per l’appassimento delle uve, che daranno origine al nostro prodotto più prezioso: l’Amarone della Valpolicella Classica.

L’accoglienza in cantina è per noi un momento speciale: ricevere ospiti, amici e appassionati è un’occasione unica di condivisione del nostro progetto e della nostra passione, e questo lascia un ricordo indelebile di noi e dei nostri prodotti in chi viene a trovarci.
Mar 11, 2021
Andrea Radic
2447
Ascoltiamo in questa simpatica intervista Andrea Radic:
Coordinatore magazine on-line Guide espresso.it su Repubblica.it giornalista per Agenzia Ansa, Il Giornale, La Freccia, Note, Rai Radio Play giornalista professionista dal 1994, oggi svolge la professione a tempo pieno. Insignito Cavaliere della Repubblica Italiana
Nel settore Food & Wine, data per acquisita una grande passione, lavora dal 2009 al
2010 come Direttore Comunicazione Expo 2015, attualmente è consulente per la comunicazione
di primarie aziende del settore.
Mar 10, 2021
San Salvatore - Giuseppe Pagano
1558
Sono i particolari che rendono le cose speciali, le piccole differenze che insieme fanno la differenza.
Come la storia di San Salvatore, che comincia a metà degli anni ‘40 a Boscoreale, alle falde del Vesuvio. Altri tempi, frammenti di emozioni che si riscoprono oggi nell’amore di questa azienda per l’agricoltura, biologica o biodinamica, ma mai intensiva.
Il titolare, patròn e anima dell’azienda è Giuseppe Pagano, nato e cresciuto qui, imprenditore di successo del settore turistico-alberghiero, che ha creato questa realtà con l’intento di produrre vini rispettando la natura e le tradizioni, includendo nei prodotti anche la storia ed i sapori della terra natia
Non si stressano dunque le viti e si rispetta l’identità ecologica referenziale, i ritmi e le tradizioni di un terroir speciale.
Una terra con condizioni pedologiche e climatiche ottimali, dove già i Greci, quasi 3000 anni fa, avevano impiantato i loro vigneti: il Parco nazionale del Cilento, in un’area compresa e distribuita tra Stio, Paestum e Giungano. Ed è qui, a 700m dalla vigna e ad un tiro di sguardo dai templi antichi, che hanno anche creato la loro moderna cantina, dotata di un impianto fotovoltaico da 96Kw che consente di ridurre al minimo l’immissione di anidride carbonica nell'atmosfera.
Le uve coltivate sono quelle autoctone e tradizionali del territorio: aglianico, fiano, greco e falanghina
Ieri vignaioli ed allevatori, oggi Giuseppe e i suoi collaboratori hanno creato un’azienda agricola di 97 ettari, di cui 21,5 di vigneti ed il resto divisi tra frutteti, uliveti e bosco, oltre a 450 bufale esportate in tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti. L’azienda è in procinto, inoltre, di aprire una serie di punti vendita dove i loro prodotti, unitamente ad altri eccellenti del Parco nazionale, verranno preparati da mani che cucinano per e con amore: mani di donna, mani di massaia. Un sogno di Giuseppe, Peppino per gli amici, una storia che inizia domani.
Feb 18, 2021
Grifalco - Cecilia Naldoni
853
Fabrizio Piccin e Cecilia Naldoni, originari dei Castelli Romani in provincia di Roma, si trasferiscono nel 1985 a Montepulciano per metter su famiglia in Toscana. Così accade, e nel 1988 nascono Lorenzo e Francesca. Fabrizio si cimenta con il Sangiovese e iniziano una piccola produzione di vino rosso Nobile di Montepulciano. Fondano la cantina Salcheto, prima annata prodotta la 1990. Nasce il terzo figlio Andrea nel 1992. Negli anni a seguire ricevono premi e riconoscimenti per i loro vini. Nel 2003 l’azienda viene ceduta e si riparte da zero per una nuova avventura: .produrre vini in Basilicata, a Venosa, in provincia di Potenza, alle pendici dell’antico vulcano del Vulture. Una terra di grandi tradizioni e potenzialità. E’ l’ambiente ideale per l’aglianico, unico vitigno coltivato in Azienda.
Nel 2007 arriva in cantina il supporto tecnico del figlio Lorenzo, che studia enologia ad Alba. Andrea invece segue le orme della mamma Cecilia; che ha sempre curato i clienti e l’amministrazione. Francesca opera da tempo con organizzazioni umanitarie in zone di guerra, così le dedicano l’unico rosato prodotto da uve Aglianico chiamandolo Frà. Nel 2019 purtroppo Fabrizio lascia moglie e figli, a cui passa in toto la conduzione dell’azienda.
Le vigne si trovano in diverse zone del Vulture, a Maschito, Venosa, Rapolla e Ginestra.
Ogni parcella è vinificata e affinata separatamente, per poter decidere in seguito la migliore composizione dei vari vini. L’Azienda, coltiva circa 16 ettari di vigneto, con una produzione annua di circa 60/80 mila bottiglie.
Feb 04, 2021
Tenuta San Marcello - Massimo Palmieri
1265
La Tenuta San Marcello nasce nel 2008 dal progetto di Massimo Palmieri e Pascale Marquet che, rapiti dalla bellezza delle terre marchigiane, decidono di abbandonare la vita frenetica di Milano e dedicarsi a quella di campagna, proprio presso San Marcello. E’ adagiata sulle dolci colline che si stagliano dall’entroterra di Senigallia, sul lembo di terra compreso tra due importanti denominazioni marchigiane: a destra Jesi e il suo Verdicchio e a sinistra Morro d’Alba e la sua Lacrima. I due amici rimangono rapiti da questo luogo, tanto da trasferire il loro amore e la loro passione anche nella cura delle vigne, adottando una visione molto sensibile e rispettosa della terra, basata su un’agricoltura eco-sostenibile e a basso impatto ambientale. Iniziano anche l’attività dell’agriturismo e si dedicano sin da subito alla valorizzare dei prodotti della propria terra.
I 3,7 ettari, vitati a uve Lacrima (2,2 ettari) e Verdicchio (1,5 ettari), diventano presto un prezioso tesoro. Da qui nascono vini locali che, anno dopo anno, conquistano il mercato per la loro carattere ed espressione territoriale.
Le viti della cantina San Marcello crescono in un territorio molto ventilato, sito a circa 220 metri di altitudine, su un suolo di matrice calcarea-argillosa. In vigna è bandito l’utilizzo di qualsiasi prodotto chimico, compresi rame e zolfo. Per preservare la vitalità del territorio, si impiegano soltanto i microorganismi presenti naturalmente sul suolo o preparati a base di piante e alghe. La vendemmia avviene manualmente e la pigiatura si realizza in pochi minuti . Anche in cantina si prosegue con un approccio attento e naturale, lasciando che il mosto si trasformi in vino conservando tutti i profumi primari.
La produzione dei vini della Tenuta San Marcello si attesta sulle circa 16.000 bottiglie, con etichette che esprimono grade carattere e che racchiudono tutta l’individualità varietale dell’uva, trasportandoci in quel piccolo lembo di terra marchigiana. Verdicchi di Jesi, anche in anfora, e Lacrime di Morro d’Alba di ottima qualità, esempi virtuosi di antiche tradizioni e di rispetto della natura.
Jan 28, 2021
Lunae Bosoni - Diego Bosoni
1165
Lunae nasce tra le Alpi Apuane e il Mar Ligure, nell’ultimo lembo della Liguria di Levante. La storia di questi luoghi è legata a Luni, antico porto costruito in epoca Romana, dove già in quel periodo veniva prodotto vino di grande qualità. In questa terra nel 1966 Paolo Bosoni, quarta generazione di una famiglia contadina, intraprende il proprio percorso enologico, proseguendo la tradizione di famiglia e dando vita a Lunae. La sua idea è stata quella di valorizzare le peculiarità del territorio, escludendo in vigna l'uso di diserbanti e utilizzando solo concimi naturali. Oggi Lunae coltiva 68 ettari di vigneto, 10 di questi condotti in biologico, e collabora con 120 vignaioli locali che conferiscono le loro piccole produzioni di uva, mantenendo vive qualità uniche della nostra zona. I vitigni coltivati sono in gran parte autoctoni, come il Vermentino e l’Albarola fra i bianchi, la Massareta e la Pollera Nera tra i rossi. Il Vermentino è diventato sicuramente uno dei vini più rappresentativi per la cantina, dimostrando la grande vocazione del nostro territorio e il valore del percorso enologico fatto nel corso degli anni da Paolo Bosoni, entusiasta interprete della viticoltura Lunigiana.
Jan 22, 2021
Bracco1881 - Elisabetta Bracco
1119
L’area di Brazzano è un’identità geografica delimitata: a Nord dalla collina di San Giorgio appartenente al Collio Goriziano, a Est dalla pianura isontina e dalla città di Cormons, a Sud e ad Ovest dal torrente Judrio.
È proprio a quest’ultimo che è legata la storia e la formazione pedologica del territorio di Brazzano. Nel cuore del paese ha sede l’azienda storica della Famiglia Bracco (il cui cognome era l’originario Brach), viticoltori dal 1881 e proprietari da più di cinque generazioni degli stessi vigneti che recano ancora oggi antichi toponimi risalenti all’epoca austroungarica.
È dall’assemblaggio delle uve provenienti dalle diverse microzone e dal sinergismo dei loro diversi requisiti qualitativi che nascono i vini Cru Brazzano.
Cinque sono ormai le generazioni che si susseguono nella famiglia Bracco e 120 anni di storia, di passione e di impegno. L’intima conoscenza del mestiere di viticoltore viene ancora esercitata in totale libertà ed onesta umiltà: a Brazzano sopravvive ancora la vera civiltà contadina.
I Bracco possono contare sulla continuità aziendale: Elisabetta, figlia di Giuliana ed Alfredo, rientra dai suoi studi a Bordeaux, introduce immediatamente la sitoviticoltura, individua le ‘vielles vignes’ e crea la linea del fondatore, la Selezione Mattia Brach. Ultima vendemmia con lo storico nome Tocai Friulano: per suggellare il dovuto cambiamento viene realizzata una fascetta identificativa nella linea del fondatore.
Jan 19, 2021
Scubla - Roberto Scubla
992
L'Azienda Agricola Roberto Scubla è stata costituita nel 1991.
E' situata a Premariacco, in provincia di Udine, nella zona meridionale dei Colli Orientali del Friuli, a pochi chilometri da Cividale.
E' il risultato di una vera e propria scelta di vita di Roberto Scluba, che ha abbandonato il suo lavoro in banca per acquistare alcuni ettari di vigna annessi ad un rustico sui pendii della Rocca Bernarda.
L'amore di Roberto per la campagna nasce fin dall'infanzia con la frequentazione della tenuta di uno zio.
Nell'arco degli anni, Roberto è riuscito a raggiungere elevatissimi livelli qualitativi, con premi e riconoscimenti in Italia e all'estero.
Dal 2006 l'azienda entra a far parte dell'associazione "I Gran Cru D'Italia", una selezione ristrettissima di grandi e piccole aziende con caratteristiche di vera eccellenza.
Attualmente gli ettari vitati sono 12, 10 di proprietà e 2 in affitto.
Le bottiglie prodotte annualmente sono 55.000-60.000, suddivise tra 12 etichette diverse.
Una consulenza enologica è fornita a Roberto dal grande enologo Gianni Menotti.
Jan 17, 2021
Colterenzio - Letizia Pasini
1365
La nostra storia
L’Alto Adige deve la sua unicità ad un’armoniosa unione di opposti, dove nord e sud, area di lingua tedesca e area di lingua italiana, si fondono in un tutt’uno, tra montagne imbiancate e fertili vallate, in un’area climatica senza eguali, al crocevia tra il Mar Mediterraneo e le Alpi; è in questo microcosmo che prendono forma i vini dal carattere intenso, per i quali questa regione è oggi riconosciuta in tutto il mondo.
Nella parte meridionale della provincia, a circa 10 km da Bolzano, si trova il Comune di Appiano sulla Strada del Vino, la più grande area continua coltivata a vite dell’Alto Adige e anche la nostra Cantina: nel piccolo borgo di Colterenzio o Schreckbichl, in tedesco, parte del paese di Cornaiano.
La cantina Colterenzio deve i suoi natali a 26 vignaioli, che, nel lontano 1960, fondarono, nei pressi di Appiano, la propria cooperativa, rendendosi così indipendenti dai commercianti di vino, che all’epoca strumentalizzavano i prezzi, senza puntare a differenziazioni qualitative. Decisero di darle il nome della propria terra, ossia del piccolo borgo di Schreckbichl/Colterenzio, dove subito iniziarono i lavori per la costruzione di una nuova cantina, svolgendo anche un ruolo pioneristico nel perseguire con grande costanza un percorso di qualità. Nel 1979, fece ingresso nella cooperativa in veste di direttore, Luis Raifer, preparato enologo e viticoltore, che portò con sé un bagaglio carico di ambizioni, anche a seguito del suo viaggio studi in California.
Erano gli anni Ottanta e l’Alto Adige era per lo più una terra di vini rossi di mediocre qualità; Raifer, seppe riconoscere il potenziale di questa terra, dei suoi vini d’eccellenza, e sfruttando i terreni favorevoli, l’adeguata estensione della superficie vitata, e la competenza dei vignaioli locali, fece un grande passo in avanti. Iniziò così a prendere forma, proprio dai suoi vigneti “pilota” una nuova dimensione di qualità. Tutt’oggi, soci e collaboratori della cantina perseguono assiduamente questo modello.
Dei 300 soci della nostra cantina oggi, la maggior parte coltiva i propri vigneti nell’area circostante Colterenzio, Cornaiano e Appiano, mentre gli altri nella zona di Bolzano e dintorni, e a Salorno, al confine con il Trentino. Questa vasta area garantisce un’ampia varietà: 14 vitigni, provenienti da vigneti tra i 230 e i 650 m. s.l.m., a fronte di una composizione del terreno estremamente diversificata. La barriera delle Alpi, 1800 ore di sole all’anno, i venti del Lago di Garda, il calore delle ore diurne e la brezza notturna, creano le condizioni ideali.
A Colterenzio si lavora da sempre in armonia con la natura e non solo in vigna: dalle uve, che vengono coltivate con sistemi integrati e in parte biologici, e raccolte esclusivamente a mano, fino alla cantina, dove, attraverso pannelli fotovoltaici e solari, in aggiunta ad un sistema di recupero del calore, si produce in maniera pulita la maggior parte di energia elettrica e termica, necessaria per i processi produttivi.
Viticoltura integrata e bio - 100% vendemmia a mano
Processo produttivo innovativo
100% energia green: 55% coperto dall’impianto fotovoltaico, 45% prelevato dalla rete pubblica proveniente da energie pulite.
70% di fabbisogno di acqua calda viene soddisfatta grazie a pannelli solari e ad un sistema di recupero del calore.

I nostri vini
36 vini diversi fanno parte dell’assortimento della cantina Colterenzio, suddivise in tre linee di qualità. Ogni vino riflette le caratteristiche del territorio ed il proprio vitigno, e porta un carattere distintivo sulla bottiglia: la torre nera o la conosciuta statua Lafóa.
Le tre linee si differenziano per la provenienza dell'uva (vigneto), per la resa, e per metodo di vinificazione e affinamento in cantina.
Le uve della linea Classica provengono da vigneti, distribuiti in tutta la zona di coltivazione di Colterenzio, ovvero dal comune di Appiano, a Settequerce (vicino a Bolzano) fino a Salorno, al confine con il Trentino. I vini bianchi vengono affinati in acciaio, i vini rossi in botti di cemento e in parte anche in grandi botti di legno.
Per i vini della linea Selezioni le uve provengono da vigneti selezionati con particolari caratteristiche e una resa più bassa. A seconda della varietà, vengono affinati in acciaio e/o in legno.
Lafóa è la nostra linea di qualità più alta. Le uve selezionate provengono dai nostri vigneti più vecchi, con rese molto basse. In cantina i vini sono vinificati e affinati, in acciaio e/o in botti di legno di diversa capacità.
Al vertice della piramide, si trova il nostro LR: una speciale cuvée prodotta solo nelle migliori annate.
Jan 14, 2021
Casa della Divina Provvidenza - Adelaide Cosmi
861
Nata nel 1821 l'Azienda Agricola "Casa Divina Provvidenza" ceduta dallo stato del Vaticano alla famiglia Cosmi, è tornata agli antichi splendori puntando sulla tradizione, sulla storia di un territorio come Nettuno e sulla riscoperta dei vitigni autoctoni, patrimonio unico nel Lazio da più di 2 secoli. I Cosmi sono viticultori da 3 generazioni, votati alla valorizzazione di un meraviglioso frutto della terra: l'uva.
Jan 13, 2021
Artico - Federico Artico
1600
La ARTICO - Azienda Agricola nasce intorno alla fine degli anni '90 con l'acquisizione di piccoli lotti di terreni nella zona di Aprilia e Colli Lanuvini, esattamente sul confine tra la campagna romana e l'agro pontino. Da subito vennero spiantati i vecchi vigneti a tendone e piantate delle barbatelle dei migliori cloni di varietà internazionali ed autoctone. Dal 2012 iniziano i primi esperimenti di vinificazione di una piccola selezione delle migliori uve mossi dalla voglia di produrre vini che rappresentino a pieno le peculiarità del territorio Laziale. Terreni ricchi di minerali, vitigni selezionati, un'esposizione ottimale ma soprattutto un continuo e rigoroso lavoro in vigna, con particolare attenzione alla potatura che viene effettuata seguendo il sistema Simonit&Sirch, sono alla base dei nostri vini. Dalla prima annata di produzione nasce la collaborazione con lo street artist romano Diamond che racconta la nascita delle etichette così: Per quanto mi riguarda l'ispirazione, che ha dato vita ai disegni per l'etichetta, viene dal detto "natura artis magistra", ovvero di fatto la natura è necessariamente maestra di ogni arte umana, comprendendo nel significato di ars, artis anche intuizione, invenzione e creatività.
Jan 07, 2021
Galardi - Allegra Selvaggi
1449
Da una comune passione per la campagna e le attività agricole, Dora e Maria Luisa con Arturo, Roberto e Francesco hanno avviato nel 1991 la produzione di un vino di grande qualità con il sogno di rinnovare l’antica tradizione dei nobili vitigni campani. Oggi Roberto non è più tra noi, ma anche in omaggio alla sua persona è perpetrato l’impegno della Galardi nella ricerca di espressione enoica ai più elevati livelli qualitativi.
Jan 04, 2021
Tenuta Santa Caterina - Guido Carlo Alleva
1409
Tenuta Santa Caterina si trova in Piemonte,
nel comune di Grazzano Badoglio, sulle
dolci colline dei “Colli divini” nel cuore
del Monferrato in provincia di Asti. Un
territorio dove, da sempre, si coltivano
vigneti e dove si trovano monumenti storici
a testimonianza dell’antica origine di questo
luogo. Censita come Tenuta Agraria già nel
1737, la proprietà viene riportata a nuova
vita da Guido Carlo Alleva, a partire dagli
anni 2000, quando decide di ritornare nelle
terre di origine materna e di riprendere la
tradizione familiare della viticoltura
Dec 20, 2020
Villa Spinosa - Enrico Cascella Spinosa
4006
La storia della nostra azienda permette di leggere in filigrana la storia della Valpolicella negli ultimi duecento anni: dalla mezzadria alla conduzione diretta, da quando la vite era una delle tante piante del territorio fino a diventare la grande protagonista delle nostre valli.
La mia fortuna è quella di aver vissuto proprio nei quarant’anni, dal 1980 ad oggi, che hanno trasformato la Valpolicella in una protagonista assoluta dell’enologia mondiale.
Nella produzione dei nostri vini vogliamo sempre più esaltare il valore e la tipicità della denominazione producendo i cinque vini che sono il patrimonio di queste valli.
Nel futuro vogliamo spingere ulteriormente sul valore dell’ospitalità e fare della nostra realtà uno spazio aperto a chi, dall’Italia e dal Mondo, vorrà vivere il vino e la Valpolicella.
Nella convinzione che alla base di un grande vino ci sono una zona e una cultura da raccontare ed elevare quanto le caratteristiche tecniche del prodotto, perché un vino è sintesi di uomo, territorio e lavoro.
Elemento di distinzione che in questi anni ci ha caratterizzato è sempre stato, e lo sarà ancora di più nel futuro, l’attività culturale prodotta in azienda. I cento eventi organizzati all’interno della nostra realtà sono la conferma che per noi la cultura, base di ogni prodotto, lo è ancor più del vino di cui si devono raccontare non solo le caratteristiche tecniche, alcool, affinamento, tannini, malolattica, acidità, ma bisogna esaltare il patrimonio che esprime il territorio.
Valli, chiese, ville, monumenti, percorsi, punti panoramici, storia, tradizioni caratterizzano ed impreziosiscono il vino rispetto a chi, invece, lo pensa come il risultato di un semplice processo tecnico di fermentazione che trasforma le uve in vino.
Dec 01, 2020
Fattoria Le Fonti - Vicki Schmitt - Vitali
1157
Nel cuore del Chianti Classico, a metà strada fra Firenze e Siena, si trova il piccolo paese di Panzano. Appena sotto la chiesa parrocchiale, a 450 metri slm, c’è la Fattoria Le Fonti. La tenuta copre più di 15 ettari, di cui 9 sono dedicati ai vigneti e i restanti alla coltura dell’olivo.

Seguiamo un regime di agricoltura sostenibile biologico per tenere un buon equilibrio nel nostro terreno. La dimensione ben gestibile dell’azienda ci permette di seguire la produzione con particolare cura: solo i migliori grappoli arrivano in cantina e solo le migliori selezioni sono imbottigliate e avviate al commercio.
Oct 14, 2020
Giovanni Mantovani
1513
Giovanni Mantovani è direttore generale di Veronafiere. In azienda dal 1986 e CEO dal 1991, è tra gli artefici della crescita di Vinitaly, il più grande salone internazionale dedicato al mondo del vino e dei distillati. Mantovani è da 30 anni testimone dell’evoluzione dell’industria del vino che, da prodotto da tavola venduto dalle cantine sociali, si è trasformato in brand, tendenza e portabandiera del lifestyle italiano sui mercati esteri.
Oct 08, 2020
Podere San Cristoforo - Lorenzo Zonin
1298
Podere San Cristoforo è caratterizzato dalla presenza costante di brezze marine che mantengono sani i grappoli e mitigano le alte temperature estive. Il "vento" diventa l'elemento fondamentale per la completa maturazione delle uve e per l'integrità delle sostanze aromatiche. Di particolare pregio anche il suolo caratterizzato da sedimenti di origine eolica di medio impasto provenienti dallo sfaldamento delle colline minerarie di Gavorrano, ricco di scheletro e con una buona componente argillosa.

La proprietà si estende su 45 ettari di cui 15 ettari a vigne, 2 ettari a olivi e 20 ettari a cereali e girasoli.

Le varietà presenti sono Sangiovese (10 ettari), Petit Verdot (2 ettari), Syrah (1 ettaro), Vermentino e Trebbiano (2 ettari).
Aug 29, 2020
Villa Venti - Mauro Giardini
1475
Villa Venti è la storia positiva di una famiglia vinicola italiana che crede nel futuro costruito con le proprie mani. Sulle dolci pendici delle colline romagnole oltre il Rubicone, tra Roncofreddo, un borgo medievale raccolto e incantato, e Longiano, un piccolo paese definito ‘Villaggio Ideale’ dalla Comunità Europea, vive una famiglia di tre generazioni che con il sorriso e con impegno crea ogni giorno dalla terra vini unici di territorio. Come di territorio sono le abitudini: il rito della sfoglia, la raccolta delle ciliegie e delle olive, la coltivazione di grani antichi che sono la base per le ciambelle calde al risveglio e per il pane, la frutta di stagione per fare il savor e la marmellata completamente naturali. Stile, tradizioni, cultura, ritmi. Tutto all’insegna dell’artigianalità, della condivisione e della crescita, con un modo di vivere consapevole, sostenibile e rispettoso verso l’ambiente, le piante, la vite e verso l’uomo. Crediamo in una filosofia di vita che impara dalla natura, senza stress, contro lo spreco, anti inquinamento, dove il biologico diventa essenzialità senza compromessi.
Aug 18, 2020
Le Clocher - Nicole Clocher
971
L’azienda vitivinicola Le Clocher nasce proprio in Val d’Aosta nel 1995 grazie alla passione e alle competenze tramandate di generazione in generazione; la sede è la cittadina di Jovençan e proprio qua si trova la maggior parte dei vigneti coltivati.

In passato i filari erano stretti ed era necessario effettuare tutto il lavoro a mano, visto che il territorio valdostano è molto in pendenza e non permette la meccanizzazione. Oggi l’azienda vitivinicola Le Clocher cerca, invece, di piantare i vitigni in zone con meno pendenza e più distanziati, per permettere alle piccole macchine agricole di passare e facilitare il lavoro.

La vendemmia viene fatta tagliando i grappoli e mettendoli in ceste, che poi vengono svuotate in cassette poste in un rimorchio; queste vengono accatastate le une sulle altre in modo da non toccare mai il suolo: grazie a questo trattamento, l’uva non entra in contatto con sporco e terra.
Mar 21, 2020
Giol - Vittorio Carraro
1255
Le nostre Antiche Cantine
Dal 1427, nella tenuta Giol, uomini del vino si tramandano esperienza, tradizione e cultura locale del fare vino. Questa antica cantina di straordinario impatto emotivo, è un complesso non intaccato dal tempo che suggestiona e sorprende con una cornice di tigli e glicini secolari costeggiati da un ruscello d'acqua sorgiva.
Mar 16, 2020
Antiche Cantine Migliaccio - Luciana Sabino
1260
Emanuele Vittorio, insieme alla moglie Luciana Sabino, dà vita nel 2000 all’azienda agricola “Antiche Cantine Migliaccio” che, conservando le antiche tradizioni ma usando moderne tecniche enologiche, avvalendosi già da qualche anno della professionalità dell’enologo Vincenzo Mercurio, produce dei vini che possiamo definire “unici”, grazie alle condizioni pedoclimatiche di questo luogo magico.
Mar 09, 2020
Renzo Marinai - Janmario Hero Reina
1354
L'azienda agricola Renzo Marinai si trova nella Conca d'Oro di Panzano in Chianti, uno dei più affascinanti scenari delle colline toscane, è un territorio che grazie alle caratteristiche pedoclimatiche offre tra le migliori espressioni dei vini del Chianti Classico.
Renzo fondò l'azienda negli anni '90 intuendo sin da subito l'eccezionalità del territorio, decise così di ricostruire e mantenere gli antichi muri a secco nel rispetto delle tradizioni e decise di introdurre in modo pionieristico i nuovi sistemi di coltivazione biologica.
L'azienda produce vino, olio extra vergine di oliva e un grano antico varietà Cappelli con il quale viene fatta una pasta di semola di altissima qualità.
Da qualche anno Renzo ha ceduto la quota di maggioranza a Tom Heidman, un grande appassionato olandese dell'Italia e grande conoscitore di vini.
Mar 02, 2020
Vallone di Cecione - Francesco Anichini
1014
Il Vallone di Cecione è una piccola azienda agricola biologica a conduzione familiare situata a pochi chilometri da Panzano in Chianti nel cuore della zona del Chianti Classico Gallo Nero, a cavallo tra le province di Firenze e Siena.
La famiglia Anichini, proprietaria dell’azienda, lavora e cura i piccoli appezzamenti di terreno nella splendida “conca d’oro di Panzano“, vallata così chiamata per la felicissima esposizione solare e per la composizione dei terreni. La superficie totale dell’azienda è di poco inferiore agli otto ettari, metà dei quali dedicati alla viticoltura con vigneti posti ad un’altezza di 460 metri S.L.M.. L’altra metà è dedicata alla olivicoltura con la presenza di oltre 700 piante di olivo
Feb 27, 2020
Castello di Volpaia - Giovannella Stianti
892
Oggi come nell’XI secolo l’intero borgo è intimamente coinvolto nella produzione viti-olivicola. Le tinaie e le cantine, la vinsantaia e l’imbottigliamento, l’orciaia e il frantoio –pur modernissimi– sono ancora ospitati nei sotterranei, nei palazzetti, nelle chiese sconsacrate e nei fabbricati del borgo, fra loro uniti da un sorprendente “vinodotto” sotterraneo. Volpaia, non è dunque, un semplice “teatrino per turisti”, ma il centro di una complessa attività rurale cui sono direttamente o indirettamente legati tutti gli abitanti del borgo.
Feb 24, 2020
Conti Zecca - Clemente Zecca
1495
Da cinque secoli i Conti Zecca abitano le terre di Leverano, nel cuore del Salento. Da sempre la terra è stata da loro ascoltata, capita e messa a frutto, fino a completare, nei primi del ‘900, il ciclo produttivo dalla coltivazione alla vinificazione delle uve dei propri possedimenti, senza mai alterare i sottili equilibri del luogo.
Feb 19, 2020
Drius - Nadia Princic
909
La cantina Drius si trova a Cormòns, alle pendici del Monte Quarin. Vi è annessa una grande e luminosa zona degustazione realizzata con materiale ecosostenibile, a testimoniare come il rispetto per l’ambiente sia una filosofia di vita e di lavoro.

Le bianche eccellenze dell’azienda si chiamano Pinot Bianco, Friulano, Malvasia, Pinot Grigio, Sauvignon, Chardonnay.

Dal perfetto assemblaggio di uve Friulano, Sauvignon e Pinot Bianco selezionati a Cormòns, in località Siris, i Drius hanno creato Vignis di Sìris, sintesi sopraffina di tutti i deliziosi sentori della loro terra.

Tra i rossi il Merlot, vino di gran carattere, e il corposo Cabernet Sauvignon profumato dei mille sentori dei frutti di bosco: lampone, mirtillo, more.

Vini “senza fretta” sono quelli di Mauro Drius, adatti all’affinamento nel tempo «perché – dice – anche il vino, come l’uomo, ha bisogno dei suoi tempi, deve maturare per esprimersi al meglio.»
Feb 17, 2020
Cotarella - Dominga Cotarella
860
Sembra essere il vino la linfa che alimenta il rigoglioso albero di famiglia Cotarella che, dagli anni ’60, coltiva con passione il legame tra la terra e il cuore, di generazione in generazione. Una storia le cui radici affondano indietro nel tempo, ma sui cui rami sono sempre pronte a sbocciare nuove idee e a fiorire nuovi progetti.
Feb 14, 2020
Il Palagio - Monia Piccini
1395
Le nostre storie familiari affondano le radici fra i vigneti del Chianti Classico. E’ qui, fra i filari de Il Palagio di Panzano nel cuore della Toscana, che i nostri nonni Dario e Dino hanno lavorato modellando la terra nel rispetto dell’incantevole paesaggio della Conca d’oro. Ed è sempre nelle terre de Il Palagio che il padre di Monia, Fabrizio Piccini, ha condotto l’azienda vinicola che oggi portiamo avanti nel rispetto delle radici ma con lo sguardo orientato al futuro.
Feb 12, 2020
Tenuta di Ghizzano - Ginevra Venerosi Pesciolini
1005
La Tenuta di Ghizzano si trova sulle morbide Colline Pisane a sud-est di Pisa a circa 30 chilometri dal Mar Tirreno.

L’azienda, che passa di generazione in generazione a partire dal 1370, è oggi impersonata da Ginevra Venerosi Pesciolini che con passione e intuizione ha proseguito il lavoro del padre rendendo oggi l’azienda di famiglia un piccolo gioiello vitivinicolo in perfetto equilibrio tra storia e natura.
Feb 10, 2020
Villa Corniole - Sabina Pellegrini
832
La nostra storia nasce in Valle di Cembra, terra di viticoltura eroica del Trentino-Alto Adige ed oggi Patrimonio Nazionale. In questa vallata alpina, su impervi terrazzamenti vitati, coltiviamo uve e produciamo vini estremi, sapidi, minerali ed eleganti, in linea con la nostra identità di Montagna.

In questa valle alpina di ineguagliabile bellezza, in un Terroir unico di grande e particolare vocazione vitivinicola, Villa Corniole produce i suoi vini bianchi estremi, che identificano la ruralità montana: il Müller Thurgau in primis, vino di Montagna e simbolo della Valle di Cembra, lo Chardonnay, il Gewürztraminer e lo Spumante Trento Doc.
Feb 07, 2020
Marco Carpineti - Paolo Carpineti
1207
Alle pendici dei Monti Lepini, a Cori, antica cittadina laziale risalente al IV secolo a. C, 56 km a sud di Roma, a circa 400 metri s.l.m, su un territorio antico, fiorisce e cresce solida l' azienda MARCO CARPINETI. Appartenente alla famiglia Carpineti da diverse generazioni, dal 1986 è Marco che, spinto da autentica passione e dal desiderio di vivere in un ambiente intatto, ne prende in mano le redini e ne fa un’azienda modello e al momento in piena espansione. Il cambiamento più rilevante è stato senza dubbio l’adozione nel 1994 dei metodi di agricoltura Biologica, frutto della volontà di realizzare prodotti veramente sani. Diserbanti, concimi chimici e prodotti di sintesi, infatti, non trovano asilo nella tenuta di Marco Carpineti, garanzia per i consumatori di vini di qualità in senso assoluto. Per meglio rispettare l’ambiente, nella maggior parte della tenuta non si effettuano lavorazioni del terreno, ma soltanto il controllo delle erbe spontanee con falciature. Attualmente l’azienda si estende per circa 52,5 ettari, di cui 41 coltivati a vigneto e 11,5 a uliveto. La scommessa, che si sta dimostrando vincente, punta su alcuni vitigni sconosciuti, che solo questo territorio ha conservato come un tesoro nascosto. Vitigni a bacca bianca da sempre coltivati sono il Bellone, l'Arciprete Bianco (biotipo del Bellone) e due varietà di uva Greco, dette in loco Moro e Giallo, quasi scomparse nel territorio. Quelli a bacca rossa sono il Nero buono di Cori, il Montepulciano e il Cesanese. Curati da professionisti scrupolosi, i vigneti con esposizione sud sud-ovest si sviluppano in località Capolemole, Pezze di Ninfa e Valli San Pietro. Il terreno di origine vulcanica particolarmente vocato alla coltivazione della vite e degli ulivi è ricco di scheletro, in particolare tufo e, nella parte più alta, lo scheletro ha una costituente calcarea. Le uve vengono trasformate attraverso attrezzature all’avanguardia nella nuova cantina. Al momento in piena espansione, dispone di consistenti spazi per la trasformazione, lo stoccaggio, l'affinamento e la maturazione del prodotto, nonché per ricevimento ospiti e degustazioni. E’ così che l’azienda MARCO CARPINETI riesce a esprimere un’agricoltura seria e ad offrire ai suoi clienti prodotti di qualità.
Feb 05, 2020
Ricci Curbastro - Gualberto Ricci Curbastro
1119
Famiglia nobile di Lugo di Romagna (Ravenna) i Ricci Curbastro vi giunsero nel XIII secolo dopo essere stati cacciati da Firenze nel corso delle guerre guelfo-ghibelline.


Il loro stemma è azzurro con una fascia rossa accompagnata in capo da una cometa posta tra due stelle d’oro, in punta una quercia al naturale terrazzata di verde (dal latino quercus deriverebbe Curbastro) accostata da due ricci al naturale e affrontati.
Feb 03, 2020
Vigne Mastrodomenico - Emanuela Mastrodomenico
1054
I nostri vini sono fatti nel rispetto della terra ed in armonia con essa, per questo siamo fieri di proporre un aglianico del vulture da agricoltura biologica che viene molto apprezzato dalle migliori guide enologiche italiane e non.
Nov 28, 2019
Riecine - Alessandro Campatelli
946
Riecine nasce agli inizi degli anni ‘70 e sin da allora è stata interprete rigorosa del suo Sangiovese, prodotto con passione nella preziosa enclave vitivinicola di Gaiole in Chianti.

Oggi l’azienda conta 21 ettari vitati, tutti coltivati a regime biologico e situati tra i 400 e i 600 metri di altitudine.

La gamma comprende il Chianti Classico, il Chianti Classico Riserva in tiratura limitata di 3.000 bottiglie, l’IGT Toscana La Gioia, vino profondo e potente, sintesi del miglior Sangiovese di ogni vendemmia, e il cru Riecine di Riecine. Quest’ultimo, nato con la vendemmia 2010, è espressione elegantissima dell’omonimo vigneto, il più antico dell’azienda, un pugno di filari di 45 anni di età situati proprio ai piedi della cantina. Dalla vendemmia 2016 l’azienda presenta anche un diversivo al suo vitigno principe: l’IGT Toscana Tresette, un Merlot in purezza che nasce da pochi filari presenti in azienda. La gamma si chiude con una citazione affettuosa a colei – Palmina Abbagnano Dunkley – che assieme al marito John fondò Riecine e ne fece un luogo del cuore: a lei è dedicato l’omonimo Rosé.

Direttore ed enologo dell'azienda è Alessandro Campatelli.
Aug 10, 2019
I campi di Flavio Prà - Flavio Prà
768
Flavio Prà è l’attore principale di questa nuova realtà vitivinicola. Un giovane enologo veronese che vanta numerose e prestigiose consulenze con le più importanti aziende vitivinicole del Veneto e d’Italia.

L’approccio di Flavio al vino è di quelli che ricerca l’essenza dei vitigni e la loro pura espressione. La sua è dunque un’enologia rispettosa e controllata che non deve in alcun modo stravolgere le potenzialità naturali di un vino.

Dalla scelta maniacale di territori vocati deriva il nome dell’azienda stessa: I Campi.

Dopo 15 anni di intenso lavoro e di esperienza maturata Flavio decide di elaborare l’idea di una “cantina di montagna”. Un progetto che gli desse la possibilità di poter sperimentare anche nuove strategie produttive ed enologiche al fine di ottenere il massimo della qualità possibile su un vino. Vini pensati quindi a partire dal terreno, dalla sua collocazione pedoclimatica, dalla sua effettiva potenzialità maturativa sulle uve.
Aug 07, 2019
Mandirola - Enrico Mandirola
733
La storia del vino dei Mandirola ha origine nel 1913 quando il mio bisnonno Enrico acquistò da un certo signor Biasei, ricco possidente locale dell’epoca nonché proprietario della quasi totalità dei migliori terreni di Casasco, un’azienda fondata agli inizi dell’800 e nota con il nome de “Il Muntagnei” (che nel dialetto locale significa “piccola montagna”). La proprietà era allora costituita da circa 10/12 ettari per la maggior parte coltivati a vite, frumento e mais.

Più tardi, negli anni ’50, mio nonno Giovanni insieme ai figli Lino, Mario, Bruno e Giorgio porta avanti l’azienda e inizia a produrre piccole quantità di vino. Solo una minima parte veniva venduta direttamente, il grosso della produzione finiva alla cantina sociale.

Nei vent’anni successivi l’azienda si allarga. Vengono acquisiti dei terreni nel comune di Momperone e in località Piani di Casasco. Qui gli ettari di terreno, in maggior parte boschivo, comperati sono 12. Su questa superficie verrà in seguito realizzato il più grande impianto di susine del Piemonte, circa 4.000 piante. Ai nostri giorni questi terreni rappresentano uno dei due corpi principali dell’impresa.

A Casasco altri 2 ettari di terreno, limitrofi ai vigneti già esistenti, andranno a costituire i campi denominati “Vigna grande” e “Saröre”.

Tra gli anni ’80 e la fine del secolo scorso gli eventi più significativi sono l’acquisto del campo “Lù della Costa”, sul quale nel 1992 verrà posto un vigneto di Timorasso, e in seguito nel 1998, l’impianto dell’appezzamento “Saröre” a Barbera e Moscato.

Soltanto all’ultimo decennio risalgono l’acquisizione dello storico vigneto di Timorasso, denominato “Tantèi” e dell’appezzamento di terreno “Il Becco“, così chiamato a causa della sua caratteristica forma a triangolo.

Oggi l’azienda è costituita da circa 30 ettari, 11 dei quali coltivati a vigneto, 11 di terreno seminativo, circa 2 a frutteto e 6 a bosco.

Visita l'azienda agricola Mandirola - https://www.winesoundtrack.com/cantine/mandirola
Aug 03, 2019
Castello di Gussago - Sabrina Gozio
1404
Castello di Gussago La Santissima Franciacorta

Questa nuova realtà, nata dall’amore della famiglia Gozio per la propria terra, si estende su una superficie di circa 20 ettari, di cui 4 attorno al monte “La Santissima” e gli altri 16, in parte pianeggianti ed in parte terrazzati, sparsi per il comune di Gussago.

La conoscenza approfondita delle caratteristiche del territorio ed, in particolare, il recupero dei vecchi terrazzamenti e degli antichi vigneti utilizzati un tempo dai monaci, conferiscono alle uve peculiarità aromatiche difficili da riscontrare altrove, dando origine a vini di carattere.

La cantina segue una viticoltura biologica, bandendo dai suoi protocolli agronomici qualsiasi sostanza di sintesi, ricorrendo a mezzi meccanici per la gestione del suolo e a molecole naturali per la cura e la difesa delle piante.

Tramite il progetto BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Suolo e Società) attua scelte agronomiche volte alla salvaguardia ed allo sviluppo della filiera agricola; e con il protocollo ITACA (Italian Wine Carbon Calculator) tiene costantemente monitorate le emissioni di gas serra necessaire durante l’intero processo produttivo.

I nostri Franciacorta attendono pazientemente per mesi lunghi affinamenti sui lieviti. L'esclusiva conformazione della nostra bottiglia favorisce uno scambio più ampio tra lieviti e vino, dando origine ad elevate complessità sensoriali e minute bollicine. Semplici liqueur preparate con lo stesso vino, la giusta quantità di zuccheri e bassi contenuti di solfiti, contribuiscono alla realizzazione di prodotti unici, nella maggior parte dei casi Millesimati, per poter trasmettere in ogni calice il meglio di ogni annata.
Jul 31, 2019
Banfi - Rodolfo Maralli
1061
Banfi, conosciuta in tutto il mondo per il suo Brunello, è di proprietà della famiglia Mariani che, tra il 1978 e il 1983, ha fondato Castello Banfi a Montalcino. Una tenuta di 2830 ha. in un’unica porzione di cui, circa un terzo, è coltivato a vigneto specializzato e il resto è ricoperto da boschi, olivi, susini, cereali e altre coltivazioni.

Nel 1979, i Mariani acquistano, inoltre, una storica cantina piemontese, oggi Banfi Piemonte, che rappresenta la perfetta unione tra la secolare tradizione spumantistica piemontese, e l’esperienza enologica maturata in Toscana.

L’amore per la Toscana ha recentemente avvicinato Banfi a nuovi territori, tra i più vocati della regione: Bolgheri, Maremma, Chianti e Chianti Classico.
Banfi, da sempre, ha fortemente creduto nell’accoglienza, fino a far diventare il Castello di Poggio alle Mura, meticolosamente restaurato, uno straordinario centro, che offre un'ospitalità completa ed articolata. I numerosi ospiti, dopo la visita guidata alla cantina, possono apprezzare l’eccellenza dei vini Banfi e assaporare l’autenticità della cucina toscana e gli ingredienti più freschi presso i nostri due ristoranti. Per il pranzo La Taverna, dove tradizione e autenticità si danno appuntamento sotto le antiche volte, e per la cena, l’elegante e raffinata Sala dei Grappoli. Inoltre, l’Enoteca Banfi ricrea l’ambiente di una vera bottega toscana e dove gli ospiti possono degustare la completa selezione dei pregiati vini Banfi, accompagnati a salumi e formaggi locali.

Da marzo 2007 l’apertura di Castello Banfi-Il Borgo, con le sue 14 lussuose stanze, incluse 5 suite, ha completato la già ampia gamma di prodotti e servizi offerti.

Un binomio molto sentito è anche quello tra Banfi e cultura, che si sviluppa attraverso numerosi eventi, tra i quali spicca l’annuale festival “Jazz & Wine”, seguitissimo appuntamento dell’estate montalcinese, giunto ormai alla ventesima edizione. In questo contesto culturale si inserisce il Museo del Vino e del Vetro, che occupa alcune sale del Castello e in cui è possibile ammirare la più grande collezione privata di vetri del periodo della Roma Imperiale, oltre a rarissimi oggetti di epoche diverse, fino ai giorni nostri.

Oggi Cristina Mariani-May, terza generazione della famiglia Mariani, coordina le attività dell’azienda, contribuendo in maniera determinante al suo sviluppo.

Visita la cantina Banfi - https://www.winesoundtrack.com/cantine/banfi
Jul 25, 2019
Di Lenardo - Massimo di Lenardo
899
La nostra storia ha inizio nel 1878 quando il bisnonno, Giuseppe di Lenardo, innamorato della bellezza e della pace di questo luogo e delle persone che ci vivevano decise di acquistare e ristrutturare la villa napoleonica del 1737.

​Già all'epoca era presente una piccola produzione vinicola, assieme ad una maggiore produzione di seminativi. Le foto ed i dipinti giunti fino a noi risalgono alla prima metà del '900 e ne ritraggono uno scorcio molto suggestivo.

​La produzione vinicola rimase "locale" per molti anni, fino a quando, verso la fine degli anni '80 le cose cambiarono radicalmente. Con l'arrivo di una nuova generazione si decise di compiere dei cambiamenti strutturali volti ad ottenere l'eccellenza qualitativa che desideravamo ottenere. Si fecero importanti investimenti acquistando macchinari di ultima generazione e aumentando costantemente il numero di viti per ettaro fino ad arrivare attualmente attorno alle 5000.

Scegliemmo inoltre di produrre unicamente vini provenienti da uve di proprietà e di studiare e gettarci a capofitto nella creazione di vini di alta qualita'. Decidemmo quindi per potature rigorose, vendemmie unicamente manuali e dotammo la cantina di tutte le tecnologie piu' all'avanguardia per quel periodo.

Oggi, continuiamo ad innovarci ed ad investire per accompagnare la nostra Tradizione con le più moderne Tecnologie. Infatti tuttora le nostre uve continuano ad essere interamente vendemmiate rigorosamente a mano e questo ci permette di raggiungere un maggiore controllo (clima permettendo) sulla maturazione delle uve. In cantina si continuano ogni anno a scoprire nuovi strumenti tecnologici per alzare la qualità dei vini e al momento siamo arrivati ad una vinificazione il più naturale possibile che si basa unicamente su principi fisici. Grazie a queste nuove tecnologie fermentiamo i nostri vini bianchi a bassissime temperature (circa 15°) per ottenere profumi più ricchi e gusti più intensi.

Dalla vendemmia del 1998 assunsi l'intero controllo delle decisioni in campo enologico, aiutato pur sempre da un equipe di enologi esperti.

La mia filosofia è di porre in primo piano la purezza del frutto e la sua intrinseca freschezza, eliminando nella maggior parte dei casi il "velo" , spesso utilizzato, del legno a vantaggio di una più limpida fermentazione in acciaio.

​Attualmente la nostra Cantina è unanimemente riconosciuta come la migliore per rapporto qualità prezzo in tutto il Friuli ed una delle più avanzate tecnologicamente.

​Dal 2009, siamo inoltre totalmente autosufficienti per quanto riguarda il consumo di energia, utilizzando interamente energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici che ricoprono il tetto della nostra cantina e del nostro magazzino.

​Crediamo infatti che, nei limiti delle proprie possibilità, ciascuno debba fare la propria parte per la salvezza del nostro pianeta !!

​Se state pensando di venire a visitare e scoprire la nostra bellissima regione, sarebbe un piacere per noi accogliervi nella nostra cantina, farvi personalmente vedere come lavoriamo e condividere con voi del tempo per degustare e spiegare i nostri vini.

Visita la cantina Di Lenardo:
https://www.winesoundtrack.com/cantine/di-lenardo
Jul 22, 2019
Cristo di Campobello - Carmelo Bonetta
1079
Dopo decenni trascorsi a coltivare vendemmie, nasce la visione di un nuovo percorso enologico, con la consapevolezza di avere le risorse giuste, il luogo adatto, uno straordinario microclima e le persone qualificate.

Prende così vita l’idea del Baglio del Cristo di Campobello, in un territorio incontaminato, dalle infinite sfumature ambientali, vocato alle tradizioni religiose locali e coltivato con passione e dedizione, con sapienza ed esperienza dai suoi tre “padri di famiglia”.

Produzione limitata all’andamento dell’annata, vendemmia a mano solo dopo la piena maturazione, vinificazione individuale per ciascun vigneto, rispetto di un territorio unico e prezioso, sono solo alcune delle scelte del Baglio del Cristo di Campobello, in una filosofia che privilegia, fin dalle origini, la qualità.

Trenta ettari di vigna della Sicilia agrigentina, organismo unico di dieci microaree, proprietà accorpata di cinquanta ettari a Campobello di Licata. Terreno profondo, misto calcareo e gessoso, di giacitura collinare, tra i 230 e i 270 metri sopra il mare e a 8 km dalla costa.

Visita la Cantina Baglio del Cristo di Campobello
https://www.winesoundtrack.com/cantine/baglio-del-cristo-di-campobello
Jul 20, 2019
Valdo - Pierluigi Bolla
1160
La storia del Prosecco Valdo inizia nel 1926, quando un gruppo di intraprendenti imprenditori di Valdobbiadene decise di unirsi creando la Società Anonima Vini Superiori: un’azienda dedita principalmente alla spumantizzazione del Valdobbiadene Prosecco Superiore e del Cartizze.

Il grande salto di qualità avvenne all’inizio degli anni Trenta, quando l’azienda venne acquistata dalla famiglia Bolla, che ne cambierà il nome in Valdo Spumanti solo successivamente nel 1951.

Sergio Bolla, padre dell’attuale Presidente Pierluigi, focalizzato nell’espandere le vendite sia in Italia che nei mercati esteri, fissò nuovi obiettivi commerciali e produttivi con l’ambizione di far conoscere il Prosecco Valdo, o meglio il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG a tutto il mondo.

Visita Valdo Spumanti:
https://www.winesoundtrack.com/cantine/valdo-spumanti
Jul 15, 2019
Cantina della Volta - Angela Sini
887
Cantina della Volta nasce per volontà di un gruppo di amici di vino appassionati, che hanno sostenuto e incoraggiato Christian Bellei, IV generazione di produttori di vino, a ristrutturare la propria cantina di famiglia presente a Bomporto (MO) dal 1920.

La passione, che Christian Bellei inizia a respirare fin da bambino, la lunga educazione al gusto trasmessa dal padre Giuseppe lo hanno portato ad acquistare un'elevata esperienza nella spumantizzazione ed un palato unici.

Straordinaria è stata la scelta di produrre Lambrusco di Sorbara con il metodo classico, per ottenere un prodotto di qualità elevata e di grande finezza.

Nel vigneto di Riccò di Serramazzoni, sulle colline modenesi, si coltivano le uve di Pinot Nero e Chardannay dalle quali Christian elabora i vini spumanti di qualità.

"Il Mattaglio": due vini fermi e due riserve millisimate in purezza, due spumanti brut e uno spumante dosaggio zero.

Visita Cantina della Volta:
https://www.winesoundtrack.com/cantine/cantina-della-volta
Jul 11, 2019
Cantina di Venosa - Francesco Perillo
845
Una tra le più rinomate aziende vinicole del Mezzogiorno è CANTINA di VENOSA, azienda dell’omonima città lucana. Cantina di Venosa, fu costituita nel 1957, da n° 27 soci promotori, la volontà, la costanza, la capacità di aggregazione di questo gruppo di viticoltori ha fatto si che oggi la Cantina conta 400 soci, con una superficie di 800 ettari circa, la maggior parte nel Comune di Venosa che è il maggior produttore di uva Aglianico della zona del Vulture.

Gli impianti di cui dispone sono all’avanguardia, ma tecnica, amore e cura sono quelli della tradizione: attenta gestione dei soci nelle operazioni di vendemmia, selezione delle uve migliori, attenzione nelle fasi di macerazione e fermentazione, meticolosità nelle fasi di affinamento, in cui l’Aglianico viene trasferito in carati di rovere francesi e Slavonia, per ottenere la qualità superiore per cui eccelle. L’Aglianico sarebbe stato introdotto in Italia dai Greci, all’epoca della fondazione di Cuma o poco più tardi, mentre la trasformazione del nome Hellenica in Hellanica e quindi in Aglianico deve farsi risalire alla fine del XV secolo, al tempo del dominio degli Aragonesi nel Regno di Napoli.

Raffinatezza e delicatezza sia nel gusto sia nel profumo contraddistinguono l’uva, che è possibile cogliere nel vitigno coltivato sui terreni collinari del Vulture, requisiti che hanno riconosciuto all’Aglianico del Vulture la Denominazione di Origine Controllata.

A questo si aggiungano la robustezza della gradazione alcolica che generalmente è al di sopra del valore minimo (11,5), la acidità totale che gli conferisce un sapore fresco e gradevole, e l’elevato tenore della glicerina che lo rende morbido nel gusto. La punta di Diamante dell’Azienda è il Carato Venusio, Aglianico del Vulture DOP, dal colore rosso rubino, intenso e vellutato, dal profumo delicato e dal sapore asciutto, compagno di piatti forti come arrosti e formaggi stagionati, che ne esaltano il gusto e lo confermano tra i rinomati vini prodotti nell’Area del Vulture. A Seguire l’ampia selezione degli altri vini: il Gesualdo Aglianico del Vulture DOP, Terre di Orazio Aglianico del Vulture DOP, Terre di Orazio Dry Muscat, Terre di Orazio Rosè, Vignali Aglianico del Vulture DOP, Vignali Igp Rosso, Vignali Igp Bianco, Vignali Spumante Dolce Moscato, Vignali Spumante rosso dolce, Vignali Spumante Brut, Grappa di Aglianico del Vulture, Grappa di Moscato.
Jul 08, 2019
Canevel - Carlo Caramel
2022
Canevel Spumanti nasce nel 1979, fondata da Mari Caramel, riconosciuto esperto ed estimatore del settore. Produrre spumanti di eccellenza in Valdobbiadene, punta di diamante nella produzione del prosecco, è la mission aziendale.
“Canevel” nel dialetto locale significa infatti “piccola cantina”, l’angol dove i vini migliori, con i loro segreti e le antiche tradizioni, sono custoditi e conservati gelosamente.
Sin dalle origini Canevel si basa sulla lungimirante visione di integrare l’intera filiera produttiva, dalla selezione e cura dei vigneti migliori alla vinificazione e spumantizzazione.
Proprietaria di 26 ettari di terreni selezionati in zona Valdobbiadene Superiore DOCG, Canevel oggi è tra le aziende delle Venezie di grande significato e storicità, tradizione e innovazione, valorizzate in tutto il mondo dall’esperienza di Masi Agricola.
Dal settembre 2016 Canevel fa parte del gruppo Masi, leader nella produzione di Amarone e di altri vini di eccellenza delle Venezie
Mar 28, 2019
Berlucchi - Pia Donata Berlucchi
1788
Francesco, Gabriella, Marcello, Roberto e Pia Donata, la generazione dei cinque fratelli,
ne traggono la sola materia prima, né si vende né si compra uva da altri.
70 ettari di vigneto a DOC e DOCG in Franciacorta:
il rispetto totale dell’ambiente richiede ed esalta la coltura “ecoambientale” senza uso di sostante nocive, da più di vent’anni. La terra va onorata e non sfruttata.
Vini a Doc e bollicine nobili a DOCG sono il frutto della precisione e professionalità dell’enologo Cesare Ferrari, da più di trent’anni direttore tecnico aziendale: il valore raggiunto è bene prezioso e lo si tiene ben stretto.
Volti del ‘300 ed affreschi del ‘500 circondano con le loro scene gioiose di serena vita familiare il lavoro di cantina e d’ufficio: generazioni che si ripetono, vite vissute e nuove, legami affettivi che continuano con la storia dell’Azienda, dei vini, della terra:ricchezze straordinarie.
Mar 28, 2019
Feudo Santa Tresa - Stefano Girelli
661
Nel 2002, mia sorella Marina ed io abbiamo unito le forze con Massimo Maggio per rilevare l'antica tenuta di Santa Tresa. Abbiamo lavorato tutta la nostra vita nella produzione del vino e alla scoperta dei meravigliosi vigneti di Santa Tresa, abbiamo deciso di riportare la tenuta al suo antico splendore - qualcosa su cui abbiamo lavorato instancabilmente da allora.
Il nostro ethos fondamentale è lavorare in armonia con l'ambiente naturale di Santa Tresa e questa è la linfa vitale della tenuta, la pietra angolare di tutto ciò che facciamo.
Abbiamo costruito le fondamenta della tenuta del XVII secolo, mantenendo le sue tradizioni e rispettando la flora e la fauna indigene. Abbiamo immediatamente constatato che le condizioni per la coltivazione della vite erano così perfette che potevamo coltivare le nostre viti nel modo più naturale e non interventista possibile, che alla fine è culminato con l'annata certificata biologica con l'annata 2009. Crediamo che lavorando di pari passo con la natura, non lasceremo solo un'eredità di vecchia data di una tenuta vitivinicola pienamente sostenibile, ma la qualità e il carattere dei nostri vini sono di grande beneficio - una situazione vantaggiosa per tutti!
Feb 19, 2019
Teresa Eccher - Andrea Panozzo
1602
Theresa Eccher nasce dall’amore per il vino e per l’Etna. Un percorso che Daniela Conta Eccher e suo marito Andrea Panozzo hanno iniziato “da grandi”, con lo spirito di quando erano ragazzi. Magari anche pensando che forse uno dei loro quattro figli avrebbe avuto voglia di condividere questa magnifica avventura. La prima vendemmia imbottigliata è stata quella del 2011: nasceva Altero, Etna doc Rosso di straordinario carattere. Un cru prefillossera allevato in Contrada Pontale Palino, Solicchiata di Castiglione di Sicilia, sul versante Nord della Montagna a 800 metri di altitudine. Sono seguiti Alizée, Etna Bianco, ER, Etna Rosso da un vigneto molto più giovane, e da ultimo, nel 2017, Ariel, Etna Rosato. Tutti nell’area forse più vocata della Denominazione di Origine: il mitico Nord, dove le colate laviche hanno lasciato ferite non sempre rimarginate tra le case e i vigneti. Non sono siciliani, Daniela e Andrea; vengono dal Trentino (Eccher non è certo un cognome meridionale) nel cuore della Val di Non, e da Venezia. Ma la gente dell’Etna li ha accolti con grandissimi affetto e disponibilità
Feb 06, 2019
Palazzone - Giovanni Dubini
1307
I vini Palazzone rappresentano la vocazione del luogo, trasferendo nella loro qualità l’unicità del suolo, della tradizione e della cultura artigiana.
A Palazzone potrete carpire la magia del vino abbinando al soggiorno il fascino del vigneto e la sapienza della cultura della produzione.
Palazzone è una residenza storica di epoca medievale ubicata non lontano da Rocca Ripesena nella zona a nord-ovest di Orvieto; costituisce un esempio eccezionale di residenza extraurbana, possedendo tutti i caratteri del palazzo di città, pur trovandosi isolato su una collina nell’aperta campagna umbra.
La sua struttura architettonica, i suoi elementi costruttivi ed i particolari decorativi che l’abbelliscono, trovano puntuali riscontri nelle architetture civili orvietane più significative del tardo Duecento – come il Palazzo del Popolo e il Palazzo Papale – e concorrono tutti a precisare la tipologia e la datazione dell’edificio facendole corrispondere, appunto, a quelle di palazzi simili costruiti in città nell’ultimo quarto del secolo XIII.
Dalla documentazione raccolta risulta infatti che Monaldo Monaldeschi della Cervara, storico orvietano della nobile famiglia che aveva dominato la città nel XIV secolo, scrive nei suoi Comentari historici stampati a Venezia nel 1584, che Bonifacio VIII nominò “…Cardinale Teodorico di Ranieri, e Capitano del Patrimonio l’anno 1299, questo Cardinale fece fare il Palazzo nella piazza di Santa Christina di Volsena e il Palazzo sotto Rocca di Ripeseno…”.
Tenuto conto della sua tipologia residenziale e della sua ubicazione di relativo isolamento nel contado in prossimità di Orvieto, si può pensare che l’edificio possa essere stato costruito come “hospitalis”, nel senso di ostello per prelati e viandanti o stazione di posta per pellegrini diretti a Roma, visto che proprio nel 1300 Bonifacio VIII ufficializzò il primo Giubileo.
Jan 31, 2019
Conte Vistarino - Ottavia Giorgi
1491
Poprietaria dalla metà del XV secolo di un’ampia tenuta agricola nel comune di Rocca de’ Giorgi in Oltrepò Pavese, la famiglia Giorgi di Vistarino ha contribuito a definire nel tempo l’intimo legame tra viticoltura e terroir all’interno di un’oasi incontaminata di grande interesse paesaggistico e faunistico.

Estesa 826 ettari, posti in larga parte nel comune di Rocca de’ Giorgi, l’azienda segue lo stile delle grandi tenute agricole dell’Ottocento. Ai 200 ettari vitati, tutti iscritti all’Albo della DOC Oltrepò Pavese, che sono il centro motore dell’attività imprenditoriale della nostra famiglia, si affiancano 200 ettari a bosco spontaneo, 120 a seminativo e 100 destinati a forestazione.
Jan 30, 2019
Siro Merotto - Nicola Merotto
501
L'Azienda Siro Merotto nasce nel 1960 dal nonno Giovanni e figlio Siro. Oggi proseguono la tradizione i nipoti Mirko e Nicola che coltivano i vigneti di proprietà situati sulle colline di Col San Martino in provincia di Treviso. I nostri vini sono prodotti esclusivamente con uve Prosecco e altre vecchie varietà tipiche della zona. Le uve sono raccolte a mano per preservarne la qualità che otteniamo lavorando i nostri vigneti nel modo più naturale ed organico possibile. Il lavoro prosegue in cantina dove seguiamo metodi molto tradizionali ed affiniamo per lungo tempo le nostre basi ed i nostri vini sui propri lieviti, in modo da ottenere il giusto equilibrio tra acidità , mineralità e struttura. La rifermentazione delle nostre basi avviene a basse temperature per esaltarne l'eleganza e creare un "perlage" di ottima finezza. L'intera azienda sfrutta l'energia prodotta da impianti fotovoltaici che ci permettono di essere energeticamente indipendenti e rispettosi dell'ambiente.
Jan 09, 2019
Varvaglione - Marzia Varvaglione
999
Ascoltiamo Marzia Varvaglione che ci Racconta Varvaglione dal 1921, l’azienda è presente sui mercati nazionali ed internazionali, ricevendo premi e riconoscimenti importanti. Nel 2017, il Financial Times di Londra ha classificato Varvaglione 1921 tra le 500 aziende europee in rapida espansione.
La cantina si estende su 160 ettari, di cui 25 di proprietà e 135 in affitto. Oltre a questi, altri 300 ettari sono coltivati da viticoltori affiliati a Varvaglione 1921 da quasi 30 anni.
Dec 19, 2018
Endrizzi - Lisa Maria Endrici
830
La cantina trentina, una storia di famiglia dal 1885
Tra le cantine del Trentino, quella della nostra famiglia è una delle più antiche.
Endrizzi è la dialettizzazione del cognome Endrici e il nome storico della nostra cantina di San Michele all’Adige, territorio di confine che si rispecchia nei profumi dei nostri vini e nella cultura della generazione attualmente alla guida: Paolo, Christine, Lisa Maria e Daniele.
La nostra è stata una delle prime cantine del Trentino Alto Adige a potersi definire ecosostenibile. Abbiamo scelto un approccio all’agricoltura sano e pulito e costruito una nuova ala della cantina secondo i principi della bioarchitettura.
Abbiamo fondato due cantine, Endrizzi e Serpaia di Endrizzi. I vini trentini e I vini toscani sono prodotti in quantità diverse ma con gli stessi principi. Grazie alla sinergia con il nostro enologo Vito Piffer, esaltiamo le caratteristiche specifiche dei diversi vigneti e facciamo nascere vini fruttati, inconfondibili e riconosciuti a livello internazionale.
La cantina trentina di San Michele all’Adige è la sede storica di Endrizzi. Una location romantica e suggestiva aperta a degustazioni, matrimoni ed eventi aziendali aperta tutto l’anno. Sullo sfondo sta il Castello di Monreale, che guarda dall’alto la campagna di San Michele all’Adige. Tutto attorno il vigneto, colorato, profumato, intenso. E poi un caldo edificio del 1885, il Masetto.
Dec 19, 2018
Conca Bolgheri - Manuela Gastel
1042
La Conca La casa era sgarrupata.
Fu un fienile, ci stavano le bestie, sotto: era la metà del 1800. Le belle arti ancora non avevano allungato il loro beneplacito a quel genuino lavoro di mattoni che aveva il nome “La Conca”.
Il ritaglio perfetto di anima terrosa che partiva dal vicino Sughericcio per raggiungere Ornellaia rimaneva inclinato dai lati verso il centro, così da indirizzare i primi censori cittadini verso il nome che definiva quell’oscillazione di angoli e di olivi: Conca, appunto, il casale di mattoni con le imposte rosse che oggi gli uomini del luogo amano usare come riferimento logistico.

Un’amicizia legò mia nonna materna, Graziella Cedraschi, donna prodigiosa e lungimirante, a Luciana Aloisi, madre di Livio e di Giulia, quest’ultima sposa di Nicolò Incisa della Rocchetta. Da lì iniziò uno scambio di amore affettuoso che continua oggi con altri volti, altri nomi. Fu quindi quell’amore, per primo, a indirizzare i miei nonni verso questa terra che in alcuni luoghi si lega all’Africa che tanto rappresentò le fortune e le tragedie dei primi protagonisti di Bolgheri.
Dec 16, 2018
Castello di Sonnino - Alessandro de Renzis
1367
Castello Sonnino è un’azienda storica, ed è nello stesso tempo l’azienda più rappresentativa all’interno della meno conosciuta e più piccola tra le denominazioni del Chianti, il “Chianti Montespertoli”. 40Ha vitati in un terreno prevalentemente argilloso. Circa 150.000 bottiglie sono la produzione al momento e tutte prodotte con uve coltivate in azienda. Niente viene acquistato al di fuori. Negli ultimi 2 anni sono stati reimpiantati 10Ha. Soprattutto di Sangiovese, Cabernet Franc, che non era presente precedentemente, Cabernet Sauvignon e Merlot, oltre ad una piccola parte di Viognier per la nascita di un nuovo vino bianco. Negli ultimi anni al Castello Sonnino è nata una nuova attivita: Castello Sonnino Educational; In collaborazione con varie Università straniere, Americane e Canadesi vengono ospitati studenti per corsi della durata di un mese o quattro mesi che trattano principalmente di agricoltura sostenibile e microeconomia agricola. A supporto di tale attività, questa primavera è stato impiantato un piccolo vigneto ed un orto che sono entambi a conduzione biodinamica. E’ un attività che si sta sviluppando molto velocemente e sta ottenendo un ottimo successo. All’interno del castello è conservato l’importante archivio del Barone Sidney Sonnino, che fu varie 2 volte primo ministro, ministro degli esteri e delle finanze dalla fine del 1800 fino a tutta la prima guerra mondiale e al Congresso di Versailles. Le testimonianze e documenti presenti in archivio fanno del Castello Sonnino una meta per molti studiosi, sono stati organizzati vari convegni organizzati dal “Centro Studi Sidney Sonnino” che ha qui la sua sede. Il castello è inoltre membro dell’Associazione dimore Storiche Italiane (ADSI), e i molti turisti che vengono per degustazioni e visita alle cantine de XVI secolo, possono visitare le stanze di rappresentanze guidati dal personale addetto al ricevimento e all’ospitalità.
Dec 14, 2018
Montonale - Francesca Facchetti
932
Montonale sorge in Lugana, sulle sponde meridionali del Lago di Garda. La sua anima è la famiglia: i fratelli Claudio, Roberto e Valentino Girelli, quarta generazione di una dinastia contadina appassionata di vigne e di vini.
La cantina, ideata secondo i principi della bioarchitettura, è incorniciata da 30 ettari di vigneto, interamente di proprietà e condotto secondo il “metodo Montonale”, che unisce viticoltura integrata e sostenibile.
Il suolo che accoglie le vigne è morenico, ricco di minerali, con una poderosa vena d’argilla. Insieme al particolare microclima, caratterizzato dalle fresche brezze del Lago di Garda, dona un carattere pieno ed elegante alle uve.
Varietà principe è l’autoctona Turbiana, da cui nascono i Lugana Montunal e Orestilla, quest’ultimo premiato ai Decanter World Wine Awards 2017 quale miglior bianco monovarietale al mondo.
Un riconoscimento importante per una realtà storica ma dallo staff giovane e appassionato, innamorato del suo territorio e convinto che dalla Turbiana possano arrivare vini identitari e longevi, capaci di migliorare nel tempo per offrire al degustatore terziarizzazioni espressive e inaspettate.
Dec 12, 2018
Milo Manara
2104
Maurilio Manara, detto Milo, nasce a Luson (Bolzano) nel 1945. E' uno dei più celebri fumettisti italiani del dopoguerra. Disegnatore dal tratto raffinato, ha saputo creare un mondo onirico popolato di ragazze bellissime e impossibili, talmente affascinanti ed eteree da essere totalmente irreali.

Approdato nella sua lunga carriera addirittura ad una collaborazione con Fellini, si dedicò inizialmente alla pittura e alla pubblicità mentre il mondo del fumetto lo vede esordire nel 1969 su "Genius", collana erotico-poliziesca edita da Furio Viano.
Nel 1970 disegna due numeri di "Terror" e nel 1971-1973 disegna "Jolanda de Almaviva", serie sexy che già mette in luce la sua capacità di creare un ponte fra lo sguardo del lettore e i suoi desideri più profondi.
Manara non si è cimentato solo con tematiche legate alla narrativa ma ha anche spaziato, seppur raramente, anche nel campo della satira. Nel 1974 ad esempio dà il via con Saverio Pisu a "Telerompo", rivista satirica dalla forte carica ironica. Più tardi inizia la collaborazione con "Il corriere dei ragazzi".
Manara collaborerà ancora con Pratt per "El Gaucho". Sempre del 1983 è "Il Gioco", pubblicato in italia da Playmen, che ottiene grande successo.
Nel 1986 ha ancora un grande successo con "Il profumo dell'invisibile", e nel 1988 esce "Candid Camera". E' del 1991 "Il gioco 2".
Importante è la collaborazione tra Manara e Federico Fellini che dà vita a "Viaggio a Tulum" e "Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet".
Dec 12, 2018
Vigna Maurisi - Felice Corcione
1586
L’azienda agricola Vigna Maurisi nasce nel 2007 da Felice E. Corcione, noto Direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e «Invited Professor» presso numerose Università del mondo. In pensione dal CNR, ha fondato l’azienda insieme alla moglie Annamaria e ai suoi due figli. Dopo approfonditi studi dei sistemi di potatura, concimazione e trattamenti fitosanitari volti alla salvaguardia dell’ambiente e alla vinificazione di qualità, ha iniziato la produzione e commercializzazione dei vini docg quali il Greco di Tufo, l’Aglianico e l’Aglianico-Taurasi. I vigneti sono situati nelle zone vulcaniche dell’Irpinia. Sono condotti in modo biodinamico per rispettare la simbiosi Natura-Piante-Animali. La tenuta è composta da tre ettari: uno per ogni tipo di uva. La produzione annuale è di 30.000 bottiglie: 10.000 bottiglie per ogni tipo di vino.
Nov 29, 2018
Marco Donati - Elisabetta Donati
1222
A Mezzocorona, si trova la nostra cantina, una delle più antiche del Trentino, già presente dal 1863. L’azienda di famiglia è riconosciuta come punto di riferimento della tradizione enologica trentina. Luigi Donati iniziò una storia che prosegue ancora oggi con Marco, Emanuela ed Elisabetta. Insieme perseguiamo l’obiettivo di produrre vini interpreti della massima espressione del territorio, coniugando una tradizione centenaria con le caratteristiche moderne di una cantina di eccellenza. Tale maestria trova la trasposizione enologica nel nostro “Teroldego Sangue di Drago”.
Nov 27, 2018
Frassinelli - Roberta Frassinelli
724
Azienda a conduzione familiare, fondata nel 1966 da Renzo Frassinelli. Dal 2000 è condotta dal figlio Gianluca, enologo, affiancato nell’amministrazione e nel commerciale estero dalla sorella Roberta.
I vigneti ricadono su quattro diverse denominazioni: Conegliano Valdobbiadene Docg, Doc Venezia, Doc Piave, Doc Prosecco Treviso.
Il legame con la tradizione ed il territorio sono unite ad una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale: da 6 anni vengono utilizzati bio-nutrienti composti da alghe e propoli per fertilizzare e rendere le viti più resistenti agli attacchi di parassiti e funghi e diminuire, in modo significativo, gli interventi antiparassitari durante la stagione estiva.
Viene praticata la scalzatura per evitare totalmente l’utilizzo di erbicidi. Inoltre con il sovescio si arieggia il terreno e lo si arricchisce di azoto e di altri importanti minerali.
Sono stati valorizzati i vitigni locali come l’Incrocio Manzoni 6.0.13(prodotto nelle versioni fermo, spumante brut e passito) e il Raboso Piave.
Potatura, spollonatura e vendemmia vengono fatti rigorosamente a mano.
I nostri vini esprimono il territorio e la sua disarmante autenticità, con passione artigianale ed eleganza enologica.
Nov 26, 2018
I Veroni - Lorenzo Mariani
537
Il cuore dell’azienda, nella zona
del Chianti Rùfina, ricorda i tipici antichi spazi toscani, tutti raccolti attorno alla propria aia, abbracciati dalle vigne: in questo caso 20 ettari a prevalenza di Sangiovese tutti condotti secondo i principi dell’agricoltura biologica.
Con il 2017 è arrivato un vento nuovo in azienda, Lorenzo Mariani che ne è il titolare propone due etichette, I Dòmi e Quona, destinate ad interpretare i due vigneti che hanno da sempre prodotto Annata e Riserva. I Dòmi, vino fresco ed intenso, deve il suo nome alle cupole che coprono i piccoli pozzi disseminati nella proprietà. Quona è il toponimo della sua vigna, situata ai piedi dell'antica Pieve di San Martino a Quona, ed è un Sangiovese in purezza che negli anni acquista in morbidezza ed eleganza.
Nov 25, 2018
Provima - Riccardo Pellegrini
688
La cantina Provima nacque nel 1932, per volere del regime fascista, allo scopo di assolvere al cosiddetto obbligo dell’ammasso forzato delle uve, da parte dei contadini matelicesi. La stessa posizione della cantina, in prossimità della stazione ferroviaria, era stata scelta per agevolare il trasporto delle masse vinicole tramite rotaia.

In passato era conosciuta come enopolio o Centrale del Vino di Matelica ed ebbe il suo culmine negli anni 50 e 60 quando incamerava circa 40.000 ettolitri di vino.

L’archivio aziendale ci dà notizia che nel 1950 venne creato un apposito comitato di produttori vitivinicoli per l’organizzazione della produzione e della commercializzazione, denominato “Commissione per la gestione dell’Enopolio”.

Nel frattempo la struttura originaria era diventata  inadeguata per gestire le notevoli masse di vino e venne demolita per costruire l’attuale cantina, caratterizzata dalla presenza di numerose vasche di cemento vetrificato, serbatoi di acciaio inox ed alcune botti di legno, usate per l’affinamento delle migliori selezioni.

L’attuale cooperativa fu costituita nel 1978 quando un gruppo di produttori vitivinicoli matelicesi elesse come primo presidente la signora Censi Mancia Giovanna, esponente di spicco del settore agricolo locale.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un notevole incremento della base sociale, con il conferimento di nuovi e giovani vigneti, frutto di questa passione nata lontano nel tempo e arrivata ai nostri giorni intatta e integra in tutta la sua genuinità.

L’attuale cooperativa annovera 180 viticoltori che rappresentano una superficie vitata totale di circa 100 ettari con una produzione media di 10.000 ettolitri di vino.

Con il passare degli anni la realtà aziendale è molto cambiata, infatti da grande enopolio la struttura è andata attestandosi come cantina di medie dimensioni, dove la qualità oggi è sempre più ricercata rispetto alla quantità come invece veniva fatto in passato.

Da circa dieci anni, è iniziata la produzione di una gamma di bottiglie, frutto delle migliori selezioni vendemmiali. Oggi vengono prodotte circa 100.000 bottiglie di vino, tra Verdicchio di Matelica Doc e Verdicchio di Matelica Riserva Docg, Marche Igt Rosso e Colli Maceratesi Doc.
Nov 13, 2018
Villa Matilde - Maria Ida Avallone
1148
La storia di Villa Matilde comincia negli anni Sessanta con Francesco Paolo Avallone, avvocato e appassionato cultore di vini antichi, che, incuriosito dai racconti di Plinio e dai versi di Virgilio, Marziale ed Orazio sul vinum Falernum, decise di riportare in vita il leggendario vino scomparso al principio del secolo scorso. Coadiuvato da un gruppo di amici, tra cui alcuni docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, individuò, dopo anni di studio, le viti che avevano dato vita al Falerno in epoca romana: pochi ceppi sopravvissuti miracolosamente alla devastazione della filossera di fine Ottocento vennero ripiantati, con l’aiuto di pochi contadini locali, proprio nel territorio del Massico dove un tempo erano prosperati e fondò Villa Matilde.

Oggi l’azienda è guidata dai figli di Francesco Paolo, Maria Ida e Salvatore Avallone che con dedizione esclusiva proseguono il sogno e il progetto del padre raccogliendone l’importante eredità e guardando ancora oltre: dall’Ager Falernus si sono spinti sino alle province di Benevento e Avellino con nuove vigne, nuovi progetti e vini che raccontano l’identità forte della Campania Felix. Nel 2000 Villa Matilde ha infatti inaugurato Tenuta Rocca dei Leoni e nel 2004 Tenuta d’Altavilla, rispettivamente nel cuore del Sannio beneventano e nel distretto delle Docg irpine, in provincia di Avellino, avviando la produzione di nuovi vini.
Nov 12, 2018
Castello di Grillano - Federica Torello Rovereto
791
L’azienda vitivinicola Castello di Grillano è ubicata in Alto Monferrato, territorio unico del sud Piemonte a metà tra gli Appennini e le pianure dell’Alessandrino, è una zona di confine che abbraccia l’entroterra ligure nelle province di Genova e Savona. 

Ad un’altitudine di 186 metri sulle propaggini dell’Appennino Ligure-Piemontese e alla confluenza del fiume Stura nell’Orba, è Ovada la principale città della zona che da sempre è in una posizione strategica per i commerci tra la Liguria e la pianura.

La viticoltura a Ovada vanta tradizioni secolari.

La quasi totalità della superficie viticola è coltivata a vitigno dolcetto dal quale si ricava in particolare il vino “Ovada docg” e l’ “Ovada d.o.c.g. Riserva”, dal colore rosso rubino e dai profumi molto complessi.

Per chi vuole fare una completa esperienza eno-gastronomica gustando i diversi vini rossi e bianchi dell’ovadese, troverà la migliore ospitalità al Castello di Grillano.
Nov 12, 2018
Piccini - Mario Piccini
848
Piccini è una storia di famiglia, quattro generazioni che si sono trasmesse valori, passione e conoscenza del vino.

Tutto ha inizio nel lontano 1882, quando Angiolo Piccini acquista 7ha di vigneto a Poggibonsi.

Piccini è un'azienda legata al territorio e alle tradizioni toscane, un importante punto di partenza, ma mai un limite.

Piccini ha infatti oggi un'anima arancione, colore che rappresenta il suo carattere originale, dinamico e innovativo, un'azienda conosciuta e aprezzata in tutto il mondo.

La famiglia vanta oggi cinque tenute in Italia:Valiano, splendida tenuta nel Chianti Classico nel comune di Castelnuovo Berardenga; Tenuta Moraia nell'area costiera della Maremma Toscana; Villa al Cortile in Montalcino; Regio Cantina in Basilicata, specializzata nella produzione di Aglianico del Vulture.

La filosofia produttiva che gravita attorno alle tenute è quella di creare vini che riflettano il territorio rispettando l'espressività delle uve.
Nov 06, 2018
Feudo Solaria - Alessio Grasso
982
Nel 1887, con l'impianto dei primi vigneti, Don Peppino diede inizio alla storia enologica della famiglia Grasso, oggi giunta alla quinta generazione impegnata nel settore vinicolo.

Nel 1925 suo figlio Alessio inaugurò a Milazzo la prima cantina, divenuta subito famosa per le monumentali botti da centinaia di ettolitri ciascuna: cominciò così il grande commercio, con i trasporti per nave, dei vini da taglio della "piana di Milazzo" che davano un generoso apporto alcolico sia ai vini piemontesi che ai grandi "chateaux" francesi.

Negli anni '50 nacque una nuova cantina ad opera di Carmelo, figlio di Alessio, che implementò le vendite a livello locale con grande successo e diede notevole impulso alla diffusione del nome aziendale.

Dal 1984 l'azienda passa alla quarta generazione, con ancora un nome ricorrente, Alessio, che introduce in cantina le più moderne tecnologie, amplia e diversifica le superfici vitate con occhio attento anche alla produzione biologica.

Questi ultimi anni vedono il passaggio del testimone alla quinta generazione con i giovani Tullio e Carmelo inseriti nei punti chiave dell'azienda; a loro spetta il compito di coniugare la grande tradizione di famiglia con le moderne tematiche della produzione e del commercio internazionale.

La cantina è il cuore pulsante dell'azienda, luogo in cui i grappoli appena raccolti vengono sottoposti ad un'ulteriore cernita prima della vinificazione; qui moderne attrezzature e tecnologie innovative sono disponibili per esaltare quello che la natura ci dona.
Nov 04, 2018
Valle dell'Acate - Gaetana Jacono
1784
La cantina viene fondata per iniziativa della famiglia Jacono (Giuseppe Jacono), dedita da sempre alla viticoltura e alla produzione vitivinicola sin da quando Vittoria era il centro siciliano più attivo nell’esportazione del vino destinato al mercato francese, alla fine del XIX secolo.

Da allora tale vocazione è stata custodita e tramandata nel tempo, con la volontà di perfezionare e far conoscere la propria produzione a livello internazionale.

Forte di questa eredità Valle dell’Acate si è specializzata nella coltivazione dei vitigni autoctoni più pregiati e rigogliosi che crescono in queste terre, riuscendo così ad ottenere grandi vini, tra i quali il lustro della produzione vinicola siciliana, il Cerasuolo di Vittoria D.O.C.G.

Nel tempo lo spirito dell’azienda è diventato l’espressione autentica di un modo di fare vino, dove l’antica tradizione vinicola e la natura si combinano profondamente dando origine a vini di straordinaria qualità e carattere.

Oggi Valle Dell’Acate, condotta dall’ultima generazione della famiglia Jacono e dalla famiglia Ferreri, è una delle realtà più importanti nel panorama enoico della Sicilia sud orientale, impegnata nel proseguire e valorizzare l’antichissima tradizione vitivinicola della provincia di Ragusa, nel triangolo di territorio tra Acate, Comiso e Vittoria.
Nov 02, 2018
Musella - Maddalena Pasqua di Bisceglie
600
Musella si trova nella Valpolicella sulle dolci colline di San Martino Buon Albergo, all’interno dello splendido parco naturale Musella.
Nel 1995 Emilio Pasqua di Bisceglie compra la corte rurale nella Musella e comincia questo progetto familiare di viticoltura di qualità.
Accompagnato dalla moglie Graziella si occupano di restaurare i vecchi edifici storici e aprono un Relais B&B nella corte dove vivono.
Maddalena comincia a lavorare col padre nel 1995 e nel 2009 introduce l’agricoltura e vinificazione Biodinamica con gran entusiasmo.
Musella per lei è un pezzo di cuore e mette amore nel progetto e in tutti gli aspetti della produzione etica del Vino Biodinamico.
Maddalena lavora assieme al cugino Enrico, che dal 1999 condivide passione e impegno per Musella, occupandosi degli aspetti più
Tecnici della produzione ma è anche coinvolto in tutte le decisioni chiave del modus operandi della famiglia.
Tutto il duro lavoro e la perseveranza hanno portato ad ottimi risultati e noi a Musella possiamo ora guardare a uno scintillante futuro
Facendo quello che amiamo più fare, cioè produrre Vino Italiano di qualità per portare un messaggio di territorio e di buona salute a tutti.
Oct 24, 2018
Klaus Lentsch - Klaus Lentsch
1073
La Tenuta Klaus Lentsch è stata fondata nel 2008 da Klaus Lentsch.

Klaus con l'acquisto del maso "Hemberg" a Campodazzo, nel comune di Renon, ha realizzato il suo sogno di fare il suo proprio vino.

iniziando con tre vini nell'assortimento, si sono in seguito ingranditi di molto. 

Sempre più vigneti completano ora la proprietà introducendo nuove varietà nel vasto assortimento.

La nuova sede si trova dal 2013 in mezzo ai vigneti di San Paolo in un edificio moderno e con una cantina accogliente e spaziosa, ideale per esplorare la diversa varietà dei vini della Valla Isarco, dell'Oltreadige e della Bassa Atesina.

Per l'enologo Klaus Lentsch sono necessarie le migliori condizioni, come la posizione del vigneto e la composizione ideale del terreno, per realizzare elevati standard di qualità.

La perfezione del prodotto si ottiene poi nel curare ogni dettaglio in cantina e nella commercializzazione nella nuova splendida e accogliente enoteca "amperg".
Oct 19, 2018
San Marzano - Mauro Di Maggio
987
San Marzano è la cantina emblema di un modo unico di concepire il vino in Puglia che trova le sue origini in due valori: rispetto e modernità.
Rispetto per una tradizione che ha radici antichissime e rivive oggi nello sguardo, nelle mani e nel lavoro dei viticultori che ne sono parte. Modernità per quell’idea di vino diffusa e conviviale, sempre aperta a nuovi linguaggi e mondi diversi, che si lega a una cifra stilista netta, fatta di eleganza e pulizia degustative.
Oct 19, 2018
Fattoria Le Pupille - Elisabetta Geppetti
1225
Le hanno sempre chiamate Le Pupille quelle due case coloniche che dalla sommità di due collinette voltano le spalle al borgo medievale di Pereta. Per lunghi anni nessuna vigna c’era dintorno ma sugherete, frumento, macchia mediterranea, il più classico dei paesaggi maremmani d’antan. Poi fu deciso di impiantare qualche filare di Sangiovese, un paio di ettari in tutto, ed il vino che ne nasceva veniva regalato agli amici di famiglia. A quei tempi non esisteva una dignità riconosciuta della Maremma come territorio dalle grandi potenzialità viticole ed il Morellino di Scansano era un vino piacevole che non ambiva certo a confrontarsi con le grandi denominazione italiane. Di quell’angolo di Toscana si parlava per lo più per la sua incontaminata e selvaggia bellezza, terra di butteri e di latifondi. Ma poi a Le Pupille tutto cambiò grazie all’entusiasmo e all’intuizione di quella che allora era una giovanissima studentessa, Elisabetta Geppetti, che aveva intuito grandi potenzialità produttive in quella campagna tanto amata, dove trascorreva le vacanze estive nella casa di famiglia. Oggi Fattoria Le Pupille vuol dire 75 ettari di vigneto, oltre 500.000 bottiglie prodotte ogni anno, la presenza sui mercati di quattro continenti ed un ruolo indiscusso di Ambasciatore della Maremma.
Oct 16, 2018
Fattoria La Maliosa - Antonella Manuli
795
Fattoria La Maliosa è un’azienda agricola che si estende su circa 160 ettari nella Maremma collinare. Vigneti, uliveti, terreni seminativi e boschi per una produzione artigianale di vini naturali, olio di oliva extravergine e miele. L’azienda è certificata biologica dal 2010 a testimonianza di un impegno costante nel tempo, inoltre dal 2015 ha ottenuto la certificazione Vegan per una sempre maggiore trasparenza nei confronti del cliente che sceglie con consapevolezza.
La Maliosa è un progetto basato sulla scelta della qualità, della bellezza e della salubrità ambientale nel rispetto del territorio e della sua originalità.
Oct 16, 2018
Castello di Querceto - Alessandro Francois
1382
E’ uno dei nomi di riferimento del Chianti Classico. Proprietà della famiglia François – che ha superato nel 2017 la boa dei suoi 120 anni dall’arrivo al Castello - conta oggi 60 ettari di vigneto sulle alte colline che sovrastano Greve in Chianti. L’altitudine è importante, va dai 400 ai 520 metri s.l.m., e si ritrova nell'eleganza dei vini della gamma. 

I suoli a loro volta rispecchiano delle differenze così sensibili da aver determinato le scelte enologico–produttive dell’azienda, famosa per i suoi crus.

Cuore operativo è il Castello, uno di quelli veri con mura possenti e torri merlate e con antiche (ma non solo) cantine che conservano ancor oggi bottiglie di inizio ‘900 perfettamente godibili. 
Oct 14, 2018
Cantina Kaltern - Andrea Moser
1255
In Alto Adige le grandi cantine sono interpreti di una produzione di eccellenza che può contare sulla passione dei piccoli viticoltori e sulla tecnologia e sul know how di grandi realtà. 

Ne è un esempio Cantina Kaltern che, dopo la fusione a fine 2016 con l’altra grande cooperativa del territorio, la Erste+Neue, conta oggi 650 soci e 450 ettari di vigneto.

Grande e dinamica è Cantina Kaltern che dal 2018 propone la linea top di gamma Quintessenz, che riunisce sotto questo nome cinque interpreti di altrettanti vitigni focus dell’azienda: in primo luogo la Schiava del Kalterersee Doc (Lago di Caldaro), ma anche Pinot Bianco, Sauvignon, Moscato Giallo in versione Passito (ex Serenade) e infine un Cabernet Sauvignon Riserva molto particolare.

Altro progetto lanciato da Cantina Kaltern fin dal 2015 è kunst.stück(Opera d’Arte), nome assegnato ad un vino prodotto a tiratura limitata e con etichetta d’artista cui spetta il compito di celebrare il vitigno che meglio ha interpretato unicità e caratteristiche di una determinata annata.

I primi tre interpreti sono stati il Pinot Bianco 2014, il Kalterersee Doc 2016 e il Cabernet Sauvignon 2015, disponibile da ottobre 2018.
Oct 10, 2018
Tinto - Nicola Prudente
1298
Nicola Prudente in arte Tinto (Mesagne, 1976) è un conduttore radiofonico e televisivo italiano, nonché autore di programmi.
Nato in Puglia nel 1976 ma Toscano d'adozione, dopo aver frequentato le scuole a Pistoia, si è laureato nel 2000 alla Facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università IULM di Milano; è sposato con la venezuelana Barbara Parilli Espinoza, due figli, oggi vive e lavora a Roma. Dal 2003 conduce con Fede (Federico Quaranta), Decanter su Radio2 Rai. Dal 2005 realizza con Fede servizi televisivi a tema enogastronomico per Linea Verde su Rai 1. Nel 2009 ha condotto in coppia con Fede Magica Italia, Turismo e Turisti, programma in onda su Rai 1 la domenica mattina.
Nel 2012 e nel 2013 è in onda su LA7 con un programma enogastronomico, Fuori di gusto (di cui ne è coautore). Ad affiancarlo nella conduzione ci sono Vladimir Luxuria e Fede.
Nel 2014 è conduttore del programma di Rai 2 "Un pesce di nome Tinto". Insieme a Tinto, Valentina Tepedino, medico veterinario, specializzata in specie ittiche.
Dal 2015 è nel cast fisso della Prova del Cuoco su Rai Uno
Nel 2015-2016 è conduttore del programma di Rai 2 "Frigo". Nel 2016-2017 è conduttore della seconda edizione di "Frigo" sempre su Rai2 Nel 2017-2018 è conduttore della terza edizione di “Frigo” su Rai2
Insieme a Fede, è autore del libro edito da Rai Eri "Sommelier ma non troppo" per capire il vino senza troppi giri di bicchiere Il secondo libro, edito da Emons, si intitola "111 vini da provare almeno una volta nella vita" Nel maggio 2016, sempre edito da Rai Eri, esce "Sommelier ma non troppo: ad ogni cibo il suo vino, gli abbinamenti di Vinocult" Nel maggio del 2016 Fede&Tinto ricevono, per la diffusione della cultura enogastronomiche, il "Premiolino", uno dei più antichi premi giornalistici italiani
Oct 07, 2018
Fede - Federico Quaranta
1433
Nato a Genova il 27 marzo 1967, è un conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano.
Quaranta oltre ad essere un conduttore radiofonico, televisivo è anche un autore di programmi. Dal 2003 conduce con Tinto (Nicola Prudente), Decanter su Radio2. Dal 2005 realizza con Tinto servizi televisivi in tema enogastronomico per Linea Verde Orizzonti, su Rai 1. Nel 2009 conduce in coppia con Tinto (Nicola Prudente) Magica Italia, Turismo e Turisti, programma in onda su Rai 1 la domenica mattina.
Nel 2008, entra nel Guinness World Records grazie ad un eccezionale Flûte da primato: alto 2,05 metri, 58 centimetri di diametro, su un gambo di appena 3 centimetri di diametro, riempito per l'occasione di Asti Spumante DOCG.
Dal 2012 è in onda su La7 con un programma enogastronomico, Fuori di gusto (di cui è autore). Ad affiancarlo nella conduzione ci sono Vladimir Luxuria e Tinto Nicola Prudente.Dal 2013 è su Rai 1 con La prova del cuoco e Linea Verde Orizzonti. Dal 2 giugno 2014 presenta, con Eleonora Daniele, la terza edizione di Estate in diretta.
Nel 2015 e 2016 ha condotto tre puntate de La prova del Cuoco in sostituzione di Antonella Clerici per motivi di salute.
Oct 07, 2018
Emanuele Pirovano
924
Muove i primi passi verso il vino nell'istituto alberghiero Carlo Porta di Milano, dove ha la fortuna di incontrare come "insegnante" il sommelier-campione del mondo 1978- Giuseppe Vaccarini.
Nel 2001 vince il "miglior sommelier junior (under 21) d'Italia" e parte per una breve esperienza estera. Due anni in un'enoteca milanese e poi, nel 2004, inizia la sua collaborazione con lo chef Davide Oldani. Tutt'ora gestisce la cantina del D'O.

Per la guida "Identità Golose" è il MIGLIOR SOMMELIER 2018.
Ricopre, su Milano e provincia, la carica di Coordinatore della Associazione della Sommellerie Professionale Italiana.
Oct 03, 2018
Corto
32
Corto: vino scarsamente persistente, data la propria inconsistenza; sinonimo
di fuggevole; difetto molto grave.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Oct 03, 2018
Campo alle Comete - Jeanette Servidio
1015
Campo alle Comete è una stella nel firmamento di Feudi di San Gregorio, che nel 2016 ha acquisito questa proprietà nel magico mondo di Bolgheri. 15 ettari vitati ai piedi di Castagneto Carducci ed altri 3 in affitto trentennale in media–alta collina: è questo il patrimonio produttivo dell’azienda. Le varietà principali presenti sono Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot, Syrah.
Il 2018 è un anno importante per l’azienda grazie alla presentazione del suo Campo alle Comete Bolgheri Superiore, vendemmia 2015, un vino intenso e complesso che interpreta alla perfezione il territorio. Al vino top di gamma si affiancano Stupore, un Bolgheri Doc morbido e speziato che porta in sé tutti i profumi della macchia mediterranea, il Cabernet Sauvignon, il Vermentino, il Rosato. E infine, in piccola tiratura, un Syrah in purezza.
La magia delle etichette nasce dalla fantasia di Nicoletta Ceccoli, artista di fama internazionale che ha fatto di Campo alle Comete un mondo incantato e sospeso nel tempo.
Volto e direttore dell’azienda è Jeanette Servidio.
Oct 02, 2018
Consistenza
41
Consistenza: ricchezza del vino in sostanze compositive. Assieme all’equilibrio
ed all’integrità costituisce uno dei tre caratteri organolettici fondamentali.
Parametri le cui intensità determinano l’indice di qualità-piacevolezza-fruttosità di
qualsiasi vino.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Oct 01, 2018
Senatore Vini - Vito Senatore
979
La famiglia Senatore è considerata, nel panorama vitivinicolo del Cirò, una testimonianza antica di competenza e tradizione.
Il patrimonio dell’Azienda è rappresentato da 40 ettari complessivi di cui 30 circa vocati a vigna, con produzione di vino DOP e IGP e presenta una locazione suddivisa in quattro grandi ambiti presenti tutti in area DOP.
I vigneti sono coltivati rispettando le più attente tecniche di allevamento, in consulenza scientifica costante con ambienti universitari qualificati, in sintonia, in equilibrio e con il rigoroso rispetto dell’ambiente
Sep 30, 2018
Citrico
50
Citrico: acido proveniente dall’uva, cui si deve una sensazione di freschezza
acida che ricorda il limone; in eccesso, genera diminuzione della salivazione,
con gusto aspro e mordente; usato come aggettivo segnala un vino non equilibrato,
che per l’eccessiva acidità presenta odori o sapori molto intensi, che
richiamano l’asprezza del limone
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 27, 2018
Christian Bauer
755
Austriaco di nascita, esperto di vini e conoscitore dei mercati di lingua tedesca, ha vissuto per 20 anni in Italia dove ha acquisito il diploma di assaggiatore vino Onav.
Nel 2009 è tornato a Vienna, da dove insieme alla moglie Marina promuove i vini italiani organizzando eventi per far conoscere in Austria le eccellenze vitivinicole italiane e per assistere i produttori italiani nella creazione di contatti commerciali con operatori austriaci. La loro “Selezione Italia”, giunta alla 16° edizione, ospita produttori dell´intera penisola ed è diventata un punto di riferimento per gli operatori del settore gastronomico di Vienna, Bratislava e dintorni. Altri eventi sono invece dedicati a una specifica zona di produzione.
In senso opposto, Christian Bauer assiste i produttori di vino austriaci nel creare contatti con operatori italiani e organizza viaggi alla scoperta del vino austriaco per operatori e amici del vino italiani. I viaggi comprendono visite presso aziende vinicole in zone rinomate come la Wachau (per Riesling e Grüner Veltliner) o il Lago Neusiedlersee (per i famosi Eiswein e passiti).
Sep 27, 2018
Caramelloso
50
Caramelloso: odore o sapore dell’evoluzione che può interessare vini dolci
e non: caramellizzano infatti gli zuccheri, ma anche i tannini dei vini rossi vecchi,
dai riflessi cromatici aranciati o mattone (polimerizzazione dei tannini =
caramellizzazione del loro gusto-aroma); un vino rosso caramelloso è più o
meno ossidato.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 27, 2018
Mastroberardino - Piero Mastroberardino
1448
Le prime tracce della presenza dell’intrapresa Mastroberardino in Irpinia risalgono al catasto borbonico, a metà del Settecento, epoca in cui la famiglia elesse il villaggio di Atripalda a proprio quartier generale, ove sono tuttora situate le antiche cantine.

Dieci generazioni, da allora, hanno condotto le attività di famiglia, tra alterne vicende, come sempre accade nelle storie delle imprese familiari di più antica origine.

Le tenute di famiglia, per un totale di circa 250 ettari, sono in larga prevalenza localizzate in Irpinia, culla di tre DOCG: Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi, distribuite nelle varie aree del territorio con l’obiettivo di preservarne l’identità ed assicurare la salvaguardia prima, la continuità e lo sviluppo poi, della viticultura autoctona.  

Questa è da sempre la missione dell’azienda, a difesa dei valori vitivinicoli tradizionali, con occhio attento all’innovazione e all’interpretazione moderna dei propri vini, in una sapiente sintesi tra il carattere e lo stile della cultura antica e le più avanzate tecnologie qualitative.
Sep 26, 2018
Caldo
30
Caldo: si dice di un vino che procura, per la sua ricchezza in alcol, un’impressione
olfattiva o gustativa di calore
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 22, 2018
Mosnel - Giulio Barzanò
1065
Il maestoso cedro che svetta nel giardino è l’indizio certo della lunga storia di Mosnel, oggi nome di riferimento della Franciacorta. La sua collezione di vini si riconosce dal timbro unico che accompagna Mosnel da quando, nel 1836, cinque generazioni fa, la proprietà ha memoria delle prime vinificazioni. Mosnel trae infatti da quella terra ricca di sassi – in dialetto “mosnel” significa pietraia – eleganza e spessore che si ritrova nei fruttati Brut e Brut Rosé, nel Pas Dosé dalla raffinata tessitura, nel Satèn Millesimato dal gusto pieno e complesso, nel Brut Nature.
Nei vigneti di Mosnel, 39 ettari a conduzione biologica raccolti in un unico corpo intorno all’azienda (caso molto raro in Franciacorta), sfilano Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero.
Al vertice della gamma, ci sono due fuoriclasse: il Parosé e l’Extra Brut Millesimato EBB, dedicato a Emanuela Barboglio Barzanò, pioniera della denominazione e madre di Lucia e Giulio che oggi gestiscono l’azienda di famiglia.
Sep 22, 2018
Brut
29
Brut: designa un vino spumante pressoché privo di zuccheri residui
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 17, 2018
Basilisco - Viviana Malafarina
735
Lungo il profilo del Vulture, l'antico vulcano della Basilicata, il paesaggio è sorprendente: morbidi rilievi, grotte laviche, terreni vulcanici e un bacino produttivo che rappresenta la punta di diamante della Basilicata del vino.

Qua nasce negli anni ’90 Basilisco, oggi 25 ettari di vigna, tutti a conduzione biologica, situati su terreni vulcanici, tufacei, argillosi.
Sep 17, 2018
Burroso
45
Burroso: odore o sapore, anche impressione tattile, che ricorda la densità
del burro (sensazione che origina nella ricchezza estrattiva, e che viene ampli-
ficata dall’ottimale modulazione della forza acida del vino generata dalla fermentazione
malolattica
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 12, 2018
Adua Villa
1626
Per anni ho bazzicato tanta TV: Uno Mattina , Prova del Cuoco (per 9 anni!), Uno Mattina Estate (per 4 stagioni), Tg5 Gusto girando le prime esterne con la direzione di Enrico Mentana, Sky Alice parlando di vino in Casa Alice con Daniele Persegani e Franca Rizzi, e con il mio programma Le Stagioni. Per 7 anni voce femminile di Decanter su Radio2, ad oggi con la conduzione di #vinopop sulla web radio Radio Kaos Italy e su Tagadà programma di LA7 come esperta di enogastronomia. Ho insegnato nei corsi Ais.Per 9 anni degustatore per la guida Duemilavini di Bibenda Editore.
I primi passi nell’editoria per VanityFair.it. e con una rubrica ogni sabato sul quotidiano Libero Gusto di Libero.

Curatrice del vino e il mondo delle birre sul magazine Free-Press più letto in Italia La Freccia.
Columnist sul magazine Natural Style di Cairo Editore parlando del mondo dei vini “Green”.
Settimanali: Rubrica su FMagazine in abbinamento alle ricette della settimana Rubrica su Diva e Donna con etichette e personaggi.
Mondo Libri: Primo libro con la con la maestra di Cucina della Prova del Cuoco Palma D’Onofrio dal titolo SOS Cucina edito da Sonzogno, dove abbino i vini alle sue pratiche e gustose ricette.
Secondo libro Una Sommelier per Amica (Sonzogno), dove in maniera pratica si introduce il lettore a cavarsela nel mondo del vino.

Terzo libro con Cairo Editore e’ stato una collaborazione con quel meraviglioso personaggio di Alessandro Fullin dal titolo: “Pomodori sull’Orlo di una Crisi di Nervi. La vera cucina Gay Italiana” cambiando il linguaggio del vino, ma mai il suo significato.
Nel frattempo una piccola collaborazione con un editore indipendente parlando di vini “green” con la chef Gluten Free Simona Ranieri dal titolo Feste Gluten Free.
Quarto Libro “Vino Rosso Tacco 12″ Cairo Editore e’ il primo romanzo dallo stile narrativo Chick Lit con sfondo il vino.
Con l’amicizia della giornalista Manuela Porta parlo di vino nel loro manuale dal titolo “ Le 3 erre in Cucina”.
Sep 11, 2018
Bruciato
47
Bruciato: odore o sapore particolare che ricorda quello caratteristico di
legno bruciato o di fumo che deriva al vino dalla presenza di contaminanti
sostanze dal gusto-aroma sulfureo, oppure, più di rado, dall’elevazione in fusti
dalle doghe superficialmente carbonizzate; sinonimo di sovra tostato
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 10, 2018
La Tognazza - GianMarco Tognazzi
1510
La Storia della Tognazza è un intreccio di avvenimenti e aneddoti che attraversano il mondo della cultura e del cinema italiano a partire dalla metà degli anni sessanta.

Il grande Ugo Tognazzi sceglie, infatti, la tenuta di Velletri con le sue vigne e il suo uliveto per dare inizio alla nostra avventura. Tognazzi in questo fu un assoluto precursore.

La sua Tenuta “La Tognazza” era uno dei primi esempi di azienda agrituristica a Km0 e il suo vino, il suo olio, gli ortaggi, rappresentavano una materia prima fondamentale per dare seguito alle sue “manie” enogastronomiche.

Dopo la scomparsa di Ugo nel 1990, è della moglie Franca Bettoja il primo tentativo di lancio di un brand “La Tognazza”.

Durante la metà degli anni ‘90, la tenuta di Velletri produce infatti vino, olio, creme e confetture, con un punto vendita dedicato all’interno dell’azienda.

Ma è con GianMarco, il terzo figlio di Ugo, che la Tognazza si trasforma in un vero e proprio brand e compie un percorso di crescita e innovazione, che oggi la porta ad  avere un riconoscimento effettivo come azienda di produzione di vini di assoluta qualità.
Sep 09, 2018
Botrytis
49
Botrytis: parassita vegetale (fungo) che si ciba dell’acqua di composizione
dell’acino; nefasto quando colpisce uve acerbe, può in certe condizioni climatiche,
colpendo uve mature, produrre una benefica concentrazione delle
sostanze estrattive degli acini. In questo caso diventa una muffa nobile ed è utilizzata per ottenere vini corposi e con grande complessità aromatica.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Sep 09, 2018
Zeni - Elena Zeni
1068
La nostra realtà nasce quasi 150 anni fa con Bartolomeo Zeni e procede di padre in figlio fino ad oggi dove noi rappresentiamo la quinta generazione. La grande passione per il nostro territorio si ritrova nella selezione di nostri vini. Coltiviamo infatti tutte le uve indigene delle 5 DOC della Provincia di Verona e le vinifichiamo nelle due cantine, in Bardolino e in Valpolicella.

I nostri vini sono apprezzati in 35 paesi nel mondo ed ancora, di anno in anno, aumentano le richieste di vendita, anche in stati molto lontani. Questa è una grandissima soddisfazione che ci invoglia ogni giorno a fare sempre meglio, nel pieno rispetto della nostra meravigliosa terra.
Sep 09, 2018
Boisé
45
Boisé: gusto e profumo di vaniglia, di spezie e di menta, che deriva ad un vino
dalla maturazione in fusti di rovere nuovi o puliti; un bonus aromatico (vedi)
che apporta una piacevole - perché dolce - dimensione aggiuntiva. Laddove di
intensità equilibrata rispetto al frutto originario, arricchisce il profilo organolettico
di un vino.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Sep 05, 2018
Luca Nicolis
695
Luca Nicolis, classe 1977, da 25 anni dentro e fuori dalle cucine importanti d’Europa.
Le sue prime esperienze sono sul Lago di Garda come chef fino all’approdo al Ristorante il Desco a Verona.
Nel rinomato ristorante veronese, 2 stelle Michelin, l’incontro significativo con lo chef Gualtiero Marchesi, con cui poi collaborerà nel ristorante de l’ Albereta Relais & Chateaux, anche questo 2 stelle Michelin, in Franciacorta. Seguirà una parantesi a Parigi presso l’Arpege, 3 stelle Michelin.
A questo punto sente di poter camminare con le proprie gambe e apre a San Giorgio in Salici il ristorante Zibaldone, il riconoscimento arriva dopo tre anni, con 1 stella Michelin.
Sempre pronto a nuove avventure, approda in Francia nella ridente e modaiola Saint Tropez, con l’apertura de Il Divo, sulla spiaggia della Pampelonne.
Nel 2010 lo Zibaldone, grazie alla nuova apertura dello Ziba Hotel & Spa a Peschiera, si trasferisce all’interno di questo albergo 4 stelle.
Le sue esperienze internazionali continuano nel 2012 con l’apertura a Mosca di due ristoranti italiani e nel 2013 al ristorante Michelangelo di Antibes sulla Costa Azzurra.
Nel 2014, diventa direttore della Bottega Vini a Verona, alle sue capacità di chef, grazie alle esperienze precedenti è in grado di mettere in pratica anche le sue capacità manageriali, ha tutto quanto gli occorre per gestire al meglio un locale con una grande storia alle spalle.
Per quanto riguarda la cucina Luca ha avuto la fortuna di avere dei grandi maestri che gli hanno insegnato come affrontare il pesce, cosa che infatti gli riesce con maestria. Ma la sua vera passione resta il territorio: l’Italia in testa ma soprattutto Verona.
Sep 05, 2018
Blend
29
Blend: miscela di più vini o di più uve, per ottenere un taglio unico; sinonimo
di assemblaggio o di mix.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Sep 05, 2018
Santa Sofia - Luciano Begnoni
894
Una villa prestigiosa, una tradizione enologica importante e una famiglia che ne è interprete appassionata: i Begnoni.
L’Azienda Santa Sofia ha sede e cantine a Pedemonte (Verona), in una delle zone più belle e affascinanti della Valpolicella Classica.
Le origini della Villa risalgono al 1560, grazie al prestigioso architetto Andrea Palladio.
Dal 1996 Villa Santa Sofia è inserita nel patrimonio mondiale dell'UNESCO assieme alle altre dimore realizzate da Palladio.
Già nella metà del '800, Santa Sofia era nota per l'ottima qualità dei suoi vini, che venivano prodotti con le uve attentamente selezionate dalle zone più vocate e meglio esposte delle colline circostanti.
Con il passare degli anni, Santa Sofia ha costruito e mantenuto una fama che l’ha vista crescere con successo, passando da quella che era una “piccola azienda di grande qualità” ad un’azienda che a pieno titolo è tra le cantine più importanti e significative del Veronese, perseguendo una “strategia dell’eccellenza” – come ama definirla Giancarlo Begnoni.
Tutto ciò ha consentito all’azienda di posizionare i propri vini in di più di 60 Paesi nel mondo, grazie anche all’abilità di Luciano, il figlio di Giancarlo, che gestisce ora l’azienda assieme al padre.
Oggi la famiglia Begnoni vive entusiasticamente il proprio ruolo di testimone e custode di questa grande tradizione enologica.
Sep 05, 2018
Balsamico
45
Balsamico: odore o sapore che richiama la fragranza della menta, dell’eucalipto,
della clorofilla, degli aromi delle paste dentifrice, ricorrente in vini maturati
in legno di rovere nuovo; nota qualificante laddove non prevalente sul
frutto di base.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Aug 25, 2018
Surrau - Tino Demoro
1306
I vigneti di Surrau si estendono nella parte più orientale della Gallura, in vallate soleggiate, accarezzate dal vento pulito del maestrale che spira dalle bocche di Bonifacio. Qui la vite si alimenta dalle sabbie granitiche delle colline di Juannisolu e Capichera, dalle argille delle pianure di Pastura e Cascioni e dalle fragranze della macchia mediterranea della valle di Surrau.
Le Cantine Surrau dominano una proprietà di oltre 50 ettari di terreno ricoperta in buona parte da vigneti. Il progetto interpreta la cantina come luogo di lavoro che trasforma un prodotto della terra attraverso processi resi visibili, che ne garantiscono genuinità e qualità.
Aug 04, 2018
Barrique
29
Barrique: fusto di rovere da 225 litri, tradizionalmente usato nel bordolese.La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Aug 01, 2018
Col di Lamo - Giovanna Neri
1003
Col di Lamo è una delle aziende emergenti più dinamiche e innovative del panorama ilcinese. Una realtà esclusiva, tutta al femminile, di proprietà di Giovanna Neri e della figlia Diletta, con una piccola produzione di assoluta qualità e ricercatezza. La tenuta si estende per un territorio di circa 80 ettari, di cui 6 a Brunello di Montalcino, 1,5 a Rosso di Montalcino e 2 ettari a vitigni autoctoni, ed è situata in una delle zone più suggestive della Toscana: tra Montalcino e le dolci colline della Val d’Orcia. I vigneti sono collocati a un’altitudine di circa 300 m s.l.m. e hanno una conduzione in regime biologico, così come l’intera cantina di design.
Jul 31, 2018
Bacca Rossa
36
Bacca rossa: richiamo analogico a frutti di bosco a bacca rossa, quali lampone,
fragola, amarena, etc.; offerto da vini rossi non eccessivamente concentrati
in tannino, perciò di colore rosso rubino trasparente ed acceso.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 30, 2018
Camporè - Cristina Madaudo - Maria Pia Madaudo
1275
I vigneti di Camporè in Randazzo, sorgono in Contrada San Lorenzo, sul versante nord dell’Etna a 765 mt sul livello del mare, sull’ultimo ciglione lavico di una colata preistorica.

La natura è stata molto generosa con questo territorio regalando un terreno perfetto e una condizione climatica ideale per la coltivazione della vite.
L’azienda i cui ettari sono equamente divisi tra nerello mascalese e carricante è condotta da Maria Pia Madaudo, una giovane laureata in Giurisprudenza con la passione per il vino, la natura e l’Etna.

Alle sue spalle ci sono tre generazioni di produttori che oggi sono il suo faro, insieme allo staff della tenuta.

Vogliamo solo fare del buon vino in armonia con la natura che ci circonda, questa è la semplice filosofia di Camporè.
Jul 29, 2018
Bacca Nera
34
Bacca nera: richiamo analogico a frutti di bosco a bacca nera, quali ribes
nero (cassis), mora, mirtillo, etc; offerto da vini rossi particolarmente morbidi
e ricchi in tannino, tendenzialmente opachi di colore, con sfumature della
tinta bordeaux-nerastre.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 27, 2018
Cantarutti Alfieri - Antonella Cantarutti
907
L’Azienda Cantarutti è immersa in questo fantastico territorio in cui le vigne ricevono dal mare Adriatico poco distante continue brezze che rendono così esclusivi i vini di quest’area.

L’Azienda è nata alla fine degli anni ‘60, epoca in cui la viticoltura e l’enologia friulana erano agli esordi ed il vino iniziava ad essere presente nelle maggiori piazze italiane.

Fu quindi la lungimiranza di Alfieri Cantarutti a portarlo a credere ed investire su queste, ora diventate famose, colline.

È Proprio grazie al suo entusiasmo ed all’attaccamento alle tradizioni che l’azienda ora può vantare di possedere 54 ettari coltivati a vigneto, e tutti vigneti di grande pregio.

Gli stessi sentimenti dell’epoca sono stati trasmessi ad Antonella, figlia di Alfieri, da sempre al timone dell’Azienda.
Jul 27, 2018
Astringente
35
Astringente: sapore arido e rugoso generato da vini ricchi di tannino; il vino
astringente lascia la bocca asciutta per la precipitazione abnorme di saliva
indotta dai sovrabbondanti tannini
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 25, 2018
Maria Luisa Ronchi
840
"Nel 1967 inizia attività commerciale della Bottiglieria - Antiquario dei Vini in via San Maurilio, n°7 nel centro storico di Milano con una cantina di 45.000 bottiglie
Nel settembre 1969 Maria Luisa Ronchi diventa la prima donna sommelier (AIS) d'Europa
Nel 1971 diventa Chevalier du Tastevin a Clos Vougeot in Bourgogne e nel 1972 Maestra Assaggiatrice a Bordeaux
Sempre dei primi anni '70 iniziano ad essere pubblicati articoli su quotidiani e settimanali nazioali (Gambero Rosso, Epoca, The Wine Spectator e tanti altri)
Dal 1972 inizia la collaborazione con giornali di settore: "Vini e Liquori", "Gourmet Club", "Nuova Cucina", "Cucina Italiana", "Gran Gourmet"
All'attività di commerciante affianca viaggi studio in tute le zone vinicole di Italia e Francia.
L'attività di famiglia viene venduta nel 1978

Nel 1980 iniziano le consulenze per le carte dei vini stilate per il Gruppo il Toulà, prima grande catena di alta ristorazione italiana con locali in tutto il mondo, fino al 1996. Nel frattempo nel 1980 nasce l'idea di creare un vero e proprio "Salotto del vino" ricavandolo da un grande magazzino presente in via San Maurilio, per poter dar vita ad un punto d'incontro tra il proprietario e l'acquirente e realizzare serate di enogastronomia a tema alle quali partecipava ogni un personaggio diverso (varie le tematiche: vino e arte, vino e musica, vino e sport).

Nel 1985, dato l'interesse riscosso da una clientela sempre più numerosa,il Salotto del Vino si sposta in via San Vincenzo n°12 e diventa l'Enoteca Ronchi, enoteca di 300 metri quadri in stile art decò: spazio adatto ad accogliere svariate attività quali: degustazioni, presentazioni di vini, aste di beneficienza e proiezioni inerenti al mondo del vino.

Nel 1988 è una delle quattro fondatrici dell'Associazione Le Donne del Vino

Nel 1989 Maria Luisa Ronchi crea per la stilista Krizia la carta dei vini per il suo Resort milionario di Barbuda nelle Piccole Antille.

Nel 1995 viene nominata Ambasciatrice del Vino Australiano in Italia, e seguirà un viaggio in Australia per visitare le più importanti zone vinicole della nazione.

Nel 2000 Maria Luisa Ronchi, date le sue conoscenze di produttori francesi di Bordeaux,è riuscita a far venire nella sua enoteca quattro grandi produttori di Chateaux di Bordeaux Grand Cru per presentare le loro verticali di 5 annate delle più prestigiose.
Dal 2000al 2003 proseguono i corsi di conoscenza del vino presso l'enoteca in collaborazione con enologi e docenti delle scienze arboree.

Attualmente concentra la sua attività nella creazione del Museo del Vino - bottiglie dal 1820 al 2000: 180 anni di storia della famiglia Ronchi, in via Gian Giacomo Mora, n°7.
Sotto al Museo del vino nella cantina del '700 ha creato di selezione di Château Cru Bourgeois e Sauternes.
Ha contemporaneamente avviato La Scuola del Vino in via San Vincenzo n°14."
Jul 25, 2018
Acerbo
41
Acerbo: odore o sapore crudo, di tendenza gustativa verde e limoneggiante;
si dice di un vino che presenta un eccesso di acidità; difetto grave di equilibrio
del sapore, dovuto a non piena maturazione delle uve costitutive.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Roberto Gismondi
Jul 23, 2018
La Vis - Ezio Dallagiacoma
925
La Cantina porta nel nome e nel logo il suo legame con il territorio e la sua antica tradizione vinicola: Il nome, che è il medesimo della cittadina in cui ha sede, trae origine dal torrente Avisio che scende dalle vette con l’impetuosità caratteristica della natura di questo splendido e ardito scenario naturale, ben rappresentata dal latino Vis, sinonimo di forza, in esso contenuto. Il logo prende spunto da un elemento decorativo da sempre presente in azienda e dal valore fortemente simbolico: un bassorilievo in legno celebrativo della fondazione della Cantina avvenuta nel 1948 e rappresentante gli scudi dei comuni di Lavis, Giovo e Meano primissimi protagonisti della nascita del sodalizio. Un marchio senza tempo e di grande forza che mette al centro la Cantina e i suoi valori fondanti: la cooperazione, la sua storia, il suo legame con il territorio.
La cooperativa vinicola di La Vis trae le sue origini nel 1850 quando la famiglia Cembran edificò il primo nucleo della sua attuale struttura produttiva. Nasce poi ufficialmente nel dopoguerra, nel 1948, per opera di 14 intraprendenti viticoltori e si ingrandisce e rafforza anno dopo anno, anche tramite l’acquisizione di altre realtà produttive, come la fusione con la cooperativa altoatesina di Salorno nel 1969, che il marchio Durer-Weg ancora rappresenta, e la fusione con Valle di Cembra Cantina di Montagna nel 2003.
Jul 23, 2018
Assemblaggio
33
Assemblaggio: miscela di più vini o di più uve, per ottenere un taglio unico;
sinonimo di blend o di cuvée
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 20, 2018
Cleto Chiarli - Roberto Saletta
674
Cleto Chiarli Tenute Agricole è il coronamento di una storia d'imprenditoria vinicola iniziata nel lontano 1860 quando, nell'anno dell'Unità Cleto Chiarli avvia per primo a Modena la produzione di lambrusco segnando il fortunato inizio di quella che è poi diventata l'attività della famiglia per il futuro a venire.

Oggi l'azienda, con sede a Castelvetro nella Tenuta Cialdini, rappresenta sotto l'egida del capostipite un importante polo produttivo oltre ad essere luogo di ricerca, valorizzazione e promozione della migliore cultura vinicola emiliana.
Jul 20, 2018
Aspro
41
Aspro: vino che porge sensazioni olfattive e gustative eccessivamente acide, di
frutta non matura; difetto grave; sinonimo di duro, crudo, secco e verde; il vino
aspro non è equilibrato, perciò è non complesso e dominato dall’asprezza
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 18, 2018
Assuli - Roberto Caruso
801
La famiglia Caruso nel tempo ha sempre mantenuto un forte legame con la “campagna” e in particolar modo con la vigna, ampliando i propri appezzamenti oggi coltivati rispettando i migliori canoni per ottenere dei vini che rispecchiano la cultura e la tradizione familiare.

Oggi Roberto Caruso ha deciso tramite Assuli di consolidare gli sforzi profusi nel tempo, trasformando in bottiglia un antico sapere che si traduce in un vino di assoluta genuinità e dall’inconfondibile carattere.

L’azienda Assuli è ambasciatrice di questo territorio. La meticolosa cura dei vigneti e la perizia nell’uso delle tecniche di vinificazione, in una cantina di recentissima creazione, dotata di attrezzature e mezzi sofisticati, creano vini di reale eccellenza, che parlano di una terra e sanno emozionare.

La tradizione e la profonda conoscenza di questa zona, si sposano perfettamente per dare alla luce un vino con una grande personalità.

I vini prodotti dall’azienda Assuli sono fatti con passione, impegno, impiego di grandi risorse, la consapevolezza e il rispetto di una lunga tradizione agricola, l’eleganza e lo stile unico dei prodotti che ne risulta, ne è diretta conseguenza.
Jul 18, 2018
Armonico
43
Armonico: vino che presenta gli stimoli gustativi fondamentali (acidità e morbidezza
per i bianchi; acidità, morbidezza e tannicità per i rossi) in perfetto
equilibrio reciproco. Un olfatto e un gusto compatto ma ricco di sfaccettature
singolarmente avvertibili. Sinonimo di equilibrato e di bilanciato.La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 16, 2018
Francesca Romana Barberini
1409
Conduttrice e autrice di programmi enogastronomici di successo, foodwriter, consulente in comunicazione, nota al pubblico e agli addetti ai lavori per la passione, la serietà e la competenza con cui tratta l’argomento. Sempre con il sorriso.
Una laurea in economia con tesi sulla TV (L.U.I.S.S.), un corso master in turismo enogastronomico (SDA Bocconi) e un diploma come assaggiatrice di olio e di vino.
Vive nella campagna romana, dove è nata e cresciuta, con i figli, Tommaso e Giacomo nell’azienda agricola dove produce olio extravergine d’oliva.
Conduce tutti giorni ALICE CLUB su Alice TV (canale 221 DT, 51 TVSAT, 809 SKY), programma quotidiano dedicato al mondo dell’enogastronomia, dove, da padrona di casa invita cuochi, produttori e appassionati che condividono la passione della buona tavola. Inoltre è protagonista del programma radiofonico SEGRETI IN TAVOLA, on air tutti i giorni su Dimensione Suono Soft.
Jul 16, 2018
Antociani
29
Antociani: sostanze polifenoliche contenute nella buccia delle uve responsabili
della colorazione dei vini rossi
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 15, 2018
Camigliano - Gualtiero Ghezzi
690
L’azienda , acquistata nel 1957 da Walter Ghezzi , coraggioso e intraprendente imprenditore milanese appassionato della Toscana, negli ultimi anni, con l’arrivo del figlio Gualtiero ha subito un profondo e radicale miglioramento con la messa a regime di nuovi vigneti (oggi ha 530 ha di cui 93 vitati ) ad una altezza di 300-350 mt s.l.m , con la costruzione della nuova cantina interrata , col rinnovo delle tecniche di vinificazione e la cura incondizionata del territorio a cui ha dedicato energie ed entusiasmo.
Jul 13, 2018
Ampio
39
Ampio: vino che presenta profumi e stimoli gustativi equilibrati tra dolcezza,
acidità ed amarezza; gusto-aromi morbidi, rilassati, perciò solitamente fruttati;
pregio accrescitivo, giacché un vino ha naso e bocca ampi quando ha un
equilibrio ottimale.
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 12, 2018
Giuseppe Vaccarini
1190
Nato nel 1952 a Miradolo Terme in provincia di Pavia, un piccolo paese vicino a Milano, Giuseppe Vaccarini è diventato sommelier professionista nel 1972 e vincitore del titolo di Miglior Sommelier del Mondo a Estoril (Portogallo), nel 1978.
Nella sua lunga prestigiosa carriera, egli ha ricoperto il ruolo di sommelier e successivamente di direttore del ristorante "Gualtiero Marchesi" a Milano (1978 - 1983), docente di "sommellerie" presso l'Istituto Alberghiero Carlo Porta (1987 - 2010), e nei Master Universitari di alcune Università (SDA Bocconi dal 2009 e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (2005 - 2007).
Nel corso della sua carriera egli è stato membro del comitato tecnico e Presidente di numerosi concorsi nazionali ed internazionali per il titolo di Miglior Sommelier del Mondo A.S.I., Venezia (1986), Parigi (1989), Rio de Janeiro (1992), Tokyo (1995), Vienna (1998), Montreal (2000), Atene (2004), Rodi (2007), e del Trophée Ruinart per il Miglior Sommelier d'Europa, 1992, 1994, 1996, 1998, 2000, 2002, 2004, 2006. Già Presidente dell'AIS, Associazione Italiana Sommeliers dal 1999 al 2002, Vaccarini è stato anche Presidente dell'A.S.I., Association de la Sommellerie Internationale dal 1996 al 2004, e successivamente Direttore di A.S.I. fino al 2007.
Nel mese di giugno del 2007, Vaccarini fonda l'ASPI, l'Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, l'unica associazione del suo Paese che è membro di A.S.I. per l'Italia, e l'unica abilitata alla selezione dei candidati italiani per i concorsi continentali e mondiali dei sommelier.
Jul 11, 2018
Ampelografia
31
Ampelografia: disciplina che descrive e classifica i vitigni dal punto di vista della morfologia esterna (germogli, foglie, grappoli, acini).
La spiegazione dei lemmi del glossario è scritta da Luca Maroni e pubblicata nel suo Metodo e nel suo Annuario dei Migliori Vini Italiani.
La voce è di Morgana Forcella
Jul 10, 2018
Vigna Belvedere - Elisabetta Cichellero
629
L’azienda Vigna Belvedere deve la sua storia all’appassionato lavoro di una famiglia di commercianti di legname e proprietari terrieri attivi nel nord-est d’Italia fin dal XV secolo e che all’inizio dell’800, decise di investire in diversi terreni e proprietà immobiliari nella pianura tra il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto, al fine di facilitare il trasporto del legname dalle rigogliose foreste del Cadore alla laguna dell’antica Repubblica Marinara di Venezia. 

Nel secolo scorso, la gestione della proprietà, che oggi si estende su 110 ettari di terreno fertile, si è dedicata, oltre che ai seminativi anche alla cura di diversi ettari di vigneto con le varietà tipiche della denominazione Friuli-Grave, producendo, fino alla fine degli anni 80, vini quali il rinomato Refosco dal Peduncolo Rosso, il noto Merlot tipico ed il fresco Verduzzo frizzante.

Come da tradizione, gran parte dei terreni della nostra Azienda vitivinicola, sono tutt’ora coltivati a seminativo.

Tuttavia, in seguito ad un totale rinnovo dei vigneti, la nostra azienda ha preso oggi un nuovo slancio, grazie anche alle conoscenze acquisite presso la “Scuola di preparatori d’uva” di Simonit& Sirch, e all’applicazione in vigneto del metodo da loro ideato, che pone al centro dell’attenzione il benessere e il rispetto delle piante con una corretta gestione del suolo, al fine di tutelare la salute delle nostre viti e di chi ha il piacere di assaggiare i nostri vini

Le nostre vigne si estendono su circa 20 ettari con le varietà Pinot grigio, Chardonnay, Ribolla gialla, Cabernet Sauvignon, Refosco dal peduncolo rosso, e Merlot tra qui spiccano 8 ettari di vigorosi filari di uve Glera. 
Jul 09, 2018
Moser - Carlo Moser
769
Dalla Val di Cembra alle porte di Trento a lavorare la terra, coltivare la vigna e vinificare le proprie uve: è questo il tragitto che hanno percorso i Moser nel corso delle ultime tre generazioni. La tradizione viticola della famiglia ha inizio attorno al 1950 con Ignazio Moser che in Val di Cembra si prendeva cura dei suoi filari di uve bianche, negli anni 70 con i figli Francesco e Diego nascono le prime etichette di Trentodoc e poi negli anni 90 l’azienda trasferisce la sua sede nel borgo di Maso Villa Warth. Oggi sono Carlo, Francesca e Matteo a gestire l’azienda rispettivamente con il ruolo di direttore, addetta alla comunicazione e all’accoglienza, enologo.
Jul 06, 2018
Andrea Gori
1658
Sommelier, oste, giornalista, scrittore, organizzatore di eventi e blogger, tra le venti figure al mondo più influenti sul web per quanto riguarda il vino.
Laureato Biologo, scopre molto prima la tecnologia e l’informatica e solo da “grande” il vino, quando entra a lavorare nella trattoria di famiglia.
Coniugare le due passioni diventa naturale e nasce il “sommelier informatico” ovvero la comunicazione del vino al tempo di oggi usando e sperimentando ogni nuovo mezzo di diffusione.

Dapprima i video autoprodotti su YouTube (più di un milione e trecentomila di visualizzazioni, il canale più visto del vino in Italia con oltre 2500 video di degustazioni) poi la nascita del blog Vino da Burde poi Dissapore e Intravino, i due siti che hanno rivoluzionato il modo di parlare di vino e cibo sulla rete.

Redattore di testi didattici AIS, scrittore premiato Bancarell’Vino 2011 con il libro Divinando Le Stelle nel Bicchiere, già Campione Toscano sommelier nel 2006, ViceCampione Europeo nel 2008 quest’anno Ambassadeur de Champagne per l’Italiav. Ogni mese (o quasi) organizza a Firenze e dintorni il minifestival God Save The Wine che prova a rivoluzionare il modo di bere e gustare il vino in città.
Jul 04, 2018
Katarina Andersson
765
Una svedese trapiantata a Firenze da diversi anni per esplorare il territorio e per raccontare una storia di vini, vigneti e vignaioli sul suo blog.

Potete leggere il suo wine writing anche in una rivista americana per female executives.

 Ex storica di professione, ora si occupa di traduzioni professionali e servizi di socialmedia marketing.
Jul 04, 2018
Sentieri Siciliani - Elisa Trovato
569
Sentieri Siciliani nasce dal piacere di divulgare intorno al mondo le eccellenze della mia terra. I miei vini sono dei prodotti emblematici del territorio siciliano e descrivono la mia isola e i suoi diversi terroir.
Dopo anni di esperienza nel settore agricolo, in collaborazione con gli agricoltori del territorio, ci prendiamo cura delle viti, utilizzando prodotti ammessi in agricoltura biologica che aumentano la resistenza delle piante ai fattori patogeni e climatici.
Al momento della raccolta selezioniamo le uve migliori e le raccogliamo manualmente.
Con la complicità e la competenza del mio enologo otteniamo dei vini ricchi di personalità tramite i quali invitiamo a intraprendere un viaggio di scoperta e di conoscenza di un territorio denso di culture e tradizioni millenarie, percorrendo dei sentieri che sapranno affascinarvi.
I nostri vini sono creati da uve provenienti dal versante sud del vucano Mt. Etna, dalla costa est e dalla costa ovest dell’isola.
Jul 02, 2018
Podere Riosto - Cristina Galletti
1700
Un territorio che rappresenta un frammento di storia alle porte di Bologna, sulle colline a sud verso la Toscana.
Colline potenti, di origine pliocenica sulle quali si è prodotto vino per secoli.
La cantina, realizzata nel 2008, si trova in un ampio anfiteatro naturale coltivato a vite e si avvale di importanti e innovative attrezzature enologiche.
La nostra attenzione si concentra non solo sull’autoctono e caratteristico Pignoletto ma anche sui vini rossi che trovano particolare espressione nel territorio di Riosto e sulla vite del Fantini, una varietà autoctona originale, riscoperta e valorizzata nei nostri vini.
Jun 27, 2018
Vanzini - Antonio Vanzini
990
Dal 1890 la famiglia Vanzini si tramanda, di generazione in generazione, il segreto che lega la terra alla vite; una conoscenza determinante per il raggiungimento di traguardi sempre più alti in termini di qualità e genuinità delle produzioni.
Jun 25, 2018
Elvia Gregorace
575
Evia Gregorace, calabrese DOC, trentotto anni, risiede a Roma. Laureata con lode in Lettere Classiche, insegna Italiano e Latino nella Capitale.
Dedica una prima parte della sua vita, ben cinque lustri, al teatro; dalle scuole di recitazione frequentate sin da bambina sino alla scrittura di racconti da lei messi in scena con propria direzione artistica.
Breve il passo successivo alle recensioni teatrali.
Appassionata di cucina, consegue il titolo di chef prima e di sommelier poi.
Giornalista pubblicista, scrive anche di enogastronomia, con interviste frizzanti a personaggi noti dei quali racconta il rapporto col vino. Nel service sin da ragazza, rotaractiana e oggi rotariana, partecipa a progetti e stage culturali in Tunisia, Stati Uniti e Russia. Vive in Canada alcune esperienze lavorative per perfezionare la lingua inglese.
In Tv ha partecipato a puntate di Scherzi a parte e da anni è presente come opinionista nella trasmissione di Rai1 L’Arena.
Sensibile, attratta dalla psicologia delle persone, estroversa, diretta, pensa che la vita sia un viaggio e cerca di viverla in questo senso.
E come un viaggio affronta il suo primo libro: Mr. Gullotta, Leo – My huge Pumpkin.
Jun 22, 2018
Suavia - Alessandra Tessari
1217
Da diverse generazioni la famiglia Tessari è dedita alla viticoltura nelle terre del Soave: zona antica e vocata alla produzione di vini bianchi italiani.
I vigneti di proprietà della famiglia fin dal 1887 si trovano al centro della zona Classica della denominazione Soave.
Si tratta di una ristretta area geografica dalle singolari ed importanti caratteristiche pedologiche, climatiche e morfologiche che ha come punto di riferimento l’abitato di Fittà.
Proprio in località Fittà, nel comune di Soave, ad un’altitudine di 296 metri ha sede anche l’azienda Suavia.
Jun 20, 2018
Mirvita Opificium ArteVino - Donato Di Gaetano
1725
Mirvita Opificium ArteVino Tor de’ falchi è una giovane realtà vitivinicola nata nel 1990, nominata nel 2013 “Progetto di eccellenza rurale in Italia ” dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Repubblica italiana.

E’ una realtà d’avanguardia che unisce vino, arte e territorio, ed è localizzata nell’incantevole area di Minervino Murge ( BT), nella Puglia Sveva di Federico II.

Un territorio - l’area vini DOC Castel del Monte- di antiche tradizioni enologiche, patrimonio culturale del vino dell’Italia e dell’enologia mondiale.

Mirvita è un progetto unico anche per la sua forza innovativa, avanguardista nella concezione architettonica,nella comunicazione enologica.

Mirvita, infatti, lancia una sfida audace: proiettare l’Arte Enologica  e Culinaria nel XXI secolo, aprendola a una nuova dimensione, la pura percezione emozionale che all’elemento visivo e sensoriale affianca quello identitario.
Jun 18, 2018
Ognissole - Matteo Santoiemma
868
La Puglia è una terra di sole, di energia, di colori e di vino. 

Qui “risorge” nel 2017, dopo un profondo rinnovamento, Ognissole, stella nel firmamento di Feudi di San Gregorio affidata a Matteo Santoiemma, che ne è direttore generale.

I corpi vitati dell’azienda si trovano nelle Murge: a nord con la tenuta Cefalicchio (gestione biodinamica), tra Canosa di Puglia e Castel del Monte, a sud un altro polmone produttivo tutto dedicato al Primitivo è situato sull’altopiano di Gioia del Colle.
Jun 15, 2018
Badia di Morrona - Filippo Gaslini Alberti
1109
La Toscana prima e il resto d’Italia poi, possono far risalire la svolta in senso qualitativo del vino, dalla fine degli anni ’70; i Gaslini Alberti hanno impresso questo stile a Badia di Morrona (Pisa) fin dal 1939 dimostrando lungimiranza e comprensione del potenziale della loro terra con grande anticipo.

L’acquisto dell’azienda Podere dei Bricchi Astigiani (Asti), avvenuto alla fine degli anni ’90 ha rappresentato un ulteriore segno dell’amore per il vino che non poteva non raccogliere la sfida della gestione di un’azienda in Piemonte.
Jun 13, 2018
Argiolas - Valentina Argiolas
924
La storia della Cantina Argiolas cominicia ai primi del ‘900 con Antonio, il patriarca.
E’ lui che inizia a impiantare filari e a produrre cercando la qualità, con rigore. I suoi due figli, Franco e Giuseppe, ereditano da lui questa passione e a loro volta la condividono e la trasmettono, prima alle mogli e quindi ai figli.
Oggi nella Cantina lavora già la terza generazione degli Argiolas: quella dei nipoti di Antonio.

La cantina è nel centro di Serdiana, vicino a Cagliari, appena nell’entroterra. E’ in una zona di basse colline ondulate, come un anfiteatro attorno alla città e al suo golfo.
Questa è una terra fatta per la vite: ricca di sole e vento, con il mare vicino che mitiga il clima, smorzando le asprezze delle estati e degli inverni.

La filosofia di Argiola è proprio quella di produrre esclusivamente dai vitigni tradizionali sardi, facendoli conoscere in Europa e nel mondo. Per questo si inizia dalla vigna e dalla scelta dei vitigni, scegliendo i terreni più adatti, e selezionando con cura le marze migliori. E’ una ricerca che si spinge nelle vigne antiche dove si sono conservati questi tesori quasi dimenticati. Si cerca la qualità, rispettando la vite, riducendo il carico di uve su ogni pianta.
Jun 11, 2018
Cantine del Notaio - Gerardo Giuratrabocchetti
1053
Cantine del Notaio, nel cuore verde della Basilicata, ha dedicato il suo impegno e la sua ricerca ad esplorare tutte le potenzialità enologiche dell’Aglianico, che nel Vulture trova la sua migliore espressione per una felice combinazione di temperature (forti salti termici estivi e temperature moltoalte d’estate per effetto delle correnti di aria provenienti dall’Africa), piovosità (assente nei periodiestivi), esposizioni e suolo (presenza del tufo che “allatta”).
Jun 08, 2018
Ca' del Bosco - Maurizio Zanella
737
Maurizio Zanella all’inizio degli Anni ’70 ha capito e seguito la sua vocazione “artistica” facendosi protagonista del rinascimento enologico italiano e trasformando una casa in un bosco di castagni in una delle più moderne e avanzate cantine.
In Ca’ del Bosco c’è un unico principio che comanda e definisce tutta la produzione, dalla scelta in vigna all’imbottigliamento: la qualità. O meglio, solo il livello più alto della qualità: l’eccellenza.
Jun 06, 2018
Zenato - Nadia Zenato
1085
Dal 1960 l’azienda vitivinicola di Peschiera del Garda investe sui vitigni autoctoni nel rispetto e nella valorizzazione del territorio.
In un paesaggio ingentilito da colline moreniche e dal clima mite, il fondatore Sergio Zenatoha sviluppato a partire dal 1960 la reputazione di un vitigno autoctono dalle importanti potenzialità, il Trebbiano di Lugana, trasformandolo in un grande bianco, il Lugana
Zenato è oggi rappresentata dalla famiglia, la moglie Carla e i figli Alberto e Nadia, che hanno consolidato e ampliato la risonanza del progetto: Alberto presta le sue cure al prodotto, dalla vigna alla bottiglia e all’export, mentre Nadia dedica la sua attenzione allo sviluppo dei mercati e al marketing e comunicazione.
Jun 03, 2018
Torti - Patrizia Torti
1542
La famiglia Torti vanta antiche tradizioni nella produzione dei vini DOC dell’Oltrepo’ Pavese. 
All’inizio del secolo scorso Giovanni Torti possedeva dei vigneti in collina dove la viticoltura era particolarmente favorita.
Il figlio Enrico ha proseguito la tradizione di famiglia nella coltivazione della vite, nella raccolta dell’uva e nella produzione di vini bianchi, vini rossi e spumanti. 
L’opera è stata poi perfezionata dal nipote Dino Torti, attuale proprietario. 
L'azienda è in costante evoluzione, dinamica, sempre attenta alle variazioni dei gusti della clientela, grazie anche alle felici intuizioni, tipicamente femminili, della moglie di Dino Torti, Giusy e delle loro giovani figlie Patrizia e Laura. 
May 31, 2018
Ca'Passion - Caterina Scalco
1053
Nessun nome sarebbe potuto essere più adatto per questa giovane e dinamica azienda vinicola: Ca’ Passion.
Anima e origine di questa piccola realtà vinicola è Caterina, giovane imprenditrice che, innamorata delle colline di Conegliano-Valdobbiadene e della tradizione vitivinicola di questa zona, decide di dare vita alla propria interpretazione del prosecco.
Punti cardine delle etichette firmate Cà Passion sono l’artigianalità, la femminilità e naturalmente la passione.
May 28, 2018
Garbole - Ettore Finetto
774
Realizzare un folle sogno.
Questa la missione dei fratelli  Filippo e Ettore Finetto fondatori della Garbole hanno  avuto da sempre una sola grande ambizione: produrre vino in modo unico e irripetibile
“Dall’idea iniziale del 1994 una continua tensione sempre volta a superare noi stessi al fine di ottenere vini rossi pregiati.
May 25, 2018
Varvaglione - Ernesto Barbi
681
Varvaglione 1921 ha sede a Leporano (Puglia), nel Salento.
Da quattro generazioni la famiglia Varvaglione produce vini di alta qualità da vitigni autoctoni.
Il proprietario, Cosimo Varvaglione, è anche enologo della cantina, e con la sua visione ha modernizzato le tecniche vitivinicole incrementando la produzione.
L’azienda è presente sui mercati nazionali ed internazionali, ricevendo premi e riconoscimenti importanti.
May 22, 2018
Perla del Garda - Giovanna Prandini
1233
Giovanna Prandini insieme al fratello Ettore sono l’anima di Perla del Garda, cantina che nasce dall’idea ambiziosa di riportare la vigna sulle ripide colline moreniche dell’azienda agricola di famiglia.

La cantina circondata dai vigneti di proprietà, circa 34 ettari, si trova a Lonato del Garda lungo la strada che collega il paese al santuario dedicato alla Madonna della Scoperta, fra Desenzano e Sirmione, in una zona storicamente vocata alla viticultura.
May 18, 2018
Castello di Luzzano - Giovannella Fugazza
1126
Nuovamente ai nostri microfoni per una nuovo episodio della Stagione 2 Giovannella Fugazza.
"Ero un'avvocato: ho cambiato la mia vita. Ho scoperto le origini più nascoste di Luzzano negli anni ottanta. Ho scavato insieme ai gruppi di archeologi e li ho dissetati nelle estati di gloria. Ho provato emozioni concesse a pochi. Ho scritto, catalogato, cercato e trovato. Ho restaurato, raccolto, tutelato e ricatalogato. Ho piantato vigneti, creato vini, inventato nomi. "
May 16, 2018
Conti Bossi Fedrigotti - Maria Josè Bossi Fedrigotti
908
La nobile famiglia dei Conti Bossi Fedrigotti vive in Trentino da quasi 600 anni e da oltre 300 coltiva la vite con amore e professionalità.
La prima vendemmia risale al 1697.
La più grande innovazione è del 1961, anno in cui Federico Bossi Fedrigotti crea il primo uvaggio bordolese in Italia: il vigneto cru di Fojaneghe.
Gli attuali proprietari, Isabella, Maria Josè e Gian Paolo Bossi Fedrigotti, continuano a lavorare con la stessa passione e a produrre i vini nelle antiche tenute.
Dal 2007 la storica casa vinicola è affiancata da Masi Agricola, grazie alla cui collaborazione i vini Bossi Fedrigotti sono stati attualizzati, sottolineando le caratteristiche uniche della grande enologia trentina.
Le storiche tenute consistono in 40 ettari di vigneti tra i più pregiati della regione, ripartiti in tre principali siti sui due lati dell'Adige: Maso San Giorgio a Rovereto, Fojaneghe nei comuni di Isera e Mori e Sant'Antonio a Pomarolo.
I terreni rappresentano una gamma di caratteristiche davvero unica: basaltico di origine vulcanica, morenico calcareo e alluvionale di fondovalle.
May 16, 2018
Promo WIne Soundtrack Educational
17
Wine Soundtrack Educational: Impara con noi a muoverti tra i termini più diffusi e utili nel mondo del vino Segui Wine Soundtrack su Instagram, Fecebook o twitter. Presto on line Stay Tuned!
May 15, 2018
Il Poggio - Francesca Poggio
527
Azienda nata come semplice passatempo – un’antica cascina e i suoi boschi usati come riserva di caccia – e diventata passione e lavoro per una famiglia: è tutta qui, originale ma emblematica, la storia del Poggio.
E come il nonno s’innamorò perdutamente del Gavi e della terra che gli dà i natali, con lo stesso entusiasmo mamma Franca decise, negli anni Settanta, di lasciare il lavoro a Milano per dedicarsi completamente al vino, chiamando Gaspare Buscemi ad avviare la produzione.
May 14, 2018
Morgana Forcella
829
Debutta giovanissima in televisione come valletta in varie trasmissioni di successo come I cervelloni con Paolo Bonolis, Fantastico con Enrico Montesano e Milly Carlucci, Numero Uno con Pippo Baudo e Il grande gioco dell'oca con Gigi Sabani.
Dopo aver frequentato vari stage teatrali, tra cui "Il Laboratorio" del regista Giancarlo Sepe, debutta in teatro nel 1996 con "Le donne al parlamento" di Aristofane per la regia di Augusto Fornari. Affianca al teatro alcune partecipazioni in serie televisive come "Un caso di coscienza" regia di Luigi Perelli, "Sospetti" regia di Gianni Lepre e "Salvo D'Acquisto" regia di Alberto Sironi.
Nel 2000 interpreta in teatro il ruolo della cameriera Regine in "Spettri" di Ibsen in concorso all'"Ibsen Festival" di Oslo.
Si fa apprezzare sul piccolo schermo con la miniserie TV "Mio figlio" regia di Luciano Odorisio, nel ruolo di Valentina, ruolo che tornerà ad interpretare nella fiction "Io e mio figlio, nuove storie per il Commissario Vivaldi". È stata attrice in diverse campagne pubblicitarie tra cui "Acqua Uliveto" e "Knorr" per la regia di Dario Argento.
May 11, 2018
Allegrini - Marilisa Allegrini
1247
L’azienda agricola Allegrini si trova a Fumane di Valpolicella.
Da generazioni la famiglia Allegrini vive in questa piccola ma importante località nel cuore della Valpolicella Classica tramandandosi la cultura della vite e del vino.
Fin dal XVI secolo i componenti della famiglia sono stati fra i protagonisti della storia della Valpolicella.
May 09, 2018
Francesca Maroni
1071
Nasce a Roma. Nel 1988 si Laurea con Lode pubblicando la tesi in Metodologia della Critica dello Spettacolo presso il Dipartimento di Storia del Teatro e dello Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma e dal 1988 al 1989, collabora con i professori Abruzzese e Marotti alla pubblicazioni di diversi testi.

Nell’agosto 2012 crea la Sens srl: casa editrice di tutte le pubblicazioni di Luca Maroni e azienda specializzata nell’organizzazione di eventi.

Il primo è Sensofwine 2013 e da allora le diverse edizioni a Roma de "I migliori vini italiani" 2014 e 2015 presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia e le edizioni 2016, 2017 e 2018 presso il Salone delle Fontane all’Eur.
May 08, 2018
Gelasio Gaetani d'Aragona
2020
Nato a Roma, iscritto all’Università di Lettere e Filosofia “La Sapienza” a metà corso decide di cambiare per la facoltà di Agraria a Cascine.
Diplomato nel prestigioso Institute of Master of Wine di Londra, il conte Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona (la sua famiglia è d’alto lignaggio ed è una delle più antiche di Roma: nella sua storia ci sono tre Papi, tra cui Bonifacio VIII) si è inventato da anni una nuova professione: creatore di cantine personalizzate.
Gaetani è un profondo conoscitore del mondo del vino e da qualche anno ha un solo obiettivo: fare cantine per i vip e andare alle aste per comprare bottiglie prestigiose.
May 04, 2018
Coffele - Chiara Coffele
1093
Se in ogni grande vino è racchiusa una storia, quella dei vini Coffele narra prima di tutto di un incontro, quello tra Giovanna Visco e Giuseppe Coffele. Quando l’ultima erede della Famiglia Visco, storica azienda vitivinicola di Soave, sposa Giuseppe porta con sé in dote circa 25 ettari di vigneti localizzati a Castelcerino: uno dei cru più vocati della zona del Soave Classico.
Nel 1971, la svolta. Dopo molti anni spesi a ripristinare i vigneti, Giuseppe e Giovanna iniziano a vinificare fondando l’Azienda Agricola Coffele e assecondando così una passione cresciuta negli anni: per la terra, per la vite e per la ricerca di un’eccellenza che affonda le proprie radici nella tradizione vitivinicola della Famiglia Visco, produttrice di “Bianco Soave” con uve proprie già a metà dell’Ottocento, come testimoniano le analisi chimiche pubblicate nella Gazzetta Chimica di Asti del 1874.
Questa storia giunge fino ad oggi: l’Azienda Agricola Coffele, nata dalla tenacia di Giuseppe e Giovanna, si è arricchita della presenza di Alberto e Chiara Coffele, rispettivamente enotecnico e responsabile commerciale.
May 01, 2018
Paololeo - Paolo Leo
862
Nel cuore del Salento, in Puglia, nasce l’idea imprenditoriale di Paolo Leo, titolare della storica cantina che porta il suo nome.
Oggi la cantina è un’azienda moderna, con una linea di imbottigliamento completamente automatizzata che imbottiglia 6.000 bottiglie l’ora e un marchio garanzia di esperienza, affidabilità e sicurezza sul mercato nazionale e internazionale.
Con la produzione di vini DOP e IGP la cantina contribuisce alla valorizzazione dei vitigni autoctoni come il primitivo, il negroamaro, la malvasia bianca e nera di Lecce, caratteristica essenziale del paesaggio agricolo della penisola salentina.
Apr 27, 2018
Nannoni - Priscilla Occhipinti
903
La distilleria Nannoni, al contrario delle più antiche dinastie di distillatori, è nata dalla felice intuizione di Gioacchino che dette origine alla “grappa di fattoria”, ovvero un nuovo rapporto fra la distilleria ed i vignaioli; ad ogni azienda veniva riconsegnata la grappa ottenuta esclusivamente dalle proprie vinacce fresche, immediatamente distillate.
Apr 25, 2018
Luca Maroni
1241
Luca Maroni nasce a Roma, il 19 settembre 1961. Si laurea con lode in Economia e Commercio nel 1986.
Tra il 1987 e il 1989 collabora con Luigi Veronelli, scrive articoli per “L’Etichetta”, quindi realizza “Ex Vinis”. Nel settembre del 1990 fonda la sua casa editrice, la LM edizioni. Nel 1993 realizza la prima edizione dell’ ”Annuario dei Migliori Vini Italiani“,
Nel 1994 porta a termine una ricerca quinquennale sulla relazione esistente tra la composizione chimico-fisica del vino e il suo comportamento sensoriale.
Nel 1995 scrive “Degustare il Vino“, manuale di teoria e pratica per l’assaggio consapevole di ogni tipo di vino. Nel 1996 realizza la prima edizione della Guida dei Vini Italiani. Dal 1996 tiene seminari esplicativi del proprio metodo di degustazione presso i più prestigiosi operatori istituzionali del settore.
Nel 2000 scrive "Piacevolezza del Vino", opera nata per illustrare ad un pubblico quanto più ampio e meno esperto possibile il metodo ideato per la valutazione della qualità del vino. Sempre nel 2000 concepisce e realizza lucamaroni.com, il portale Internet sul vino più ricco del mondo con oltre 440.000 pagine Web.
Nel marzo del 2001 realizza la prima edizione della "Guida dei Vini del Mondo".
Nel settembre 2004 scrive per la Fabbri Editore “Conoscere il Vino”, un volume ricco di informazioni sulle modalità di produzione, di fruizione e di conservazione del vino.
Nel marzo del 2005 realizza per il Corriere della Sera i cinque volumi dedicati al vino proposti in allegato al maggiore quotidiano nazionale.

Nel 2015 - frutto di un'impegno durato 12 anni - pubblica con la Sens "Milano è la Vigna di Leonardo": grazie all'ostinata ricerca e agli studi sulla vita di Leonardo da Vinci riesce a individuare il luogo esatto ove sorgeva il vigneto donato da Ludovico il Moro al celebre artista, che viene così riportata alla luce. Luca Maroni ha in sostanza composto il Vocabolario di Leonardo da Vinci: lavoro e compilazione sin qui mai pubblicata su nessun libro esistente.
Nel 2016 scrive "Leonardo da Vinci: la Vigna Ritrovata": volume nel quale riassume in modo avvincente il cammino che lo ha condotto alla riscoperta e al reimpianto della stessa tipologia di vite amata da Leonardo e presente nel vigneto ai tempi in cui l'artista viveva nella Casa degli Atellani a Milano.
Apr 23, 2018
Marchesi Frescobaldi - Tiziana Frescobaldi
1442
L’essenza di Frescobaldi è espressa dalla frase “Cultivating Toscana diversity”, una definizione che illustra il legame della famiglia al variegato territorio della Toscana, la passione per la viticoltura e il paesaggio, la tradizione e l’innovazione.

Lamberto Frescobaldi, Presidente della Frescobaldi dice a proposito della propria famiglia, che è legata alla terra da più di 700 anni: “Il mio sogno e quello della mia famiglia è condividere lavoro, emozioni e passione attraverso i nostri vini. Una vita dedicata a capire e a valorizzare questi terroir rendendoli parte dello spirito della Toscana come arte del bello e del buono. Mille anni di storia di questa famiglia sono per me un tesoro unico ed irripetibile di conoscenze e tradizioni; il mio dovere è condividere e trasmettere alle generazioni future tanta passione, portando avanti il nostro amore per questi luoghi e per queste colline eterne”
Le sette tenute sono: Castello Pomino (Pomino), Castello Nipozzano (Nipozzano), Tenuta Perano (Gaiole in Chianti) Tenuta Castiglioni (Montespertoli), Tenuta CastelGiocondo (Montalcino), Tenuta Ammiraglia (Magliano in Toscana) e Remole (Sieci). Situate in zone della Toscana particolarmente vocate alla produzione di vini pregiati (DOC, DOCG e IGT), le tenute, differiscono per terreno, ambiente e storia, dando così un carattere distinto ai vini.

Ogni tenuta è gestita come una singola entità, con propri responsabili, per la viticultura, la vinificazione e l’affinamento.
Apr 19, 2018
Monti - Emilia Monti
1154
Storica azienda ternana che ha fatto della qualità una scelta imprescindibile, l’azienda Monti da ormai 50 anni produce, verifica e commercializza vini DOC e DOCG esclusivamente da uve provenienti dai propri vigneti.

Le lavorazioni sulle viti, effettuate tutte rigorosamente a mano, vengono accuratamente seguite in modo da ottenere uve sane e di qualità a scapito della quantità.
Le tecniche di vinificazione ed invecchiamento, radicate nella tradizione ma aperte anche alle tecnologie più innovative, vengono modulate grazie anche alla collaborazione di tecnici esperti e rispettosi del territorio.
E cosi ancora oggi dalle morbide colline di Controguerra, dai vigneti coltivati a filare la passione dei due fratelli fondatori, Antonio ed Elio, si rinnova mantenuta viva da Emilia ed Elide, figlia e moglie di Elio che, contagiate continuano a credere nello stesso sogno.

E per il futuro la presentazione di un Montepulciano d’Abruzzo “Senza Solfiti Aggiunti” frutto di scelte sempre più audaci a tutela del consumatore e l’apertura di un B&B dove trascorrere momenti di pace ammirando uno splendido panorama a 360° spaziando tra l’Adriatico ed il Gran Sasso.
Apr 18, 2018
Ursula Thurner
648
Ursula è austriaca e arriva in Italia nel 1988. A Firenze lavora per quasi 10 anni al Consorzio del Chianti Classico dove è responsabile delle pubbliche relazioni con la stampa estera. Figlia di ristoratori e con uno spiccato senso delle “cose buone” Ursula si innamora molto presto dei vigneti e in questo periodo contribuisce a far conoscere la Toscana alla stampa internazionale che tanta passione ha per questa terra.
Sono anni eroici per il vino: nascono le prime guide del vino, nascono testate specializzate che segneranno un’epoca e molte etichette oggi famose fanno capolino proprio in quel periodo. Ursula è lì a raccontarli e riesce a trasmettere questa passione fuori dai confini italiani. In quegli anni la “comunicazione del vino” è ancora in una fase pioneristica e Ursula è tra i primi professionisti in questo settore. Nel 1997 fonda a Firenze Thurner PR che è oggi un’agenzia di strategie di comunicazione e pubbliche relazioni internazionali composta da sette persone ognuna con specifiche competenze nella comunicazione e nel marketing. Nel 2015 ha ricevuto il premio ‘Agenzia di Comunicazione’ promosso dalla testata Civiltà del Bere. Oggi Ursula è la mamma orgogliosa di una bella ragazza che fa il liceo, continua a pensare che il suo lavoro sia un privilegio e quando non viaggia si diverte a cercare nuovi dettagli per la sua casa… dove la cucina ha un grande spazio e un buon bicchiere di vino non manca mai.
Apr 16, 2018
Franco M. Ricci
1031
Presidente Worldwide Sommelier Association
Presidente Associazione Italiana Sommelier dell’Olio Laureato in architettura, è giornalista dal 1994

Direttore di Bibenda la Rivista, Direttore di Bibenda la Guida ai migliori Vini, Ristoranti, Oli e Grappe d'Italia. Tutte le edizioni si distinguono per l’assenza di pubblicità.
Ideatore e organizzatore dell’Oscar del Vino da 19 edizioni.

Grande intenditore di vino, si dedica da oltre trent’anni anni alla sua comunicazione, per approfondirne la cultura nel nostro Paese. Organizza i Corsi di qualificazione professionale per Sommelier, per Sommelier dell’Olio, Master di analisi sensoriale del vino, Seminari sugli abbinamenti con il cibo, sui distillati, sul servizio e vari temi dei wine tasting per gli stranieri.

Grazie a Franco M. Ricci il vino è diventato regalo di Stato del Presidente del Consiglio ai vari Capi di Stato che vengono in Italia o dai quali si reca in visita.
Apr 13, 2018
Badia a Coltibuono - Emanuela Stucchi Prinetti
739
Da mille anni l’abbazia è un luogo di ricerca, ospitalità e meditazione. Cibo, vino, natura e cultura qui si incontrano da sempre. Da qui nascono i vini, i sapori e le suggestioni di Badia a Coltibuono.
La famiglia Stucchi Prinetti, traendo ispirazione dalla storia del luogo, ne ha fatto un centro di cultura del cibo, del vino e delle pratiche sostenibili.
Lavorare con la natura
La scelta di un’agricoltura più sana e sostenibile nasce nel 1985 con la decisione, all’epoca in totale controtendenza, di non utilizzare diserbanti e insetticidi. Inerbimenti, compostaggio, concimazioni organiche e incremento della biodiversità sono i capisaldi di un approccio che salvaguarda la salute dei lavoratori e dell’ambiente. Un terreno più vivo e sano diventa anche un valore aggiunto per la qualità e la territorialità dei vini. Con la creazione del Biodistretto del Chianti si lancia una sfida collettiva perché tutto il territorio sia gestito in maniera sostenibile seguendo i principi dell’agricoltura biologica.
Apr 10, 2018
Mossi 1558 - Silvia Mandini
861
Questa storia comincia nel 1558, col nome di Jo Francesco Mossi scritto per la prima volta nei registri del censimento. Residente ad Albareto con moglie e sei figli, il suo lavoro era anche la sua passione: aiutare questa terra fertile a produrre ciò che le viene meglio, uva e vino. Da allora si sono succedute 14 generazioni di vignaioli.
Parliamo di 500 anni di lavoro, in cui le Cantine Mossi sono diventate un patrimonio di questo territorio, radicate nelle vigne come la più tenace delle viti
Apr 03, 2018
San Vitis - Benedetta Tolomei - Giusy Ferraina
1038
San Vitis nasce dalla passione contemporanea per il vino e la sua condivisione a tavola di tre amici,

Sergio, Massimo e Riccardo, provenienti da diversi settori ed esperienze lavorative.

San Vitis seleziona una serie di vitigni autoctoni con l’obbiettivo di mettere in bottiglia un’identità territoriale forte e un’idea di vino sano. Sempre più convinti che il vino si fa in vigna e con una grande dose di artigianalità. Sanvitis pratica una vinicoltura naturale, fatta di terra, sole, acqua e vento, protagonisti principali del lavoro svolto in vigna e unici ingredienti capaci di restituire alle uve le loro qualità peculiari e di regalare dei vini puliti, eleganti e con una precisa personalità.
Mar 29, 2018
Poggio Le Volpi - Rossella Macchia
1347
Alle pendici di Monte Porzio Catone, immersa nel verde dei Castelli Romani e a due passi dalla Capitale, sorge l’azienda agricola Poggio le Volpi di Armando e Felice Mergè.
Qui, da quasi vent’anni, si selezionano meticolosamente i vitigni e le uve migliori per dare origine a vini di qualità assoluta. Gioielli enologici in grado di interpretare l’ambiente circostante in maniera autentica e dunque fedele alla filosofia famigliare che vede nella valorizzazione della ricchezza ampelografica del territorio un plus fondamentale.
Poggio le Volpi Wine&Food, un luogo accogliente ed elegante dove Rossella Macchia, la padrona di casa, si dedica in modo impeccabile all’arte dell’accoglienza, cucendo, su misura, percorsi gastronomici per ognuno dei propri ospiti.
Mar 28, 2018
Quarta Generazione - Giovanna Paternoster
1161
Con tre generazioni di enologi e produttori lucani alle spalle, Quarta Generazione è il nome del vino e della giovane azienda che produce il vino simbolo della sua regione, l’Aglianico del Vulture.
Per Giovanna la passione nasce da sempre, grazie al nonno Giuseppe, seconda generazione, e al padre Sergio, terza generazione ed enologo, durante infinite passeggiate alla scoperta del territorio.
La scelta in etichetta si è tradotta in un’unica goccia di acquerello rosso, a simboleggiare la forte personalità di questo vino, e dalla scrittura manuale parziale del logo, legame con la tradizione familiare. Il retro etichetta invece, decide di svincolarsi da qualsiasi abbinamento e raccontare il territorio, nel cuore del Sud Italia, cercando di trasmettere al consumatore la straordinaria storia che va di pari passo ad una rinnovata passione.
Mar 25, 2018
Castelli Grevepesa - Roberta Zanobini
680
Castelli del Grevepesa è stata costituita nel 1965 da un gruppo di 18 viticoltori provenienti dai vari territori del Chianti Classico Fiorentino. Fin dalla fondazione si è perseguito l'obiettivo di produrre vini di alta qualità nel rispetto delle severe norme della Legge e del Consorzio Gallo Nero operando un'attenta scelta delle uve. Ad oggi la Castelli del Grevepesa può contare su circa 150 aziende associate, alcune delle quali sono ancora fra le prime fondatrici. La maggior parte delle Aziende Associate ha la propria ubicazione sui territori del Chianti Classico che si estendono principalmente nelle zone di Greve in Chianti, Mercatale Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d'Elsa.
Mar 23, 2018
Ceci - Elisa Maghenzani
906
Le infinite declinazioni di una storia limpida e potente.
Abbiamo osservato il mondo del lambrusco. Vi siamo entrati. E ora, passo dopo passo, lo interpretiamo in modo sempre diverso.
È lungo il suo incredibile percorso di evoluzione che incontriamo di volta in volta prodotti nuovi che danno vita ad esperienze in grado di conquistare tutti i sensi.
La storia di Cantine Ceci inizia nel 1938 nella trattoria della bassa parmense dove il proprietario Otello mesceva il lambrusco proveniente dall’uva dei contadini della zona per poi passare a dedicarsi alla sola produzione di questo stesso vino.
E’ la sua una storia che si evolve nella sua continuità e che ha ispirato ai figli di Otello la passione per il loro splendido lavoro.
A continuare a rompere gli schemi e a rivoluzionare il mondo del lambrusco sono oggi i nipoti di Otello, in una cantina che sa bilanciare la sua tradizione con un inconfondibile spirito di innovazione.
Mar 21, 2018
Petroio - Diana Lenzi
1548
A pochi chilometri da Siena, immersa nelle colline del Chianti, cuore della più bella campagna Toscana, ha sede la Fattoria di Petroio: un luogo di sassi e di passione, un Chianti Classico di qualità e tradizione, dove la famiglia Lenzi per voi con dedizione.
Questa azienda trova le origini della sua storia nell'antica strada tra Siena e Firenze, che passava proprio davanti alla Villa principale e che ha fatto di Petroio un importante punto strategico per i collegamenti tra queste due città.
Per questo in varie parti della proprietà si possono trovare resti di diverse epoche che testimoniano come il borgo di Palazzo Petrojo sia sempre rimasto abitato, anche prima che divenisse proprietà di Luigi Pallini nell'800.
Mar 12, 2018
Serego Alighieri - Massimilla Serego Alighieri
814
Dante Alighieri trascorse a Verona alcuni anni del suo esilio. Suo figlio Pietro incantato dalla bellezza della citta'e delle sue campagne decise di rimanervi acquistando, nel 1353, la possessione Casal dei Ronchi in Gargagnago, nel cuore della Valpolicella storica. Casa e terreni, dopo ventun generazioni, sono tuttora di proprieta' dei conti Serego Alighieri, discendenti diretti del poeta. Dal 1973 i Conti collaborano con Masi Agricola nella produzione di prestigiosi e nobili vini. Azienda leader nella produzione di Amarone, Masi è impegnata nella valorizzazione del lustro della nobiltà triveneta legata alla tradizione vitivinicola che aveva un tempo caratterizzato il territorio della Serenissima Repubblica di Venezia; ne sono scaturite collaborazioni con tenute storiche delle Venezie in primis con lo chateau Serego Alighieri.
Mar 07, 2018
Masi Agricola - Alessandra Boscaini
1777
Vini moderni dal cuore antico
Quando il futuro nasce dalla tradizione e da una storia che risale al 1772, anno in cui la famiglia Boscaini acquista alcuni vigneti in una piccola valle della Valpolicella classica chiamata "Vaio dei Masi". Oggi l’azienda è guidata da Sandro Boscaini con il supporto dei figli Alessandra e Raffaele ed è riconosciuta ed stimata a livello mondiale per la valorizzazione del più nobile tra i vini veronesi, l'amarone.
Alessandra Boscaini rappresenta la settima generazione della famiglia e ci regala la preziosa testimonianza di come l'innovazione dello stile e dei metodi possono sposare valori antichi e tradizionali dando vita a vini eccellenti e celebrati in tutto il mondo.
Jan 10, 2018
Speri Viticoltori - Luca Speri
902
Famiglia storica della Valpolicella, l’azienda Speri è un’autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica, divenuta, per la sua continuità e il suo forte radicamento al territorio, un punto di riferimento dell’enologia italiana.
La storia dell’azienda inizia nella prima metà del 1800 e oggi la famiglia Speri è arrivata alla settima generazione con un’estensione di circa 60 ettari di vigneto nelle zone più vocate della Valpolicella Classica.
La forza dell’azienda è sempre stata ed è tuttora il gioco di squadra che oggi vede impegnate tre generazioni - Carlo, Alberto, Giampaolo, Giampietro, Chiara, Luca e Giuseppe - nella gestione dell’attività produttiva in tutte le sue fasi, dalla vigna alla bottiglia.
Dopo anni di agricoltura sostenibile l’azienda nel 2015 ha ottenuto la certificazione biologica su tutta la produzione.

Nel rispetto del patrimonio territoriale, la famiglia Speri coltiva da sempre solo vitigni autoctoni della Valpolicella (Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e altre varietà indigene), vinifica esclusivamente le uve provenienti dai propri vigneti e segue l’intero processo produttivo.
Senza mai lasciarsi sedurre dalle mode del momento, la produzione si concentra su cinque tipologie di vini classici (esclusivamente DOC e DOCG): l’azienda ha infatti mantenuto intatta nel tempo la propria identità, perseguendo una coerenza e integrità di stile riconoscibile negli anni, dove eleganza e territorio sono le parole d’ordine.
Ancora, per evidenziare le peculiarità di ogni appezzamento, le uve provenienti da ogni vigneto sono vinificate separatamente, dando vita ai Cru, quali il celebre Amarone Classico Vigneto Monte Sant’Urbano, il Valpolicella Classico Superiore Sant’Urbano e il Recioto Classico La Roggia, che prendono il nome dal loro vigneto d’origine.
Dec 05, 2017
Nardello - Federica Nardello
713
L’azienda Nardello è presente in Monforte come famiglia viticola da diverse generazioni.
La vinificazione era stata avviata da Gaetano Nardello negli anni ’50.
È nel 1999 che Daniele inizia a produrre bottiglie con etichetta Nardello.
L’azienda si trova nelle prime colline della zona del classico a Monforte d’Alpone e in Soave.
I vigneti hanno per la gran parte un’età avanzata compresa tra i 40 e i 60 anni. Sono quindi le prime zone vocate del Soave. Il paese è cresciuto intorno alla vecchia casa padronale della famiglia.
Dec 01, 2017
Ca Lojera - Ambra Tiraboschi
868
Ca’Lojera nasce per caso, o meglio per necessità, in un momento di grande difficoltà per la vendita di uva da vino bianco, soprattutto se proveniente da una zona piccola e sconosciuta come la lugana. In tali condizioni si può solo scomparire o lottare e questi brevissimi venticinque anni, cosi ricchi di contrasti, poveri di riposo, privi di noia, ci hanno donato una sorta di eterna giovinezza.
Nov 27, 2017
Villa Canestrari - Francesco Bonuzzi
639
La storia di Villa Canestrari inizia nel 1888, quando Carlo Bonuzzi, capostipite della famiglia e proprietario di molti vigneti nella Val d’Illasi, si diploma alla regia scuola di enologia di Conegliano Veneto, contriubuendo all’evoluzione della già avviata attività di famiglia.
Negli anni novanta la famiglia Bonuzzi si unisce alla famiglia Franchi, anch’essa con una tradizione vitivinicola di oltre 120 anni. Siamo oggi alla quarta generazione: Francesco Bonuzzi attualmente dirige l’azienda assiema alla madre, Adriana Franchi.
I vigneti, tutti di proprietà, sono situati nella zona collinare ad Est di Verona, in Val d’Illasi, tra i comuni di Colognola ai Colli ed Illasi. Sono costituiti da circa 18 ettari di terra ben esposti, coltivati in parte a guyot e in parte a pergoletta veronese.
I terreni sono eterogenei, di tipo alluvionale calcareo, tendenzialmente ghiaioso, a substrato vulcanico, da falda di detriti a rocce marine calcaree. Grazie ai terreni e microclimi diversi viene valorizzata al meglio ogni singola zona di produzione nella sua tipicità.
A Colognola ai Colli si trova la cantina di vinificazione dove ogni fase del processo produttivo viene accuratamente monitorata per ottenere il massimo della qualità al momento della raccolta, alla maturazione fino all’imbottigliamento.
A Illasi, sopra le cantine di invecchiamento di Villa Canestrari, è stato realizzato il Museo del vino per testimoniare il lavoro di vigniaioli di ben quattro generazioni. Il vecchio granaio, dove un tempo venivano messe ad appassire le uve per la produzione del Recioto, è stato ristrutturato ed è ora la sede di corsi e serate a tema che permettono ai partecipanti di scoprire i vari aspetti del vino e discutere di profumi, sentori e retrogusti e degli abbinamenti con il cibo.
Nov 05, 2017
Walch - Karoline Walch
1298
Una storia di successo da molte generazioni
Elena Walch è un’azienda vinicola di spicco dell’Alto Adige a conduzione famigliare, fiore all’occhiello della produzione vinicola italiana e rinomata a livello internazionale.

Promotrice di qualità ed innovazione, Elena Walch ha contribuito a guidare la rivoluzione qualitativa altoatesina guadagnandosi così una grande considerazione locale ed internazionale. Architetto di professione, Elena Walch ha sposato l’erede di una delle più antiche famiglie vinicole della regione, portando con sé nuovi concetti di modernizzazione dell’azienda tradizionale. Oggi la conduzione aziendale viene affidata nelle mani delle figlie Julia e Karoline Walch, la quinta generazione della famiglia.

La filosofia aziendale è strettamente legata al suo terroir: il principio è che i vini debbano essere espressione unica del proprio terreno, del clima e del lavoro svolto in vigna, e che il vigneto debba essere lavorato secondo i principi della sostenibilità e come tali lasciati in eredità alle prossime generazioni. La convinzione profonda che la qualità del vino nasca in vigna porta dunque con sé la volontà di lavorare senza compromessi, rispettando le caratteristiche individuali del singolo vigneto. Con 60 ettari in coltivazione, tra cui spiccano i due vigneti VIGNA Castel Ringberg a Caldaro e VIGNA Kastelaz a Tramin, Elena Walch si annovera tra le più importanti personalità vinicole dell’Alto Adige.

I vini si distinguono per carattere, eleganza e spiccata personalità, uniti ad altissima professionalità di realizzazione. Le superbe condizioni climatiche e la posizione eccezionale delle tenute danno vita a vini bianchi freschi e fruttati, così come a vini rossi concentrati e morbidi.
Nov 01, 2017
Novaia - Marcello Vaona
803
In uno degli angoli maggiormente suggestivi dell’alta Valpolicella, nella valle di Marano, sulla cima d’una collina morbida e soleggiata, nel quindicesimo secolo viene costruita la
villa, dove la famiglia Vaona si trasferisce nel ‘700 e dove ancor oggi abita.
Novaia, una piccola produzione di qualità che cresce e ottiene riconoscimenti negli anni ’80 e ’90. Nel 2005 arriva in azienda la quarta generazione: Marcello e Cristina. Con loro l’azienda va
verso la conversione alla produzione biologica avviata nel 2011 e conclusa con la vendemmia 2014 e la certificazione dei vini di tale annata.
Oct 30, 2017
Season 2 - Tuy - Massimo - Claudio raccontano le novità della nuova stagione
877
Wine soundtrack Season 2.0! Claudio Latagliata, Tuyen Boy Huynh e Massimo Cervelli raccontano le novità della nuova stagione e i risultati della stagione che si sta per chiudere.
Stay Tuned e non perdere le novità!
Il Team di Wine Soundtrack!!
Oct 16, 2017
Piandaccoli - Francesca Bruni
685
A Piandaccoli lavoriamo per far tornare a nuova vita i vitigni autoctoni della Toscana Rinascimentale.
Abbiamo dedicato venti ettari della nostra proprietà a diversi cloni di Sangiovese e ad antichi vitigni autoctoni toscani: Foglia Tonda, Pugnitello, Mammolo, Barsaglina e Colorino.
Uve straordinarie, con le quali produciamo vini di eccellenza, grazie all'altissima qualità delle lavorazioni, sia in vigna sia in cantina.
Lavoriamo ogni giorno nel pieno rispetto del territorio: riducendo al minimo l’utilizzo di sostanze nocive, favorendo la presenza di insetti antagonisti e concimando i terreni solo con letame proveniente dalla scuderia di proprietà.
Tutto ciò perché crediamo nell’importanza di salvaguardare la bio-diversità della nostra viticoltura e nella necessità di preservare il nostro passato per poter guardare al futuro con occhi sempre nuovi.
Oct 13, 2017
Castello di Meleto - Elena Caini
758
I terreni di Castello di Meleto si estendono intorno al borgo medievale per circa 1.000 ettari: di essi 125 sono dedicati alla coltivazione della vite. L’uva prevalente è il Sangiovese, destinata alla produzione del vino Chianti Classico DOCG. Fra le altre varietà, piantate negli anni ’80, troviamo Merlot, Cabernet, ma a partire dalla fine degli anni ’90 è stato avviato un processo di reimpianti mirato a valorizzare il patrimonio ampelografico tradizionale della Toscana, introducendo anche alcune varietà a bacca bianca come il Vermentino.
Oct 11, 2017
Casale dello Sparviero - Marco Giacopelli
602
L’Azienda Casale dello Sparviero nasce dalla fusione, avvenuta nel 1995, fra la Fattoria Campoperi e l’azienda Casale, ad opera della famiglia Andrighetti.
Da allora è iniziata la completa ristrutturazione dei vigneti aziendali, con la scelta di utilizzare cloni moderni di vitigni autoctoni.
Da allora l’azienda produce esclusivamente uve rosse. La lotta integrata, da sempre attuata dall’azienda per evitare sprechi e diminuire l’utilizzo di prodotti chimici in campo, si è trasformata, a partire dal 2016, in Agricoltura Biologica, nella quale ci stiamo convertendo e per la quale saremo certificati dal 2019.
Oct 08, 2017
Tenuta Argentiera - Francesco Lippini
874
Sull’affascinante costa dell’Alta Maremma, a circa 100 km a sud-ovest di Firenze, nella piccola e prestigiosa DOC Bolgheri sorge Tenuta Argentiera, parte dell’antica Tenuta di Donoratico appartenuta alla famiglia fiorentina dei Serristori.
In epoca etrusca all’interno dell’altopiano della Tenuta si trovavano gore, sorgenti naturali e miniere d’argento, da cui il nome Argentiera, che resero la zona un importante centro minerario ed agricolo.
Oggi la Tenuta è proprietà di Stanislaus Turnauer e dei fratelli Corrado e Marcello Fratini.

Il progetto della Cantina è ispirato agli stili architettonici tipici della costa toscana tra Livorno e Grosseto, con mura spesse e a spiovente che garantiscono la naturale termoregolazione degli ambienti. Le uve, precedentemente selezionate a mano e diraspate nei locali dedicati alla raccolta, cadono per gravità nella cantina di vinificazione situata nel sottosuolo, in tini di acciaio inox destinati alla fermentazione sia tramite follatore, sia con sistemi di rimontaggio e delestage. Un efficiente sistema computerizzato garantisce una costante temperatura attraverso flussi di acqua calda e fredda. Nelle cantine di affinamento, inoltre, sono ospitate 1200 Barriques di rovere francese mantenute ad una temperatura costante di 16 gradi che consente di ultimare il processo di vinificazione.
Oct 06, 2017
Agricola La Svolta - Niccolò Lari
604
L’Azienda Agricola La Svolta nasce dalla grande passione per il vino del suo fondatore Niccolò Lari.
Niccolò giovane trentacinquenne, ha deciso di dare una vera e propria “svolta” alla sua vita professionale ma anche umana, da qui il nome dell’azienda, passando dal lavoro di impiegato in vari settori, dall’assicurativo al pubblico impiego a quello di apprendista vignaiolo. Come ama definirsi. La voglia di far parte di una cultura millenaria come quella della produzione di vino, lo ha spinto a creare questa azienda dove la vite viene allevata seguendo il metodo biologico e nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.
L’attenzione al benessere dei vigneti attraverso lavorazioni del terreno meno invasivi possibili e un attento lavoro in cantina, crediamo sia la chiave per ambire a produrre vini di grande qualità.
Oct 04, 2017
Tommasi - Annalisa Armani